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Propaganda Live, l’attacco di Gasparri: “Vergogna, casi umani”. Accuse anche a Gomorra

Maurizio Gasparri all’attacco di Propaganda Live: “Gente carica di rancore, casi umani”. Accuse anche a Gomorra: “Spazzatura”

pubblicato 9 Dicembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 02:45

Nuovo round. Maurizio Gasparri torna ad attaccare la banda di Propaganda Live, proprio mentre Diego Bianchi e soci sono in diretta. Il campo di battaglia scelto dal vicepresidente del Senato è ancora una volta Twitter, dopo alcune segnalazioni ricevute relative a servizi trasmessi che lo riguardavano.

Il programma di La7 stava infatti riproponendo le immagini della convention di Forza Italia andata in scena a Milano, con Gasparri beccato a più riprese dalle telecamere di Zoro.

Mi dicono Zoro razzista e sprezzante contro gente di Forza Italia. Gente carica di rancore, vergogna per La7, veri casi umani” sbotta l’esponente azzurro.

Pochi minuti ed ecco un altro messaggio, stavolta rivolto al direttore de L’Espresso Marco Damilano, che viene invitato ad uscire dal contesto “arrogante” del padrone di casa.  

Tutto finito? Nemmeno per idea. Passata la mezzanotte, l’ex ministro delle telecomunicazioni ne approfitta per scagliarsi anche contro Sara Leonarde, nient’altro che il profilo fake creato qualche settimana fa dalla redazione della trasmissione per mettere in piedi la bufala sul presepe senza bue imposto da un falso prete birmano di Potenza. Ed è qui che Gasparri affonda definitivamente la lama, definendo Zoro un “poveraccio”, con tanto di hashtag che non necessità di interpretazioni.

Non è la prima volta che il senatore e il cast di Propaganda Live finiscono ai ferri corti. Già a fine ottobre, Gasparri se la prese per una caricatura realizzata da Makkox, alludendo chiaramente al flop di ascolti di Skroll, striscia quotidiana curata dal vignettista prima spostata a notte fonda e poi definitivamente cancellata. propaganda live Ma non è tutto, perché nella serata dell’Immacolata Gasparri ha da ridire pure su un altro prodotto in onda: Gomorra. A lanciare l’amo è involontariamente Guido Crosetto, che definisce la terza stagione “meno intrigante e coinvolgente delle prime due”. Assist perfetto per Gasparri, che offre la sua personale recensione: “Gomorra spazzatura, dove lo stato e le forze dell’ordine sono assenti. Propaganda #camorra”.  

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