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Prima Scala 2017, gli ascolti di Andrea Chénier in diretta su Rai 1

Rai 1 bissa la Prima della Scala in diretta tv dopo l’esperimento dello scorso anno.

pubblicato 8 Dicembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 02:59

La Prima della Scala 2017, con l’Andrea Chénier di Umberto Giordano diretta da Riccardo Chailly e con la regia teatrale di Mario Martone, ha conquistato 11 minuti di applausi in teatro e ha ottenuto su Rai 1 una media di 2.077.000 telespettatori per uno share dell’11,10% tra le 17.59 e le 20.57. Il picco di ascolto è stato alle 20.43 con 2.556.000 spettatori, mentre il picco di share è stato del 15,61% alle 17.59, ovvero all’inizio della rappresentazione. Il solo dato dell’anteprima dell’Andrea Chénier, invece, vede una media di 1.943.000 telespettatori e uno share del 15,44%: ricordiamo che riguarda solo la presentazione in onda dalle 17.45 alle 18.00, sempre sull’Ammiraglia Rai con Antonio Di Bella e Milly Carlucci a fare gli onori di casa da un palco della Scala. La Rai fa inoltre sapere che sono stati superati gli 11 milioni di contatti, con una permanenza media di 34 minuti.

Ma torniamo al dato medio, leggermente inferiore a quello della Prima 2016, che vedeva in scena una di certo più popolare Madama Butterfly e che registrò su Rai 1 – per la prima volta impegnata nella diretta della Prima della Scala – una media complessiva, tra anteprima e opera, di 2.644.000 telespettatori, per il 13,48% di share nel periodo 17.45 alle 21.00.

Soddisfatto degli ascolti della Prima della Scala 2017 il Direttore Generale della Rai Mario Orfeo, che in una nota sottolinea l’impegno della Rai a “fornire strumenti per esplorare territori nuovi” e ringrazia artisti e maestranze:

“E’ un dato di cui sono particolarmente orgoglioso perché premia il nostro impegno concreto di servizio pubblico a favore della cultura e perché crediamo nel dovere di dare strumenti al pubblico per esplorare territori nuovi, come per alcuni può essere la lirica. Anche con un’opera non ‘facile’ come l’Andrea Chénier, che il Maestro Riccardo Chailly e il regista Mario Martone, insieme agli interpreti, hanno contribuito a svelare per il capolavoro che è. A loro va il mio ringraziamento, come pure ai direttori di Rai1 Angelo Teodoli e di Rai Cultura, Silvia Calandrelli. Ma il mio grazie è anche per i lavoratori della Rai che hanno dimostrato ancora una volta la loro grande professionalità. E’ un successo che condividiamo con la Scala alla quale siamo stati e saremo ancora vicini, in un impegno comune per la musica e la cultura”.

Il richiamo”all’esplorazione di territori nuovi come può essere la lirica” mi lascia un retrogusto da ‘pulpito e cattedra’ che sottende un pubblico televisivo inevitabilmente incolto. In ogni caso, l’aver portato la Prima della Scala su Rai 1 ha di certo ampliato il bacino d’ascolto: fino al 2015 è stata infatti ospitata da Rai 5, che vide i suoi ascolti moltiplicarsi.  Vale la pena fare un confronto con i predecessori per rendersi conto dell’importanza della trasmissione live dell’opera inaugurale della stagione lirica della Scala sull’Ammiraglia Rai.

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Prima Scala 2017, Andrea Chénier in diretta su Rai 1

E’ Andrea Chénier di Umberto Giordano l’opera scelta per inaugurare la stagione lirica 2017 del Teatro alla Scala di Milano e verrà trasmessa in diretta su Rai 1 giovedì 7 dicembre dalle 17.45. Come da tradizione meneghina, la Prima della Scala va in scena nel giorno di Sant’Ambrogio ed è ormai tradizione anche della Rai riproporla in diretta tv. Una tradizione a dire il vero recente, che ha visto l’opera live inizialmente su Rai 5 e dallo scorso anno in diretta in esclusiva su Rai 1.

In tutto 2 ore e 35′, compreso l’intervallo, per una messa in scena che vede il M° Riccardo Chailly direttore d’orchestra e la regia affidata a Mario Martone. La regia tv è di Patrizia Carmine. Nel ruolo di Andrea Chénier il tenore azero Yusif Eyvazov, mentre in quello di Maddalena di Coigny c’è la soprano russa Anna Netrebko, coppia anche nella vita. Non ci sarà nessun applauso nel corso dell’opera, se non alla fine, per richiesta del direttore Chailly, che non vuole interruzioni al racconto musicale. Dalle prime immagini promozionali Rai, l’opera ha tutta l’aria di essere un kolossal.

