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Marco Liorni e quel mix perfetto fra talento ed umanità

Dietro l’addio a Vita in diretta le qualità di un uomo gentile

di Hit
pubblicato 10 Giugno 2018 aggiornato 21 Gennaio 2021 18:55

Si è detto e scritto tanto in questo periodo su Marco Liorni e sul suo addio a Vita in diretta. Personalmente ho conosciuto Marco nel gennaio del 2011, prima del suo approdo a Vita in diretta. Eravamo all’auditorium del foro italico in Roma e l’occasione era la registrazione del programma di varietà Perfetti innamorati, che Marco ha condotto insieme a Georgia Luzi.

Marco lo conoscevo solo televisivamente parlando, dai tempi del Grande fratello e fino ad Angeli, il bel programma di Italia1 che era un po’ la vera anima televisiva di Marco. L’incontro avviene nel camerino dell’auditorium del foro italico ed è “intesa a prima vista”. Con lui si parla di televisione a tutto tondo, si vede che è un appassionato del mezzo, come più modestamente il sottoscritto.

Ci si capisce da subito, si discute ed il tempo vola, tanto che lo devono venire a chiamare più volte per andare in studio a registrare. Quel programma non fu fortunato, ma per il sottoscritto, che era li per fare un reportage da dietro le quinte su come si costruisce un programma televisivo, fu l’occasione di conoscere una bella persona quale è Marco.

Da quella occasione nasce una bella amicizia che il tempo ha rafforzato. Tante le volte che ci si sente al telefono per parlare di programmi, di idee (la maggior parte non realizzate e anche forse irrealizzabili) parlando di televisione con tanta, tantissima passione. Ecco la passione, vero motore di tutto.

Marco non è solo un conduttore, Marco è un uomo di televisione a tutto tondo. Marco è prima di tutto un autore, un ideatore di programmi ed è forse da questo che occorre partire per il suo addio a Vita in diretta. Marco voleva cambiarlo questo programma, cambiarlo dal di dentro, ma nella vita tutto non è possibile e alle volte ci si trova di fronte a dei muri difficili da valicare. Poi si riceve una parola e a quella parola ci si aggrappa, ma non sempre per tanti motivi la parola viene rispettata, purtroppo.

Ma la sua anima di autore, di ideatore di televisione, è certamente la sua carta vincente, insieme all’umanità, all’educazione, alla gentilezza che lo contraddistingue. Ecco, a proposito di questo posso dire, avendoli conosciuti entrambi personalmente, che Marco ha in se alcuni caratteri che ho potuto vedere nel grande Fabrizio Frizzi. Elementi caratteristici di persone che hanno a cuore il prossimo e che hanno nel rispetto e nell’educazione due armi vincenti.

Alle volte si tenta di cambiare le cose e se non si riesce si passa oltre. Oltre la siepe, o dopo un angolo, come direbbe il buon Maurizio Costanzo, ci può essere dell’altro. Qualcosa di più bello, qualcosa di più appassionante, che può essere un sabato pomeriggio in Rai, o qualcos’altro su di un altra rete. Di certo ovunque andrà Marco porterà qualcosa che nessuno gli potrà portare via, il suo talento e le sue qualità umane.