Home La 7, Gianluigi Paragone contro Salerno e gli ascolti di Propaganda Live

La 7, Gianluigi Paragone contro Salerno e gli ascolti di Propaganda Live

Gianluigi Paragone e Alessandro Montanari commentano i bassi ascolti del programma di Zoro, ma anche l’operato di Andrea Salerno.

pubblicato 14 Ottobre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 05:06

La Gabbia da Open è diventata Closed e il fu conduttore Gianluigi Paragone non ha ancora digerito la mossa del direttore de La 7 Andrea Salerno. Tant’è che la sua bio su Twitter è diventata questa: “Il mercoledì sera conducevo La Gabbia. Poi è arrivato Salerno. E sono uscito dalla tv per parlare alle persone guardandosi negli occhi”. E sempre sul social con l’uccellino l’ex giornalista della Rai (vi ricordate L’ultima parola?) non lesina commenti provocatori. Salerno scrive un tweet sul finire della puntata di Propaganda Live, il suo gioiellino: “Grazie a tutti, qui e lì. A venerdì prossimo”. Paragone risponde: “Magari se poi restano un po’ di più qui è meglio… (Si fa per scherzare a diretto’. Siamo tutti la stessa bottega di artigiani)”. E poi retwitta: “Che flop #propagandalive al 2,4% almeno un minimo di giustizia per @gparagone e @LaGabbiaTw pare si stia facendo”.

Quindi rincara la dose con un post più dettagliato su Facebook:

“Ho sempre detto che un direttore ha tutto il diritto di chiudere i programmi. Andrea Salerno ha chiuso la Gabbia. Ma i programmi che quel direttore ha aperto come stanno andando? Il suo PropagandaLive (suo perché è anche autore e in un certo senso attore) non vede il 3%; ieri ha fatto 2.4% portando La7 dietro i canali 8 e 9.
Quella grandissima intuizione di Skroll ha chiuso per evidente fallimento di telespettatori (che stupidi che sono questi telespettatori che non vogliono proprio capire) (in realtà ci risulta ancora in onda, anche se con ascolti davvero bassi. Ieri: 89.000 telespettatori, share 0,49%, ndr).
La grande idea di rimettere in onda Star Trek dopo una puntata è stata accantonata (la seria era prevista dal lunedì al venerdì alle 17.40, ndr).
Di Corrado Guzzanti non si parla più.
Tra poco comincerà l’Arena di Giletti, e sarà l’unico programma nuovo che andrà meglio degli altri. Infatti è un’idea di Cairo e non di Salerno (che non voleva altri Talk come mi aveva risposto motivando la chiusura del mio programma).
Speriamo di avere torto perché sono ancora una risorsa di questa rete (nonostante il pensiero del direttore), perché lo stipendio me lo paga La7. Sono un rompiscatole ma sono riconoscente a chi mi ha mandato liberamente in prima serata. Ricordo il post di Mentana (un post smentito dai fatti) e ricordo anche le mie critiche tecniche su un palinsesto sbagliato.
Purtroppo dopo la presentazione dei programmi, per Salerno e la sua banda è arrivato il tempo degli ascolti. Speriamo migliorino”.

Non che gli ascolti de La Gabbia fossero in grado di far stappare bottiglie di champagne, ma perlomeno al 3% ci arrivavano.

Sempre su Facebook gli fa eco Alessandro Montanari, uno degli autori di punta de La Gabbia:

“A questo punto credo che stare zitto sarebbe colpevole verso l’impegno e la dedizione che abbiamo regalato a La 7 nel pensare e nel fare la gabbia. Star trek è sparito dai palinsesti, Skroll c’è e non c’è, cambia durata e orario e ieri Propaganda Live ha raccolto il 2,4 per cento. Intendiamoci, io lo so bene che fare risultati è difficile ma sembrava che noi della Gabbia dovessimo vergognarci di avere chiuso la scorsa stagione con una media del 3 per cento. Meritavamo più considerazione, quanto meno meritavamo di non essere rabboniti con declamazioni stentoree sul web e con quel tipo di impegni, solennemente presi in pubblico e in privato, su generiche trasmissioni future che poi non si sono mai concretizzati e che hanno determinato la distruzione di un gruppo di lavoro che aveva dato tanto. Ma doveva iniziare un’altra stagione, carica di aspettative e grandi speranze…”.

Salerno risponderà?

La7