Prima di entrare nel dettaglio dell’opera, vediamo come seguire in diretta tv la Prima della Scala 2017.

Prima della Scala 2017 | Come seguirla in diretta tv e in live streaming

Per seguire Andrea Chénier in diretta tv dalla Scala di Milano basta sintonizzarsi alle 17.45 di giovedì 7 dicembre su Rai 1 o Rai 1 HD (DTT, 501). E’ possibile seguire la Prima live su Radio 3 Rai ed è visibile in live streaming sul portale RaiPlay. Sarà poi trasmessa in differita su Rai 5.

La Prima della Scala 2017 sarà trasmessa in diretta anche in Francia e in Germania (e nei paesi di lingua francese e tedesca) grazie ad Arte, in Repubblica Ceca (Ceska Televiza), in Ungheria (MTVA) e in Svizzera (RSI). Sarà trasmessa, invece, in differita in Portogallo (RTP) e in Giappone (NHK). Si potrà ascoltare in radio sulle21 emittenti del Circuito Euroradio e vedere al cinema in diretta o in differita, a seconda della scelta delle sale che aderiscono al circuito “All’Opera”.

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Prima Scala 2017 in tv

La diretta tv su Rai 1 sarà condotta dal direttore di Rai News 24 Antonio Di Bella e Milly Carlucci, già guide per il pubblico tv lo scorso anno, cui spetta il compito di raccontare anche gli aspetti più mondani di un evento che catalizza il jet set nazionale, con l’aiuto dei collegamenti di Stefania Battistini dal Foyer. Saranno loro ad accogliere i telespettatori alle 17.45 per un quarto d’ora che servirà ad entrare nel clima prima che alle 18.00 si alzi il sipario e a raccogliere le impressioni dei vip durante l’intervallo. Per Radio3 seguiranno la diretta Gaia Varon e Nicola Pedone, mentre in studio a Roma ci sarà Oreste Bossini.

Come lo scorso anno, la Rai si affida al CPTv di Milano per le riprese audio-video e si avvale di 12 telecamere in HD, 40 microfoni tra buca d’orchestra e palcoscenico, 20 radiomicrofoni dedicati ai cantanti e al coro con trasmissione in Dolby Digital 5.1 per la tv.

Si rinnova peraltro l’iniziativa sociale “La Prima Diffusa”, promossa del Comune di Milano, che allestisce anche il maxischermo al centro dell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II con le immagini in HD diffuse da Rai.

Prima Scala 2017 | Second Screen

Sul web la Prima della Scala 2017 trova ospitalità sul sito del Teatro alla Scala e sui suoi social (su tutti Facebook e Twitter, oltre al canale ufficiale Youtube). In prima linea anche Rai 1 su Facebook e Twitter. Gli hashtag ufficiali per commentare sui social sono  e .

Prima Scala 2017 | Andrea Chénier | Cast

Direttore: Riccardo Chailly
Regia: Mario Martone
Scene: Margherita Palli
Costumi: Ursula Patzak
Luci: Pasquale Mari
Coreografa: Daniela Schiavone

Andrea Chénier: Yusif Eyvazov
Maddalena di Coigny: Anna Netrebko
Carlo Gérard: Luca Salsi
La mulatta Bersi: Annalisa Stroppa
La Contessa di Coigny: Mariana Pentcheva
Madelon: Judit Kutasi

Roucher: Gabriele Sagona
Il romanziero, Pietro Fléville, pensionato del Re: Costantino Finucci
Fouquier Tinville, accusatore pubblico: Gianluca Breda
Il sanculotto Mathieu, detto “populus”: Francesco Verna
Un “Incredibile”: Carlo Bosi
L’Abate, poeta: Manuel Pierattelli
Schmidt, carceriere a San Lazzaro: Romano Dal Zovo
Il Maestro di Casa/Dumas, presidente del Tribunale di Salute Pubblica: Riccardo Fassi

Prima Scala 2017 | Andrea Chénier | Opera

Dramma di ambiente storico in quattro quadri, con libretto di Luigi Illica su musica di Umberto Giordano: la storia si svolge in Francia all’epoca della Rivoluzione Francese, di cui segue ascesa e declino. La prima rappresentazione assoluta dell’Andrea Chénier avvenne proprio al Teatro alla Scala il 28 marzo 1896, dal cui palco manca dal 1985: anche allora alla direzione c’era Riccardo Chailly.

E’ possibile scaricare il libretto completo dell’Andrea Chénier dal sito del Teatro alla Scala.

