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Paperissima Sprint ha ancora senso nel 2018? – La replica

L’archivio del programma è vasto e infinito, ma fin troppo d’antan. Ogni tanto spuntano pure le voci di Gerry Scotti e Natalia Estrada, con quest’ultima lontana dal piccolo schermo da almeno 13 anni.

pubblicato 5 Novembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 10:07

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL 5 NOVEMBRE 2018 – Caro Giulio Pasqui,

il mondo della televisione è come quello del calcio, ci sono momenti in cui i risultati non arrivano, ma poi improvvisamente la squadra si trova in cima alla classifica. È quello che è successo a Paperissima Sprint, di cui ad agosto scrivevi su Tvblog un articolo dal titolo “Paperissima Sprint ha ancora senso nel 2018?”. Come puoi constatare la risposta evidentemente è sì, infatti ieri sera (domenica 4 novembre 2018) il varietà di Antonio Ricci ha registrato il miglior risultato della stagione ed è stato il programma più visto dell’intera giornata con 4.518.000 telespettatori, il 17.69% di share e il 18.52% di share sul pregiato pubblico attivo, con picchi di oltre 5 milioni e mezzo di telespettatori (5.555.672 spettatori), pari al 21.58% di share e al 22.32% di share sul target 15-64 anni. Evidentemente Paperissima Sprint, parafrasando Vasco Rossi, “Un senso ancora ce l’ha”.

L’ufficio stampa di Paperissima Sprint

C’è una costante nel palinsesto estivo di Canale 5: si chiama Paperissima Sprint. Si tratta di uno spin-off nato nel 1990 della celeberrima Paperissima, quel programma sulle gaffe, sugli errori e sui bloopers dei volti della tv, che prevedeva un premio finale per la “figuraccia” più divertente. Ideato dalla geniale mente di Antonio Ricci, è stato un grande successo: d’altronde quand’è stato partorito non esistevano ancora i social, dove tutto (gaffe comprese) ora viene postato, e anche Youtube non era neppure immaginabile (ha insomma anticipato con intelligenza quel fenomeno lì).

Il quesito, però, è un altro: oggi, nel 2018, dopo venticinque edizioni, Paperissima Sprint ha ancora senso di esistere? Gli ascolti non sono più come quelli di un tempo: ormai faticano a superare i 2 milioni a puntata (ieri, per esempio, la puntata è stata vista da 2.018.000 telespettatori con l’11,38% di share). Ma quel che più stupisce, ed è lo spunto principale, è il materiale trasmesso ogni sera nell’access prime time di Canale 5.

I filmati mandati in onda, infatti, sono ormai visti e rivisti. L’archivio del programma è vasto e infinito, ma fin troppo d’antan. La qualità del filmati è pessima, come lo era quelle delle videocamere di quindici o venti anni fa. Le scenette ormai prevedibili perché mai inedite. Gli anni delle registrazioni addirittura oscurati, forse per non fare figuracce: effettivamente trasmettere un filmato del 1994, nel 2018, perdipiù su Canale 5, fa davvero sorridere. Ogni tanto compaiono pure le voci di Gerry Scotti o Natalia Estrada, ex conduttori del programma, con quest’ultima assente dal piccolo schermo da almeno tredici anni.

Com’è possibile che Paperissima Sprint, pur andando in onda senza tregua sulla rete ammiraglia Mediaset, non abbia saputo rinnovare le sue “teche” attingendo dal mondo infinito dei social o degli smartphone? Solo una questione di permessi o liberatorie? Se sì, perché allora Striscia trasmette senza problemi le gaffe prese dal web? Sul sito del programma (dove le puntate del programma non vengono caricate) c’è la sezione “invia il tuo video”, ma in onda dei video amatoriali moderni non sembra esserci riscontro.

Direte: anche Rai1 d’estate trasmette video d’annata. È vero, ma la questione è molto diversa. Lì l’archivio viene valorizzata alla massima potenza con un racconto che sollecita le emozioni della nostalgia e che fa rivivere grandi momenti dello spettacolo che fu (e che rimpiangiamo). Qui, invece, sembra diventato un riempitivo in mancanza d’altro.

In alto, una foto d’annata con l’anno oscurato.
Pezzo del 3 agosto 2018