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Prima che la notte, il caruso Gifuni dona a Fava il sorriso di chi ha coraggio

Su Raiuno, in occasione della Giornata della legalità, va in onda Prima che la notte, film-tv che racconta la storia di Pippo Fava, il giornalista ucciso nel 1984 dalla mafia

pubblicato 23 Maggio 2018 aggiornato 1 Settembre 2020 00:29

Prima che la notte, recensione

Non è un semplice film “di mafia”, Prima che la notte. Non è una storia di lotta contro i poteri forti, di coraggio e di sacrificio, sebbene la storia di Pippo Fava sia tutto questo ed altro. No, Prima che la notte è una storia di “carusi”, come vengono spesso definiti nell’arco di tutto il film-tv i giovani giornalisti che Fava decide di assumere prima per il giornale di cui gli viene affidata la direzione e poi per I Siciliani, il mensile da lui creato.

Carusi la cui incoscienza, intraprendenza e voglia di fare non è tanto rappresentata da chi, anagraficamente parlando, potrebbe essere effettivamente definito così. Il vero caruso del racconto è lo stesso Pippo: Fabrizio Gifuni non risparmia i sorrisi ed uno sguardo di serenità propri di chi, mentre gli altri gli danno del folle, sa che sta facendo la cosa giusta.

Il bello di un film-tv come Prima che la notte è che non insiste sull’eroismo del protagonista nè sulla sua umanità a prescindere: il miglior modo di ricordare Fava, dicono gli autori, è tramite la sua voglia di vivere e di conoscere una verità che, se ad alcuni fa paura, a lui fa sorridere.

Non una superficialità, la sua, ma un amore verso la vita che passa per le sue passioni e che si esprime con un editoriale diventato celebre, con una granita al bar, con una nuova rappresentazione teatrale che smascheri l’ipocrisia di chi sarà nelle prime file o un tuffo nel mare subito dopo aver rifiutato un’offerta lavorativa di quelle che cambiano la vita.

Una scelta coraggiosa, che potrebbe far sembrare innocua una pellicola come questa, ma che trova nel suo messaggio solare ed ottimista, anche nei momenti più drammatici del film-tv, la sua potenza narrativa e la capacità di raggiungere il suo obiettivo: trovare quel sorriso simbolo di coraggio e di resistenza.

Prima che la notte, su Raiuno il film-tv che ricorda Pippo Fava

La Giornata della legalità è stata scelta da Raiuno per ricordare una figura importante del giornalismo italiano come quella di Pippo Fava, attraverso il film-tv Prima che la notte, in onda questa sera, 23 maggio 2018, alle 21:25. Un film-tv che rappresenta anche il ritorno in tv dopo 8 anni di Fabrizio Gifuni, che ha scelto un ruolo non facile ma affascinante come quello, appunto, di Fava, giornalista, scrittore e sceneggiatore.

Prima che la notte, la trama

Il film-tv si concentra sul ritorno in Sicilia, per l’esattezza a Catania, di Fava, dopo anni passati a Roma. Qui Fava aveva ottenuto numerosi successi sia come giornalista, ma anche come sceneggiatore cinematografico e drammaturgo. Nel 1980 riceve la proposta di dirigere un quotidiano: una volta che gli viene data carta bianca, accetta.

A Catania, Fava forma una redazione di giovani giornalisti, con cui inizia a pubblicare il giornale, con l’obiettivo di raccontare la verità e di non avere paura nel fare quei nomi fino ad allora impronunciabili. Uno di questi è quello di Nitto Santapaola, uomo che a Catania è rispettato, ma che a Palermo è conosciuto come un capo mafia. Fava infrange quel sottile confine che divideva la Sicilia, con effetti che hanno subito le prime conseguenze: una notte, gli editori entrano in redazione ed ordinano ai tipografi lo stop alle macchine. Fava viene licenziato, ed il giornale chiude.

