Home Grey's Anatomy Grey’s Anatomy 14, Krista mette ordine e si riparte di slancio (verso il series finale?) [SPOILER ALERT!]

Grey’s Anatomy 14, Krista mette ordine e si riparte di slancio (verso il series finale?) [SPOILER ALERT!]

Alcune considerazioni sulla 14esima stagione di Grey’s Anatomy, ma SOLO PER CHI L’HA VISTA TUTTA!

pubblicato 18 Maggio 2018 aggiornato 1 Settembre 2020 00:35

La morale scelta per chiudere la stagione 14 è ‘Healthy love is everything‘. Per me potrebbe essere “Krista Vernoff cleaned up the mess“: è questo, a mio avviso, il claim della 14esima stagione di Grey’s Anatomy, appena conclusasi negli USA. Il post è pieno di spoiler quindi suggeriamo a chi non l’ha vista tutta di riservarsi la lettura al termine della messa in onda italiana.

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Krista Vernoff, come dicevamo, è tornata nel ruolo di showrunner e head writer di Grey’s Anatomy dopo sette anni di assenza (nel mezzo c’è stata Shameless) e si è visto subito: la sua ultima stagione in GA fu la settima, che vide il matrimonio di Arizona e Callie, il loro incidente con l’episodio musical (evocato nel season finale), l’inizio della vera relazione tra Teddy e Andrew, la rottura tra Derek e Meredith, la lite tra Mer e Alex… insomma tutta una serie di nodi che in qualche modo hanno trovato una soluzione in questo season finale.

In effetti tutta la 14esima edizione è stata un modo per riparare agli errori fatti negli ultimi anni e mettere ordine là dove la gestione only Shonda aveva creato il caos. Non a caso si è scelto di festeggiare il 300° episodio con un’evocazione del glorioso passato con i baby George, Izzie e Cristina, che è diventato l’acme di una stagione che è stata tutta un easter egg, o meglio un tentativo di riallacciare i brandelli di una storia che ormai faceva acqua da tutte le parti, che aveva dimenticato di essere un medical a base di straordinarie innovazioni chirurgiche e si stava avvitando su se stessa tra relazioni inconsistenti e personaggi introdotti a caso per compensare vuoti di scrittura.

Così Krista ricorda a tutti cosa eravamo e che potremmo ritornare.

E infatti tornano tutti a chiudere le proprie storylines con un senso, anche quelli che non possono più causa stupidi incidenti stradali per cellulari recuperati in curva (e ogni riferimento a Derek Shepherd è assolutamente voluto anche nella frase finale della puntata). E anche lui, in fondo, torna attraverso post-it nascosti in un cassetto e cuffiette con i ferry-boat che diventano ricordi, con cerimonie celebrate casualmente sui traghetti che fanno in modo che lo si ricordi anche nel season finale più zuccheroso della storia del drama: prima condannato dalla damnatio memoriae, Derek è ora finalmente riabilitato nella piacevolezza del ricordo. La condanna per il comportamento terreno evidentemente è stata espiata, almeno per Krista.

La showrunner ha riportato tutti su un binario, anche se per alcuni morto, ma con un evidente interesse per un happy ending da cui possa tutto ricominciare. O avviare a conclusione definitiva, con la progressiva chiusura delle storylines dei main characters.

 

L’addio di April e Arizona

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Nessuna tragedia, nessun dramma: la grande paura della 14×23 è stato solo uno ‘scherzetto’ di Krista & Co. prima dei fiori e dei chili di zucchero, in versione confetti, del gran finale, molto lontano dai tradizionali season finale made in Grey’s.

