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DiMartedì è il talk ‘perfetto’, Floris si conferma il più bravo nelle interviste ai politici

DiMartedì: la recensione della prima puntata della quinta edizione del talk di La7, in onda il 18 settembre 2018

pubblicato 19 Settembre 2018 aggiornato 9 Novembre 2020 15:07

DiMartedì apre la sua quinta edizione con una puntata perfetta. Giovanni Floris confeziona un prodotto televisivo ineccepibile per ritmo, qualità degli ospiti e contenuti. Il conduttore si conferma il più bravo in tv nelle interviste ai politici incalzando, senza mai cadere nel protagonismo, prima Luigi Di Maio e poi Matteo Salvini, accolti in studio dall’ovazione del pubblico. La differenza con la Barbara d’Urso di turno è che Floris prima di iniziare la one to one rivendica il suo ruolo di giornalista ‘avvertendo’ l’ospite che “faremo venire qualche dubbio al nostro pubblico”.

Floris tiene saldamente il controllo della puntata (come ormai abitudine, un mix tra blocchi in diretta e registrati), dà indicazioni alla regia in tempo reale (di mantenere il piano di ascolto di Salvini mentre è in onda un servizio o di mostrare il backstage per aumentarne l’attesa) e si affida a volti e nomi sicuri anche per la parte di talk senza politici (solo due – i più in vista in questa fase politica – in tutta la serata), da Giannini a Damilano, da Sallusti a Cazzullo (quest’ultimo in promozione).

In assenza degli argomenti light che per molti mesi, nelle scorse stagioni, hanno caratterizzato DiMartedì, trasformandolo furbescamente da talk politico a contenitore di prima serata, Floris appalta tutti i momenti di alleggerimento a Gene Gnocchi, che per l’occasione propone anche le parodie del ministro Toninelli e dell’ex parlamentare grillino Alessandro Di Battista. Un altro livello rispetto a Crozza, ma tant’è.

Restano i difetti della durata abnorme (puntata chiusa alle 00.48) e della grande frequenza degli applausi che disturbano (o scandiscono?) l’andamento della trasmissione.

DiMartedì | Puntata 18 settembre 2018

  • 21.15

    Floris lancia la puntata, poi subito pubblicità.

  • 21.21

    Floris in studio con Giannini e Damilano. Annuncia che tra poco arriveranno Di Maio, Salvini e Fornero.

  • 21.24

    Floris ‘invita’ la regia a mostrare Salvini e Di Maio che ci preparano. In realtà si tratta di immagini registrate, essendo le interviste registrate. È evidente che si punti tutto sulle interviste ai due principali leader politici dei giorni nostri.

  • 21.27

    Di Maio accolto in studio da un’ovazione. Floris: “Faremo venire qualche dubbio al nostro pubblico, se non le dispiace”. Non proprio come la d’Urso con Salvini domenica scorsa, eh.

  • 21.37

    Floris incalza Di Maio: “Mi sposterei dai propositi (…) questa intervista così potevamo farla anche prima dell’estate”.

  • 21.38

    Di Maio conferma che da gennaio 2019 la pensione minima salirà a 780 euro al mese.

  • 21.41

    Floris incalza Di Maio: “Questo è un condono…”. Il vice Premier: “Il condono, per me, è quello che aiuta i furbetti, noi vogliamo aiutare chi non riesce a pagare”. Floris: “Ma come li differenzia quelli che hanno rubato e quelli che non ce l’hanno fatta a pagare le tasse?”.

  • 21.46

    Floris a Di Maio: “Salvini è d’accordo?”. Risposta nervosa: “Lo chieda a lui dopo, abbia pazienza”. Finisce l’intervista e lascia lo studio applauditissimo.

  • 21.50

    Ecco Gene Gnocchi, copertina satirica ritardata alle 21.50. Il comico con smoking giallo-verde, in coerenza con il nuovo governo.

  • 21.56

    Gnocchi: “Non è Salvini a copiare Mussolini, ma Mussolini ad aver copiato Salvini”.

  • 22.00

    Gnocchi canta Ramazzotti, che ha dichiarato di aver votato per il M5S: Terra Promessa diventra Continua Promessa.

  • 22.02

    Ovazione anche per Matteo Salvini. Floris: “Momento d’oro per i governativi. Le dispiace se cerco di far venire qualche dubbio al pubblico?”.

  • 22.03

    Salvini a Floris: “Oggi c’è la Fornero? Ero preoccupato, se non c’è la Fornero, da voi non c’è la puntata!”.

  • 22.09

    Salvini: “La gente per strada non mi chiede dello spread, sono stufo di stare dietro a parametri imposti da altri. Lo spread me lo curo io, mangio pane e spread, stia tranquillo”.

  • 22.15

    Floris incalza Salvini sul condono a cui pensa il governo. Il leghista la butta sui drammi famigliari e sulle vite rovinate da Equitalia.