Ma Fava e la sua redazione non si fermano e, riuniti in una cooperativa, fondano I Siciliani, mensile di 160 pagine che nel primo numero mette in copertina i Cavalieri del lavoro di Catania, un gruppo di quattro uomini, fino ad allora invisibili a tutti e che hanno legami proprio con Santapaola. Il giornale è un successo, con quattro ristampe: è il segno che la Sicilia vuole sapere la verità, e Fava non si tira indietro, facendo diventare il suo giornale sempre più spavaldo nel raccontare i retroscena che nessuno conosce, ma anche quella Sicilia ribelle che vuole alzarsi in piedi.

Un lavoro, il suo, che però viene notato da chi vuole restare nell’ombra: la sera del 5 gennaio 1984, appena tornato a Catania in auto, Fava viene freddato con cinque colpi di pistola da un giovane killer, della stessa età del figlio Claudio (Dario Aita), mandato ad ucciderlo proprio da Santapaola.

Prima che la notte, il cast

Il cast del film-tv vede in prima linea Gifuni, affiancato da Dario Aita nei panni di suo figlio Claudio; Lorenza Indovina in quelli di Lina, moglie del protagonista; Barbara Giordano è sua figlia Elena mentre Aurora Quattrocchi interpreta la madre di Pippo Fava. Nel cast, però, ci sono anche numerosi altri attori: Fabrizio Ferracane (Gaetano), Carlo Calderone (Miki), Federico Brugone (Riccardo), Simone Corbisiero (Antonio), Selene Caramazza (Giusi), Beniamino Marcone (Rosario), Davide Giordano (Saro), Roberta Rigano (Elena Brancati), Manuela Ventura (Cettina), Gaetano Aronica (Lo Certo) e David Coco nei panni del Cav. Graci.

Prima che la notte, la regia

A dirigere il film-tv è Daniele Vicari, che ha contribuito anche alla sceneggiatura, scritta con Claudio Fava, Michele Gambino e Monica Zapelli. Vicari ha spiegato di aver vinto i suoi dubbi sulla realizzazione di un film “di mafia” grazie al lavoro di scrittura:

“Le storie di mafiosi trovano quasi sempre un senso nella morte violenta e nel sacrificio estremo, in un epos inevitabilmente esiziale e decadente. Padri contro figli; fratelli contro fratelli; appartenenza al clan contro i sentimenti d’amore e d’amicizia, storie di regni e di regnanti, oppure di santi e martiri quando si parla di vittime. Per uscire da questi stilemi che affondano nelle nostre più radicate tradizioni culturali, fondamentale è stata la generosità e l’intelligenza di Claudio Fava e Michele Gambino, che hanno vissuto la storia in prima persona, come quella di Monica Zapelli, sceneggiatrice del film. In fondo Prima che la notte vuole semplicemente raccontare questo: è stato feroce l’assassinio di Fava, ferocissimo, ma tragicamente ‘inutile’, perché i suoi allievi ne hanno continuato l’opera. Qualcuno può obiettare che sia una piccola cosa, un sogno… forse è vero: è soltanto il sogno di una cosa”.

Prima che la notte, i produttori

Particolarmente orgogliosi del lavoro fatto sul film anche la IIF, che ha prodotto Prima che la notte con Rai Fiction. “Siamo orgogliosi dell’entusiasmo con cui ‘Prima che la notte’ è stato accolto dalla critica, e speriamo che il pubblico italiano possa apprezzarlo allo stesso modo”, ha detto Paola Lucisano, Responsabile delle produzioni televisive di IIF e di Lucisano Media Group. “Chi ha lavorato a quest’opera lo ha fatto con grande passione e rispetto per la figura di Pippo Fava, che con il suo esempio ci ricorda oggi più che mai i valori della libertà di stampa, del coraggio nella lotta contro le mafie e l’illegalità, ma soprattutto la responsabilità che ogni individuo ha verso gli altri ancora prima che verso se stesso. La qualità del film testimonia una volta di più come la televisione, al pari del cinema, possa ricoprire un ruolo sempre più centrale nell’offrire al grande pubblico prodotti di assoluto valore”.

Prima che la notte, streaming

E’ possibile vedere Prima che la notte in streaming sul sito ufficiale della Rai, e sull’app disponibile per tablet, smartphone, computer e smart tv, mentre da domani sarà possibile vederlo in Fiction, nella sottosezione “Biografie”.