April (Sarah Drew) e Arizona (Jessica Capshaw) sono sacrificate sull’altare del nuovo ciclo, ma almeno chiudono le loro vicende sentimentali rimettendo ordine nel caos. La crisi mistica di April riporta Matthew nel quadro (da cui era letteralmente svanito) tanto da ricucire quello strappo da cui si pensava tutto potesse aver avuto origine: i due finalmente si sposano, rendendo #JApril una parentesi appassionata, una storia intensa che si è frapposta nel ‘meant to be’ di April, ma che ha cambiato la sua vita e anche quella di Matthew (Justin Bruening). Tutto si sana, con Jackson (Jesse Williams), causa della più bella fuga d’amore della serie, che diventa tenero testimone di nozze di quello che, evidentemente, non è stato il grande amore della sua vita.

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Ci si può sbagliare, anche in Grey’s Anatomy. La soluzione lascia un po’ di amaro in bocca ai fans di #JApril, conquistati dalla loro spettacolare fuga, ma alla fine quella tra Jackson e April si rivela la storia d’amore più verosimile di tutto il blocco, molto più di quella tra Matthew e April, che però hanno esattamente il matrimonio che lei avrebbe voluto. E tutto torna.

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Arizona, dal canto suo, ritrova la via di Callie (Sara Ramirez): sono entrambe di nuovo single e il loro ricongiungimento a New York, complice uno scambio di messaggi profetico, è potenzialmente foriero di una riconciliazione. Lo suggella anche la scelta della canzone della scena finale (ecco, la musica torna ad essere un personaggio della serie), ovvero The Story di Brandi Carlile che fu cantata da Sara Ramirez nell’episodio musical Song Beneath the Song (S07E18) e che viene qui riutilizzata. Callie quindi c’è nel season finale che segna l’addio di Arizona. E tutto si tiene. Grande merito di Krista nella storyline della Robbins è anche aver chiuso dignitosamente la storia di Nicole Herman (Geena Davis), scomparsa dalla serie non appena condannata alla cecità lasciando del tutto appesa la sua vicenda, la sua carriera, la sua vita. Krista ha il merito di riportarla ‘in vita’ e di dare nuovo senso alla sua missione, coronando, così com’era stato per Cristina, il sogno del lavoro della vita anche per Arizona. Un vero e proprio premio fedeltà.

 

I colpi di scena del season finale

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Per due che partono, una ritorna ed è destinata a restare: nel season finale riappare infatti Teddy (Kim Raver), sparita benissimo dai radar al termine dell’ottava stagione, con un finale sensato e intenso (morto l’amato marito, Owen la spedisce in Germania a rifarsi una vita col lavoro dei suoi sogni). Tornata nella vita di Owen prima a seguito della sorella poi con una puntata che sembrava aver chiuso definitivamente il cerchio, Teddy riappare pronta a sconvolgere il precario ordine della vita dell’amico, ormai padre di famiglia e convivente con la ex-moglie. Il ritorno di Teddy, per quanto possa apparire ‘forzato’, rientra però perfettamente nella logica del rimettere tutti i pezzi al proprio posto, così come molti avrebbero voluto… [Ok, non ho il coraggio di spoilerare il meglio. Ne riparleremo, nel caso]. Di certo il suo ritorno manifesta la volontà di ridare vigore e centralità al personaggio di Owen e recuperare quello di Amelia dopo il tumore.

 

Gli addii potrebbero però potrebbero essere molti di più – e anche più devastanti – di quelli annunciati: con Jo Wilson/Brooke Stadler (Camilla Luddington), ora Mrs Karev, pronta al trasferimento al Mass Gen per l’assistentato, Meredith sembra aver accettato l’idea di perdere anche Alex (Justin Chambers); Miranda Bailey (Chandra Wilson) trova in Teddy l’occasione di prendersi un periodo sabbatico da trascorrere con la famiglia dopo la grande paura dell’infarto, il che potrebbe portare il personaggio per un po’ fuori dal cast regolare, con Ben (Jason George), peraltro, sempre più impegnato con la Station 19 dei Fire Fighters di Seattle. Da notare che anche Miranda ha una storia ‘ponte’ nel finale di stagione: almeno a me ha ricordato la puntata del suo matrimonio, trascorso in sala operatoria per salvare la vita ad Adele Webber.

