Home Serie Tv I dieci comandamenti, Domenico Iannacone a Blogo: “Abbiamo fatto capire all’estero che sappiamo fare tv. Mi tengo alla larga dalle inchieste recenti” (VIDEO)

I dieci comandamenti, Domenico Iannacone a Blogo: “Abbiamo fatto capire all’estero che sappiamo fare tv. Mi tengo alla larga dalle inchieste recenti” (VIDEO)

L’intervista di TvBlog al giornalista molisano.

pubblicato 19 Novembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 03:34

A partire da domenica 19 novembre 2017, avrà inizio la sesta edizione de I dieci comandamenti, il programma di “inchieste morali” a cura di Domenico Iannacone, che andrà in onda su Rai 3 a partire dalle ore 20:30.

In occasione della conferenza stampa di presentazione, noi di TvBlog abbiamo intervistato il giornalista molisano a cui abbiamo subito chiesto i temi che verranno trattati con questa nuova serie di documentari:

Sono temi che si agganciano a quelli delle passate edizioni. Le prime due puntate riguardano due territori nei quali siamo già stati: siamo tornati nella Terra dei Fuochi, dove abbiamo ritrovato una situazione intatta se non peggiorata, e abbiamo fatto una sorta di laboratorio politico su Castel Volturno, un luogo assediato dove ci sono macerie. Poi, ci saranno storie più intime, la storia di un ragazzo down che assiste la madre malata e la storia di un mecenate italiano, Antonio Presti, che, da anni, combatte per ridare bellezza ai luoghi. Ci sarà una puntata su L’intruso: l’idea della non accoglienza da parte di chi si sente minacciato rispetto a chi invece sa aprire la propria esperienza emozionale con il trapianto. Ci sarà una puntata su La Caduta con un personaggio che non posso rivelare, che è stato all’apice del successo e che oggi è in caduta. Fino ad arrivare ad Ezio Bosso.

Domenico Iannacone, quindi, ha ribadito il concetto di “inchiesta morale” e ha manifestato orgoglio per i numerosi riconoscimenti, anche internazionali, ottenuti dal programma:

Le mie inchieste morali nascono dall’esigenza di guardare più in profondità, con una narrazione più lenta e non in maniera frenetica. Ciò permette di raccontare in maniera più canonica la realtà. I consensi sono arrivati e sono stati graditissimi. Abbiamo fatto capire all’estero che sappiamo fare televisione. I documentari italiani non erano visti molto all’estero.

Al giornalista, abbiamo anche chiesto un’opinione circa le inchieste che stanno facendo maggiormente rumore in questo periodo come il caso molestie-Iene e il caso Spada-Nemo:

Sono inchieste dalle quali mi tengo alla larga. L’idea di raccontare lo stesso fatto in maniera ossessiva fa perdere identità al fatto stesso. E’ come se non si raccontasse più nulla. Faremmo bene a far acquietare le cose per poterne parlare con più distacco.

Per le dichiarazioni complete, c’è il video a disposizione.