Home Tv Talk Enrico Mentana a Tv Talk risponde a Blogo: “Massimo Giletti a La7? E’ il benvenuto”

Enrico Mentana a Tv Talk risponde a Blogo: “Massimo Giletti a La7? E’ il benvenuto”

Enrico Mentana, ospite di Tv Talk di sabato 11 novembre 2017, risponde alla domanda scelta tra quella della community Blogo.

pubblicato 11 Novembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 03:56

Come ogni settimana torna oggi, 11 novembre 2017, l’appuntamento su Rai 3 con Tv Talk, il programma di approfondimento televisivo condotto da Massimo Bernardini con Cinzia Bancone, Sebastiano Pucciarelli e Silvia Motta. Anche questo sabato un personaggio della tv e dello spettacolo è chiamato a rispondere alla domanda settimanale proposta dalla community di Blogo. Si tratta di Enrico Mentana, giornalista e direttore del Tg La7, creatore di una sorta di nuovo format, quella stakanovista “#maratonamentana” di approfondimento informativo sui principali fatti politici e d’attualità e che tanto spopola sui social.

La scelta della redazione del programma di Rai 3 è ricaduta sul quesito posto dall’utente ‘lara’ che chiedeva: “Domani arriva anche Giletti come giornalista a La7. Non ci sono troppi galli nel pollaio?“. Questa la risposta di Chicco Mentana che si dimostra contento di accogliere il collega:

Troppi galli nel pollaio? Bancone se venite c’è posto anche per voi… No, non ci sono. Un piccolo mattoncino l’ho messo anche io perché venisse Giletti. Tutto quello che permette a La7 di essere una rete di parola, quasi tutti i giorni della settimana, è il benvenuto.

Il direttore del Tg La7 ha commentato anche il caso dell’aggressione di Daniele Piervincenzi, inviato di Nemo, ad Ostia: “Caso che casca perfettamente come timing nel mainstream del nostro dibattito. Prima volta che vediamo una scena in soggettiva come una fiction. Combacia quasi con la fiction Suburra. Quotidianamente si parla del clima degradato delle zone periferiche di Roma. C’è stato quindi un corto circuito perfetto tra servizio, campagna elettorale, Casapound e voto a Ostia“.

A dialogare con un interlocutore si finisce con il legittimarlo?” chiede Pucciarelli. La risposta: “Legittimare? Siamo noi che diamo la patente? Io ho sempre pensato, avendo vissuto anni di piombo e della violenza di destra e sinistra, che se si va sul campo dell’idea io ci sono sempre. Sono andato a Casapound a dire che il fascismo è morto, non siamo andarti a fare un party, io stesso non sarei mai nato se mia mamma non si fosse nascosta sulle montagne dell’Umbria. Ma si va a discutete“.

Sul caso del confronto tv a DiMartedì tra Renzi e Di Maio, saltato per un forfait di quest’ultimo, Mentana aggiunge:

Non c’è più il bipolarismo, adesso c’è triello e non più duello. Avrete tutti notati che i leader politici amano stare soli con i giornalisti ed evitano il confronto diretto in tv con l’avversario, la cosiddetta ‘prova finestra’. Cominciò Berlusconi con Rutelli, perché Rutelli era più alto e giovane di lui, poi Prodi nel 2006. Errore triplo. Si fanno inviti tra di loro e scelgono il posto. Si tratta della prima sfida in tempo di pace, non in campagna elettorale, a circa quattro mesi dalle elezioni, dove non vigono par condicio. Di Maio ha sfidato Renzi pensando che dicesse di no e invece è stato spiazzato. Renzi ha bisogno di risalire come si è visto dal voto in Sicilia e ha sfruttato la scia. Renzi ha fatto molto di più rispetto alle ultime apparizioni, Di Maio gli ha fatto un regalo.

Infine, su Berlusconi a L’Intervista di Costanzo:

Sia intervista che incontro tra buoni amici, è ovvio che in questo momento c’è effetto amarcord di Berlusconi che sta tornando in campo. Non è generoso commentare questa intervista, ma pongo una domanda: c’è qualcuno, di qualunque rete, che oggi non vorrebbe fare un’intervista a Berlusconi? Non la faremmo così, ma vorrebbero farla tutti.

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