Insomma, pur ammettendo l’ingresso di Tom Koracick (Greg Germann) dalla prossima stagione, resisterebbero della prima solo Richard Webber (James Pickens Jr.) e Meredith, of course, mentre degli storici solo Jackson e Owen (Kevin McKidd), con vari annessi. Le fila si assottigliano. Ma è anche vero che con la 14esima stagione si è formata un’altra classe di matricole, vista la progressiva eliminazione di quella di Stephanie e Jo: confidiamo in loro.

 

I ponti di Krista

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Come dicevamo in apertura, tutta la stagione è stata uno ‘stendere’ ponti verso il passato: Cristina è stata evocata più volte, anche nel finale con Meredith che ripete ad Alex quel che lei le disse riguardo Derek prima di partire (“Non è lui il sole. Tu sei il sole”) e la stessa protagonista la cita senza più paura di ‘svegliare’ fantasmi. I riferimenti sono sottili e continui, come quel richiamo già nella prima puntata a un successo medico di Cristina per un trapianto di polmoni ex vivo, caso che la stessa aveva trattato da specializzanda contro il volere di Teddy (S6E16). Fa riferimento alla stessa puntata in cui conosciamo per la prima volta il sig. Harper Avery e che svela l’eredità di Jackson.

E’ tutto un ‘eterno ritorno’. Del resto il matrimonio di Jo e Alex organizzato dalla Kepner in una location che ricorda molto il fienile da cui la stessa April fuggì è un altro ciclo che si chiude. Proprio al mancato matrimonio di April e Matthew Alex fece la sua prima criptica ‘proposta’ a Jo: da quel momento in poi, infatti, la definì la sua ‘fiancée’. Chi è appassionato della serie – e un pizzico maniaco – può divertirsi come un tempo fu con gli indizi di Lost (con tutte le evidente proporzioni, ça va sans dire), un po’ come noi ci siamo divertiti a trovare tutti gli easter egg nella sola puntata 300.

Giusto per ricollegarsi agli episodi più recenti, la ‘tentata’ morte di April riporta tutti, esplicitamente, all’annegamento di Meredith (S3E16-17), che fa proprio riferimento alla sua esperienza pre-morte (“Hai visto gente morta? Io sì. Anche il mio cane“), così come il suo isterico esame di Terapia d’Emergenza (S14E16) è tutta una citazione di quel che fu quello che sostenne da specializzanda (S7E07), condotto sotto la pioggia e rimasto nella storia dell’ospedale per la sua determinazione a vincere (c’è anche il sacchetto di plastica rosso usato per ripararsi dall’acqua).

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Ma c’è anche il ritorno di Olivia, l’infermiera che passò la sifilide a George, che arriva a far pace con Alex e a mettere alla prova l’amore di Jo per il suo promesso sposo; c’è il già citato Matthew Taylor, c’è Nicole Hermann, c’è Teddy, c’è la mamma di Alex, con cui l’eterno tormentato figlio trova un equilibrio, e c’è persino la sorella di Owen: ecco, si può dire che la 14esima stagione si divide in due parti, una in cui si fa pulizia e una in cui si rimettono a posto i ninnoli ancora nelle scatole dopo il trasloco.

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La pulizia passa anche per l’eliminazione della sorella di Owen, Megan Hunt (Abigail Spencer), e del suo fedifrago fidanzato, Nathan Riggs (Martin Henderson), nuovo amore di Meredith, introdotti in modo davvero assurdo (giusto per dare modo alla scrittura di realizzare uno degli episodi più raffazzonati della serie, In the Air Tonight – S13E20). Tutto viene spazzato rapidamente con un romantico happy end che consacra anche Meredith nell’empireo dei chirurghi dell’Harper Avery: tre piccioni con una fava.

