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CdA Rai, su Rousseau si votano i candidati 5 Stelle

Cinque candidati tra cui scegliere per gli iscritti alla piattaforma Rousseau: si cerca il nuovo Consiglio d’Amministrazione Rai.

pubblicato 17 Luglio 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 23:15

Gli iscritti alla piattaforma Rousseau potranno indicare oggi oggi, martedì 17 luglio, dalle 10 alle 19 i propri preferiti per il ruolo di consiglieri nel nuovo CdA Rai. Cinque candidati, ma solo due nomi (nella migliore delle ipotesi, ovvero nel miglior accordo possibile con la Lega) saranno quelli che il M5S si impegnerà a sostenere in Parlamento come vuole il nuovo regolamento. Per ogni iscritto un solo voto.

Il prossimo CdA Rai, infatti, sarà composto da 7 membri,  non più da 9 – così suddivisi: 4 indicati dal Parlamento (2 dalla Camera, 2 dal Senato), 2 dal Consiglio dei Ministri (nel dettaglio dal Tesoro), 1 dall’assemblea dei lavoratori Rai. E tra questi sembra prendere piede l’opzione Laganà, molto attivo sulla stampa e dal 2011 animatore del blog IndigneRai.

Non mancano le sorprese tra i 5 nomi candidati dai 5 Stelle: dopo aver spulciato le oltre 200 candidature pervenute (stando alle loro dichiarazioni) ed essersi guardati bene dal considerare quelle di Michele Santoro e Giovanni Minoli, tra i tanti ad essersi presentati, la scelta è caduta su cinque professionisti, a vario titolo, della tv.

Partiamo da Paolo Cellini, professore di Economia Digitale alla Luiss e già manager per Microsoft e Walt Disney; c’è poi Beatrice Coletti, già a capo a capo delle produzioni di Fox – per la quale ha creato Fox Crime e Fox Life – e di Freemantle Media Italia, ex ad di Sportcast, che produce Supertennis e anche dirigente di TI Media e La7; si aggiunge il documentarista Enrico Ventrice, da 12 anni nell’azienda italo-americana Global Vision Group Newsnet e che da gennaio 2015 a marzo 2018 ha gestito l’organizzazione della produzione della Rai di New York.

A questi si aggiungono la giornalista del Tg1 Claudia Mazzola, che da tempo segue il M5S e che nel 2014 fu contestata da Casalino, che l’accusò di faziosità e parlò, dispregiativamente, di “servizietti del Tg1”, ma che fu anche criticata dal PD. In fundo l’avvocato Paolo Favale, già dirigente Rai e a lungo responsabile del settore di consulenza giuridica di viale Mazzini che fu licenziato nel 2014 con l’accusa di aver diffuso documenti riservati e ancora in causa, con la Cassazione che pochi giorni fa ha dichiarato illegittimo il suo allontanamento e che ha ordinato ai giudici di rivedere le proprie decisioni.

Oggi il voto degli iscritti a Rousseau, domani quello per l’elezione del nuovo CdA. In tutto questo centrale resta la manovra per l’elezione del Presidente della Commissione di Vigilanza: nella precedente legislatura l’incarico era di Roberto Fico, attuale Presidente della Camera. Stando, però, alla spartizione di ruoli e poltrone e agli accordi tra minoranze e maggioranza, la Presidenza dovrebbe andare a Forza Italia, che ha candidato Maurizio Gasparri, anche se i 5 Stelle sembrerebbero preferire Alberto Barachini.

Domani i verdetti.