  • 22.19

    Floris lancia un servizio e invita la regia non staccare da Salvini: “Guardiamo anche il ministro, non ce lo dimentichiamo”. Infatti la regia splitta con il piano di ascolto del leader leghista

  • 22.23

    Salvini: “Qui si suda sempre in maniera incredibile. Le mando il conto della tintoria”. Floris, con allusione alla Isoardi: “Sono confidente perché a lei le camicie le stirano facile”

  • 22.24

    Salvini garantisce che l’Iva non aumenterà.

  • 22.26

    In studio a intervistare Salvini si aggiungono Latella e Cazzullo. E il politica ironizza sul Pd: “Dove sono a cena stasera?”.

  • 22.34

    Salvini ribadisce la volontà di portare avanti il governo con il M5S per 5 anni.

  • 22.38

    Salvini sui 49 milioni di euro da pagare: “Pagheranno i parlamentari della Lega”.

  • 22.39

    Pubblicità.

  • 22.45

    Gnocchi imita il ministro Toninelli. Una voce femminile fuori campo gli fa da spalla.

  • 22.51

    In collegamento Fornero, in studio Landini, Giannini e l’imprenditrice Hind Lafram.

  • 22.52

    Fonero: “La cancellazione della legge Fornero sarebbe stata molto facile, ma non l’hanno fatto evidentemente perché avrebbe degli oneri per i prossimi decenni”.

  • 22.57

    Giannini ricorda che Salvini aveva promesso immediata cancellazione della legge Fornero. Che però non è avvenuta.

  • 23.05

    Prosegue il talk in studio. Anche quest’anno nel programma di Floris i tantissimi applausi scandiscono il ritmo.

  • 23.20

    Pubblicità. Al rientro Gnocchi mostra la maglietta con la scritta ‘facciamoci forza e coraggio durerà solo fino a maggio’. Floris: “Forse giugno”.

  • 23.27

    Il mappamondo Salvini: c’è solo l’Italia!

  • 23.31

    Nuovo talk in studio. Tornano, tra gli altri, Damilano e Giannini. In collegamento Sallusti. C’è anche Michela Murgia.

  • 23.38

    Murgia contro Salvini: “Focalizza i problemi su dati minori. L’immigrazione non è il problema del Paese”.

  • 23.51

    Gnocchi imita, si fa per dire, Alessandro Di Battista.

  • 23.59

    Dopo la pubblicità si riparte con la Bertucci di Aduc in studio. Pagina dedicata ai consumi.

  • 00.09

    Nuovo nero. Si rientra con l’esecuzione al pianoforte da parte di Rea della sigla del programma.

  • 00.11

    È già mercoledì. Una giornalista si collega dalla redazione. Non si tratta di Vicsia Portel, storica collaboratrice di Floris, ora passata da Porro su Rete 4.

  • 00.14

    L’intervista di Floris a Cazzullo, che promuove il suo nuovo libro. Il segmento ora in onda si chiama DiMartedì Più.

  • 00.27

    Si torna al talk show, in studio Luigi Abete e Massimo Giannini.

  • 00.33

    Sondaggi.

  • 00.39

    Abete: “La differenza tra pace fiscale e condono? Nessuna, l’hanno capito tutti”.

  • 00.41

    Torna in studio Michela Murgia, per promuovere il suo ultimo libro.

  • 00.48

    Finisce la puntata.

Stasera alle 21.10 su La7 torna diMartedì, il programma di Giovanni Floris, giunto alla sua quinta edizione. TvBlog lo seguirà in liveblogging.

DiMartedì | Puntata 18 settembre 2018 | Anticipazioni

Tra gli ospiti della puntata di stasera del talk di La7 l’ex ministro del lavoro Elsa Fornero e l’avvocato dell’Aduc Emmanuela Bertucci. In copertina la satira di Gene Gnocchi; la sigla “Sixteen tons” sarà interpretata da Danilo Rea. Non mancheranno i sondaggi Ipsos di Nando Pagnoncelli.

DiMartedì | Gli ascolti

Lo scorso anno il programma ha consolidato la sua leadership tra le trasmissioni di informazione e approfondimento di prima serata nel panorama televisivo nazionale, facendo registrare il 6,94% di share medio in 38 puntate. Share ancora più elevato se si guarda al periodo da gennaio a giugno di quest’anno, con il 7,92% di media e l’11,7% medio nelle ultime tre puntate, con un record nella singola puntata del 14.04% e oltre tre milioni di telespettatori.

DiMartedì | Dichiarazioni Giovanni Floris

Sarà un anno ricco di spunti interessanti con un nuovo governo alla prova dei fatti, l’opposizione che cerca un’identità e, sullo sfondo, le elezioni europee che ci faranno capire molte cose. Un anno per molti aspetti decisivo per la politica e per l’economia del nostro Paese. Noi racconteremo i fatti e insieme ai telespettatori cercheremo di capire come la pensano i protagonisti del panorama politico su tutti i temi più cruciali per la vita quotidiana degli italiani. Perché poi giorno dopo giorno ci si confronta non con i massimi sistemi della politica ma con il costo della vita, il fisco, le pensioni, i mutui, tutti argomenti concreti cui continueremo a dedicare grande attenzione”.

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