E che dire dell’allucinante invenzione creata per rallentare l’inevitabile (morti a parte) matrimonio tra Jo e Alex? Il di lei violento marito, Paul Stadler (Matthew Morrison), è apparso all’improvviso un po’ come la sorella di Owen di cui nessuno aveva sentito parlare per anni, ma è stato rapidamente liquidato, ma anche in questo caso con un senso, ovvero il puntatone contro la violenza sulle donne. Cosa si può volere di più da un personaggio inutile?

L’opera di pulizia di Krista parte già nella prima puntata della stagione: si impegna subito a tessere il filo dei ricordi per ricongiungere il pubblico a quel che fu Grey’s Anatomy e che tanto piacque delle precedenti edizioni, tagliando i rami secchi. Anche la regia migliora: si torna a un racconto meno sincopato e vacuo e a dialoghi più consistenti, a casi di puntata simbolicamente rilevanti per lo svolgimento anche delle storie personali dei medici, all’innovazione medica, che passa per il contest che riporta la ricerca tra i temi della serie.

Insomma, Krista ha ripreso in mano la bibbia della serie e l’ha fotocopiata a tutti, ricordando a tutto il reparto scrittura, e a Shonda in testa, che i personaggi hanno una propria storia. E che le soluzioni à la Beautiful sono l’ultima spiaggia.

 

Meredith è ormai risolta: può andare in pace (?)

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Se c’è una cosa che però fa questa 14esima stagione è quella di ergere Meredith sopra ogni cosa: non ha più ostacoli, non ha più limiti e svetta su tutti, forte di una superiorità dettata da quella che sembra un’ormai raggiunta maturità. Ora però è pronta a un nuovo amore, finalmente sano, con cui si potrebbe anche chiudere felicemente il proprio ciclo, raccogliendo intorno a sé i suoi tre figli, le sue sorellastre acquisite, il suo padre putativo.

Viatico per la pace ‘eterna’ la soluzione del rapporto di Meredith con Ellis Grey, che torna ad esserle antagonista anche ad anni della sua scomparsa. La figlia cancella l’eredità della madre (il Metodo Grey, che diventa Grey-Cerone), e restituisce i suoi Harper Avery. Anzi, la 14esima stagione chiude anche con l’Harper Avery: Meredith lo vince – e ‘pareggia’ il conto con la madre, superando anche Cristina e il defunto marito – e poi seppellisce il ‘mostro’ sia fisicamente (con la morte del personaggio), sia moralmente, con lo scandalo #MeToo che porta alla chiusura della Fondazione e la rivendicazione della superiorità della self made woman Catherine Fox (simulacro di Shonda o Oprah, fate voi).

Meredith fa miracoli, officia matrimoni, raccoglie confessioni, si adopera per ‘la pace’: la santità è vicina. E probabilmente anche la fine del suo arco narrativo. In fondo Grey’s Anatomy ha ormai conquistato il record di drama più longevo della ABC, potrebbe anche iniziare a pensare alla pensione.

Vedremo, intanto, se nella 15a stagione tornerà il Dr. Nick Marsh (Scott Speedman), l’uomo che ha rifatto battere il cuore a Meredith in una nelle migliori puntate dell’anno (S14E17, One Day Like This) e che con lui potrebbe tornare a sentirsi come ‘una ragazza in un bar’. Del resto l’avevamo lasciata al capezzale di un moribondo e la ritroviamo accanto a quello di un suo paziente.

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E magari i due potrebbero trasferirsi in Sardegna, tra vita di campagna e giri in canoa (magari anche con qualche incipiente segno di Alzheimer che però da un po’ ha smesso di aleggiare come una spada di Damocle).

Love is a Healthy Choice, chiosa la 14esima stagione di Grey’s Anatomy. Tutto si sistema perché tutto si possa nuovamente rompere. Ma la sensazione è che si cerchi una conclusione definitiva che soddisfi i fans e che non lasci nessuna storia in sospeso.

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