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American Horror Story, Joan Collins nell’ottava stagione e Murphy abbandona il caso Lewinsky per Crime Story

Ryan Murphy annuncia Joan Collins per American Horror Story e corteggia Anjelica Houston, mentre non sarà il caso Lewinsky la quarta stagione di Crime Story e forse salta anche Carlo e Diana per Feud

pubblicato 4 Aprile 2018 aggiornato 1 Settembre 2020 01:41

Ryan Murphy non smette mai di stupire il pubblico e i suoi fan con annunci, smentite, ingaggi a sorpresa per tutte le sue serie tv in onda, in lavorazione, future.

Sarà sicuramente sorprendente la nuova stagione di American Horror Story, l’ottava, che vedrà l’arrivo nel cast di Joan Collins, l’iconico volto anni ’80 di Dynasty attualmente nel cast di The Royals di E! (in Italia su TIMVISION). Il ruolo di Collins come il tema dell’ottava stagione di American Horror Story, prossimamente su FX e in Italia su Fox, non è stato ancora rivelato anche se sappiamo che sarà ambientata nel futuro e che potrebbe avere Radioactive come sottotitolo. Ma come al solito è ancora presto per saperne qualcosa in più.

Sappiamo però che Kathy Bates, Sarah Paulson e Evan Peters faranno parte del cast e Ryan Murphy ha rivelato a The Hollywood Reporter che oltre a Joan Collins starebbe corteggiando anche Anjelica Houston per far parte della nuova stagione di American Horror Story.

Non sarà invece il caso Lewinsky al centro della quarta stagione di American Crime Story. Ryan Murphy ha spiegato che insieme al suo team ci hanno ripensato e di aver detto a Monica Lewinsky “Solo tu dovresti raccontare la tua storia, nessun altro, sarebbe brutto se qualcun altro lo facesse. Se tu decidessi di farlo io sarei volentieri il produttore“. Lo scorso anno Murphy aveva acquistato i diritti del libro di Jeffrey Toobin A Vast Conspiracy: The Real Sex Scandal that Nearly Brought Down a President con la chiara intenzione di trasformarlo nella quarta stagione di American Crime Story. Attualmente però hanno cambiato idea e con Nina Jacobson e Brad Simpson stanno ragionando su un altro tema su cui concentrare la loro attenzione.

Riguardo ad American Crime Story il team di lavoro di Murphy, sta definendo gli ultimi dettagli della terza stagione che sarà dedicato all’uragano Katrina, che originariamente sarebbe dovuta essere la seconda stagione di American Crime Story. Katrina avrebbe dovuto raccontare i giorni dell’uragano attraverso le varie personalità coinvolte tra cui lo stesso Presidente Bush, che doveva essere interpretato da Dennis Quaid e la governatrice della Louisiana Kathleen Blanco, interpretata da Annette Bening. L’idea iniziale è stata stravolta e la stagione sarà basata sul libro Five Days at Memorial di Sheri Fink che racconta la storia della dottoressa Anna Pou (Sarah Paulson) del Memorial Medical Center di New Orleans, che in assenza di elettricità e senza alcun generatore, fu costretta a praticare l’eutanasia su diversi pazienti gravi intrappolati in ospedale durante i giorni dell’uragano. Il libro e la serie tv si concentrano sui tentativi di processare la dottoressa e il resto dello staff medico.

Se il tema Lewinsky – Clinton sembra definitivamente abbandonato per American Crime Story, Murphy mette in dubbio anche il divorzio tra Carlo e Diana d’Inghilterra che sarebbe dovuto essere al centro della nuova stagione di FeudCi sto ancora lavorando e non voglio far nulla finchè non sono sicuro al 100%“. L’infaticabile produttore Ryan Murphy, con ben 7 progetti attivi tra le mani (Ratched e The Politician per Netflix, 9-1-1 per Fox, American Horror e Crime Story, Feud e Pose per FX) da un lato si mostra sempre scrupoloso nel dar vita a storie in cui crede e può pienamente dedicarsi, ma dall’altro lato inizia a mostrare i segni della fatica e dei troppi progetti, anche in vista dell’accordo da 300 milioni firmato in esclusiva con Netflix.