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Andrea Chénier | Trama

L’azione si svolge in un castello della provincia francese nel 1789 e a Parigi nel 1794.

Quadro primo

Castello della signoria dei conti di Coigny.
Alla vigilia della Rivoluzione francese, la nobiltà continua a condurre la sua solita vita. Al castello di Coigny sono in corso i preparativi di una festa. Il giovane domestico Carlo Gérard, che vede il vecchio padre impegnato in un duro lavoro, manifesta il suo disprezzo per i nobili, compiangendo la sorte degli umili. Giungono la contessina Maddalena, di cui Gérard è segretamente innamorato, e gli invitati, per nulla turbati dalle notizie dei disordini che giungono da Parigi. Tra gli ospiti è presente il giovane poeta Andrea Chénier. La contessa di Coigny lo sollecita a improvvisare dei versi, ma Chénier declina l’invito; alle parole di scherno della contessina e degli altri invitati, il giovane risponde difendendo con forza i suoi ideali e invitando a rispettare un sentimento gentile come l’amore, pur nella decadenza morale della società. Maddalena è colpita dalle sue parole. Mentre gli ospiti si preparano alla danza, la festa è interrotta da un gruppo di straccioni, che Gérard ha introdotto nel castello. La contessa rimprovera il suo domestico per l’irruzione; questi, per tutta riposta, si strappa di dosso la livrea e se ne va, portando il padre con sé. La festa riprende: gli invitati danzano la gavotta.

Quadro secondo

Parigi, un giorno di giugno del 1794.

A Parigi, all’epoca del Terrore, Chénier è sospettato dal governo rivoluzionario e sorvegliato da un “Incredibile” agli ordini di Gérard, che nel frattempo è divenuto uno dei capi della rivoluzione. Una donna misteriosa scrive da tempo al poeta, sollecitando il suo aiuto: è la contessina Maddalena, che ha perduto la madre uccisa dai rivoluzionari ed è costretta a vivere nascosta. Chénier è invitato dall’amico Roucher, che è riuscito a trovargli un passaporto, a fuggire per evitare l’arresto; ma il poeta, pur consapevole del pericolo, vuole prima scoprire l’identità della sconosciuta. L’antica cameriera di Maddalena riesce a trasmettere a Chénier un messaggio, con il quale la contessina gli dà appuntamento per quella sera stessa. I due giovani si incontrano e Chénier riconosce Maddalena, che nel frattempo ha perduto la vecchia alterigia ed è molto cambiata. Tra i due si accende l’amore. Ma Gérard, avvertito dall’Incredibile, li sorprende e ingaggia un duello con Chénier, che lo ferisce gravemente. Gérard invita generosamente il rivale a fuggire portando con sé la donna amata, prima che lo sorprendano i rivoluzionari dai quali è ricercato; ai soccorritori, dichiara di non conoscere l’uomo che lo ha assalito.

Quadro terzo

Prima sezione del Tribunale rivoluzionario.

La Francia è minacciata: il sanculotto Mathieu chiede ai cittadini soldati e denaro per le spese di guerra. Le sue parole suscitano scarso entusiasmo; invece Gérard, guarito nel frattempo dalla ferita, accende la folla con i suoi discorsi patriottici. Madelon, un’anziana cieca, gli affida l’unico, giovanissimo nipote perché vada sotto le armi. Mentre dall’esterno arriva il canto della Carmagnola, l’Incredibile informa Gérard che Chénier è stato arrestato. Gérard, invitato a firmare l’atto d’accusa, esita in preda al rimorso per un atto così vile; ma infine inserisce il nome del poeta nella lista degli accusati. Maddalena gli offre se stessa in cambio della vita di Chénier: Gérard, commosso, le promette che farà di tutto per salvare il giovane. Ritratta la denuncia e difende Chénier con foga in tribunale, ma ciò non basta ad evitare al poeta la condanna a morte.

Quadro quarto

Cortile delle prigioni di San Lazzaro.

Chénier riceve la visita di Roucher mentre scrive i suoi ultimi versi, che legge all’amico. Dopo che i due si sono separati giunge Maddalena, che con l’aiuto di Gérard ha potuto ottenere un colloquio con il prigioniero. La giovane corrompe il carceriere perché le consenta di sostituirsi a un’altra prigioniera, una madre condannata alla pena capitale. Gérard si allontana, per recarsi da Robespierre e supplicarlo di salvare la vita di Chénier. Rimasti soli, Chénier e Maddalena si fanno coraggio e vanno incontro con dignità al loro destino: all’alba salgono sul carro dei condannati e si avviano, abbracciati, al patibolo.

 

 


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