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Vuoi scommettere?, Michelle Hunziker a Blogo: “La mia nuova scommessa in tv con Aurora” (video)

Video intervista a Michelle Hunziker per Vuoi scommettere?

pubblicato 3 Maggio 2018 aggiornato 1 Settembre 2020 01:00

Da giovedì 17 maggio, in prima serata su Canale 5, parte “Vuoi scommettere?”, il game show che vede per la prima volta insieme in tv Michelle Hunziker – che ha condotto anche la versione tedesca del programma “Wetten, Dass…? – e la figlia Aurora Ramazzotti, nel ruolo d’inviata speciale delle esterne.

In ogni puntata, sette concorrenti/scommettitori si cimentano in sfide divertenti, curiose, ai limiti del possibile. Personaggi coraggiosi, talentuosi, bizzarri, senza limiti di età e provenienti da ogni parte del mondo, le cui scommesse nascono da hobby, manie, passioni o abilità particolari. Spesso, affrontano imprese che richiedono particolare forza, resistenza, buona forma fisica, oltre che concentrazione, freddezza e precisione.

Michelle: Vuoi scommettere? è un’esperienza, una scommessa molto importante, per me, personalmente. Prima di tutto è un format che arriva dalla Germania, che ho condotto per quattro anni. E’ stata una grande emozione far parte di un pezzo della mia infanzia. E come fare Sanremo in Italia. E, poi, riuscirlo a fare nel Paese che amo. Questa è la prima scommessa e speriamo di vincerla. Poi, c’è una scommessa emotiva che fatico a tenere a bada. Mia figlia è stata chiamata da Mediaset per condurre un pezzo di questo programma. A mio parere lo sta facendo molto bene. Ed è una scommessa da mamma. E, poi, ce ne è una terza altrettanto importante che si chiama Codice Rosso. Portare in Parlamento, attraverso una promessa di quattro leader (Salvini, Berlusconi, Di Maio e Martina, ndb), sottoscritta di proprio pugno, in cui, appena ci sarà il nuovo Governo, loro faranno passare questa legge che farà sì che le persone vittime di violenza possono denunciare, essere ascoltate ed aiutate entro 24 – 48 ore.

La padrona di casa Michelle Hunziker accoglie nel celebre Teatro 5 degli Studios di Cinecittà anche 7 personaggi famosi che, associati a un concorrente, scommettono sulla riuscita della prova. E in caso di scommessa persa devono “pagare pegno” con penitenze sempre molto esilaranti.

Gli ospiti del debutto sono Maria De Filippi, Silvia Toffanin, Antonino Cannavacciuolo, Alberto Tomba, Nek, Ricky Tognazzi e Andrea Pucci.

Inoltre, ognuna delle 5 puntate di “Vuoi scommettere?”–  prodotte da Magnolia (Banijay Group) – prevede una prova che si svolge in esterna, in una località sempre diversa, seguita e commentata dall’inviata speciale Aurora Ramazzotti.

È il pubblico in studio, a fine serata, a decretare il vincitore, votando la scommessa più singolare o stupefacente tra tutte quelle presentate, a prescindere dall’esito. Per la scommessa vincente, in palio in ogni puntata un montepremi di 10.000 euro in gettoni d’oro.

Aurora (ai colleghi giornalisti): La mia scommessa più grande, in questo momento, è quella di riuscire a sfatare il mito che aleggia attorno a me, come a qualsiasi altro figlio d’arte, che è il pregiudizio (giustamente) che ti vedono facilitata in questo ambiente. Non dico di fargli cambiare idea. Perché è vero che ho un passaggio più facile per lavorare nel mondo dello spettacolo. Voglio farmi apprezzare per quello che sono, e non perché sono sua figlia o figlia di mio padre. Ci sono arrivata più facilmente ma ci rimango perché è una mia passione, mi piace, e forse, lo so fare.

Tra le scommesse della prima puntata:

  • riconoscere dall’abbaio la razza dei cani scelti a caso tra tutti quelli presenti in studio
  • mangiare – camminando in verticale sulle mani – un pasto completo comprensivo di due antipasti, primo, secondo, contorno, acqua, dolce e caffè
  • riconoscere l’identità di un calciatori solo dagli occhi, da figurine scelte a caso tra oltre quattrocento.

Infine, ogni serata ospita il momento “Tutti contro Michelle” in cui la conduttrice si mette alla prova scommettendo con gli ospiti di portare a termine un’impresa. Naturalmente, in caso di insuccesso, anche lei deve sottoporsi alla immancabile penitenza.