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L’Eredità ospita Elisa Isoardi: tutto fa brodo per promuovere La Prova del Cuoco

L’Eredità fa promozione a La Prova del Cuoco con Elisa Isoardi in studio: a memoria nessun precedente, se non per eventi di beneficenza.

pubblicato 4 Ottobre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 07:34

L’Eredità ospita un personaggio Rai, Elisa Isoardi, per promuovere un programma in striscia già in onda, La Prova dei Cuoco. Difficile ricordare un precedente. La scusa è un gioco della Sfida dei Sette, la lista dei Chi o Cosa: in questo caso è un ‘Chi’ noto a Viale Mazzini.

Geometra, Miss Fragola, Gemelli Diversi, Occhi Verdi, Buono a Sapersi” sono alcuni degli indizi dati ai concorrenti per indovinare il personaggio misterioso: ci si arriva una volta svelato il nome del vecchio programma della conduttrice. Una volta data la risposta esatta entra in studio, con una certa sorpresa, proprio lei, Elisa Isoardi, celebrata e accolta con entusiasmo (quello che lo caratterizza) da Flavio Insinna. Nessuna reale necessità nella sua presenza se non quella di ricordare l’appuntamento su Rai 1 dal lunedì al venerdì con quello che fino alla scorsa stagione è stato un caposaldo del palinsesto del daytime dell’Ammiraglia, La Prova del Cuoco.

Cambiata la guardia, la Isoardi ha corposamente modificato l’impianto del programma, ora più parlato che cucinato. E, a circa un mese dal debutto, gli ascolti non riescono a tornare ai livelli degli anni scorsi. Certo è che l’irrituale presenza di un ospite nello studio de L’Eredità, per di più a mero scopo promozionale, fa immaginare un certo nervosismo in Azienda per i risultati del programma e fa pensare a un tentativo per rilanciare il programma (almeno) presso lo zoccolo duro dell’ascolto di Rai 1, quello del preserale.

L’ospitata promozionale della Isoardi potrebbe non essere l’unica di questa nuova stagione de L’Eredità: magari più in là potremmo vedere la Clerici lanciare il suo Portobello. Di certo Elisa e la sua Prova del Cuoco sono stati i primi. E qualcosa vorrà pur dire.

Finora, a memoria, ricordo solo le staffette di Conti e Frizzi, con i consueti auguri/lanci per i/dei rispettivi programmi di prima serata: una cosa di ‘famiglia’, come è sempre stata L’Eredità da Conti in poi. Sempre aperte, poi, le porte per le iniziative benefiche, come Telethon o la raccolta fondi dell’AIRC, che quest’anno avrà – se possibile – un sapore ancor più speciale dopo l’assenza forzata di Frizzi convalescente lo scorso anno e la sua (pesante) mancanza in questo 2018.

Ospitate a fine promozionale, invece, faccio fatica a ricordarne: e se si inizia con la Isoardi in crisi di ascolti ci sarà un perché. Diciamo che non si sta lasciando nulla di intentato…

PS. Una notazione per L’Eredità. A una decina di giorni dall’esordio, Flavio Insinna si è ormai liberato dei timori reverenziali e si vede. Soprattutto si sente nei tagli della regia: mai come questa sera – giovedì 4 ottobre – ho avvertito i tagli del tappeto musicale della Ghigliottina, solitamente un flusso lineare che partiva con la prima coppia e terminava con i saluti del conduttore. E invece ci sono stati più tagli che parole: un chiaro segno della diversa gestione di tempo e spazio di Insinna. Inutile dire che ormai ha sfoderato tutti i suoi topoi, dalla logorrea entusiastica alla spinta gestualità. Dimenticate l’operazione di sottrazione della prima puntata: non ve n’è più traccia. Se al debutto era parso fin troppo (ma correttamente) frenato, ora siamo a un ‘too much’, per dirla alla Carla Gozzi, rispetto al format che resta un gioco e non un palcoscenico perché il conduttore gigioneggi. Ma non ‘è colpa di Insinna: lui è un attore, non un conduttore. E le parole sono importanti…

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