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20 dicembre 1997: 20 anni fa l’ultimo saluto di Corrado a La corrida (VIDEO)

Il ventennale dello storico addio in diretta televisiva

pubblicato 20 Dicembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 02:14

E’ la sera di sabato 20 dicembre 1997, una sera che però, non è come tutte le altre per la tv. Si scrive l’ultimo atto di un ciclo di 10 edizioni de La Corrida, condotte trionfalmente dal suo fondatore, Corrado Mantoni insieme a suo fratello Riccardo. La trasmissione nacque inizialmente sulle onde radiofoniche nazionali dal 1968 al 1979, ma solo dal 1986 al 2011, il programma arrivò sul piccolo schermo, trasmesso da Canale 5 dapprima con Corrado, successivamente portato avanti dal 2002 al 2009 con Gerry Scotti e infine nel 2011 con Flavio Insinna.

Anno dopo anno, il suo successo maturò grazie alla professionalità e a quell’allegria che Corrado con i suoi ‘dilettanti allo sbaraglio’ dispensava a milioni di telespettatori. La sua corrida è stata antesignana di tanti talent esplosi dal 2000 in avanti, poiché il suo obiettivo era centrato sul talento di chi si presentava, ma senza prendersi sul serio: tra curiosi cantanti che sconoscevano l’intonazione a particolari ballerini o imitatori che rendevano le loro esibizioni divertenti lasciando quel retrogusto familiare delle più tipiche feste paesane.

Tutto, sempre e comunque, giocando sull’ironia e l’autoironia, le stesse qualità che hanno lasciato inalterato il successo e gli ingredienti del programma citate anche in una poesia chiamata Questa corrida. Ed è così che un emozionato Corrado volle concludere il suo percorso nell’ultima puntata dell’edizione 1997, esattamente 20 anni fa, levandosi persino qualche sassolino dalla scarpa contro chi criticò la sua creatura televisiva:

Abbiamo cominciato un po’ in sordina
questa Corrida, decima edizione.
Ci siamo detti: “moh, andrà come prima”.
E invece è stato un vero successone.
Non è che prima avesse brutti ascolti, no…
Si sa che si è difesa sempre bene,
ma mai come quest’anno, a conti fatti,
davvero in tanti siamo stati insieme.
Abbiamo fatto un record di ascolti,
e sotto sotto, è dispiaciuto a molti.
Ospiti illustri contro strana gente,
che quasi sempre non sa fare niente.
Ma poi, come è finita lo si sa:
ha vinto questo nostro varietà
e dico varietà, badate bene,
e fatto pure come tv comanda.
Perché vi giuro, ho un po’ le tasche piene,
di udire la peggiore delle offese
che alla Corrida fanno la domanda
(come qualcuno scrisse a suo tempo),
soprattutto gli scemi del paese.
È gente che si vuole divertire.
Hanno una dote che non è pazzia,
e ce l’hanno in pochi: si chiama autoironia!
In quanto a me, sono stato fortunato
perché ho trovato collaboratori
che forse più di me hanno sudato
e più di me meritano gli allori.
Sono tanti e i nomi non li posso fare,
vorrei, ma finirei con l’annoiare.
È andata bene pure grazie a loro
perché un successo non si fa da solo.
E adesso la Corrida finirà,
forse per sempre, forse, chi lo sa…?
Qualcuno, e questa è ormai un’istituzione
tra un poco ne farà un’imitazione.
Pazienza, io mi sono divertito per tanti anni
ed è arrivato il tempo di dare il mio commosso benservito,
ma chi lo sa se poi non me ne pento?
Lo so, mi mancherete e pure tanto.
E se c’è stato uno scemo del paese
Oh! M’ha insegnato, non sapete quanto,
a sorridere e a non aver pretese.

Dopo 5 anni di pausa, e a quasi 3 anni dalla scomparsa di Corrado, fu Gerry Scotti a riprendere e redini del programma, l’apertura della 1a puntata datata 16 marzo 2002 è dedicata al ricordo di chi ha creato il programma.

Il ricordo di un’ineguagliabile capostipite del piccolo schermo come Corrado è ancora acceso, come la Corrida che rivivrà una nuova edizione. Vedrà la luce nel 2018, a 7 anni di distanza dall’ultima annata, sarà condotta da Carlo Conti ed avrà una nuova casa, la Rai.