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Tv Talk, la nuova stagione parte con tanti ospiti e più ritmo

Tv Talk torna nel pomeriggio di Rai 3: la prima puntata live su Blogo.

pubblicato 14 Ottobre 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 15:24

Tanti ospiti nella prima puntata della nuova stagione di Tv Talk, che schiera come attaccanti di sfondamento un Roberto Saviano pronto a parlare di contenuti ‘as king’ in tv e nella comunicazione e nello stesso tempo di Grande Fratello con Alba Parietti,  e sfodera il ‘Patriarca’ dei game show, Gerry Scotti, schietto come sempre nel difendere un genere a lungo bistrattato e una carriera vissuta da ‘bandiera’, una delle poche che resiste in tv. Con loro un vortice di presenze, che spaziano da Camila Raznovich ad Andrea Vianello per raccontare l’impegno dei contenitori pomeridiani e per riflettere sul racconto della realtà e dell’attualità de La Vita in Diretta di quest’anno, sotto osservazione per stile, linguaggio e ascolti. Si procede poi con Giuseppe Cruciani, chiamato tra l’altro a ricordare Aldo Biscardi, mentre fa ritorno in studio anche Lella Costa, questa volta più in veste di testimonial FAI che come ‘analista’ tv. Proprio i giovani analisti fanno da cornice alla puntata: si cercano i nuovi ‘personaggi’ tra loro e un primo posto lo conquista tale Leopold, da Parigi con passione per parlare di tv nel programma che seguiva con assiduità oltre le Alpi. Completiamo la lista degli ospiti con la partecipazione dei critici tv Laura Del Rio e di Francesco Specchia.

I tanti ospiti e i diversi argomenti rendono la puntata particolarmente veloce, con spunti di discussione talvolta appena accennati e poco spazio per le lungaggini. Magari un pizzico un più di equilibrio tra quantità di argomenti, ospiti e tempi a disposizione è auspicabile. Ma per questa prima no bisogna sottovalutare il ‘contributo’ di Saviano che non sottostà, consapevolmente e volontariamente, alla mannaia dei tempi tv e che così condiziona, inevitabilmente, la costruzione dei blocchi. Il risultato è comunque piacevole: tempi più veloci e atmosfera generalmente più fresca, aiutata da uno studio più brillante, luminoso, quasi ‘lucido’ che dà aria e apre anche i dibattiti. Interessante anche l’unica grande scrivania che unisce, senza più alcuna separazione visibile, i quattro ‘moschettieri’ del programma, riuscendo nello stesso tempo a ‘tener dentro’ ospite e argomento.

Buona la prima, insomma. In bocca al lupo per la lunga stagione tv.

Tv Talk, diretta prima puntata| 14 ottobre 2017

  • 14.59

    La nuova stagione parte dal solito urlo di Bernardini: “Benvenuti a Tv Talk”

  • 15.00

    Nuovo studio e vecchi e nuovi analisti. ‘Usato sicuro’ il cast.

  • 15.02

    Si va dietro le quinte de La Vita in Diretta intervistando i conduttori e anche il capo-autore Cristiana Mastropietro.

  • 15.02

    Si ragiona di contenitori pomeridiani anche con Vianello e Camilla Raznovich, alla guida di Kilimangiaro.

  • 15.08

    Si commenta l’apertura de La Vita in Diretta ai fatti esteri anche con Roberto Saviano: “Se sperimenti esci dal borgo”.

  • 15.09

    “Noi raccontiamo i fatti nel corso di un lungo pomeriggio. Io penso ci sia molta delicatezza nel modo in cui si racconta. C’è la cronaca nera, c’è il racconto del territorio, ma riuscire a far entrare in questo racconto anche il Caso Regeni è servizio pubblico. In altri tempi non sarebbe successo parlare di Regeni nel pomeriggio di Rai 1. C’è una dose di coraggio.

  • 15.11

    Le parti di maggior successo sono la seconda, in cui c’è cronaca nera, e la terza. Età media, 67,5 anni.

  • 15.12

    VIanello sulla Cronaca Nera nel pomeriggio: “BIsogna staccare la spina quando smette di essere storie di persone e diventa soap morbosa. La VID è come una grande prima pagina di un grande giornale che dura tre ore e mezza. Bisogna parlarne quando ci sono notizie, e non tanto per rimestare fatti, e col linguaggio giusto: questa è la linea che stiamo adottando a La Vita in Diretta”-

  • 15.14

    A proposito di linguaggio della cronaca nera si parla de L’Intervista di Costanzo a Pietro Maso.

  • 15.16

    Serve Maso in tv? Saviano: “E’ un documento. E il male deve essere raccontato”.

  • 15.21

    L’intervista di Saviano al camorrista ‘pentito’ in Kings of Crime sotto analisi. Saviano: “Il rischio in questa intervista è che finisca per dare messaggi, di renderlo megafono, ma la lezione prima serve a contestualizzarlo, a dare gli strumenti per leggerlo, così come il procuratore antimafia mi aiuta a dare voce allo Stato”.

  • 15.43

    “Un’intervista a un boss non la poi comprendere solo con le parole. Hai bisogno di altri strumenti” dice Saviano. Eh sì, ma questo vale sempre e comunque per entrare/comprendere nei fatti umani.

  • 15.24

    Andrea, analista, dice che non è stato mai così visibile: “A parte che su 100 proposte ne scelgo 3, quelle legate a un progetto o comunque mi mostro per difendere il contenuto: meno opinione. Stare sempre in tempi brevissimi può essere uno strumento, ma la mia è una battaglia per l’approfondimento (circa).

  • 15.26

    “Il mio fallimento? Pensare di trovare felicità nella scrittura. E’ stato il contrario. Ma quel fallimento mi ha permesso di comprendere che certi fallimenti sono utili e mi hanno cambiato la vita” dice Saviano.

  • 15,27

    Saviano, lo scrittore come format: ha ragione chi l’ha definito così. VIanello: “Portiamolo su Rai 1. Il contenuto sembra così antitelevisivo e invece il contenuto fa la differenza”. Vianello, e chi dice il contrario? Dipende da come si racconta il contenuto.

  • 15.29

    Grande Fratello Vip: ancora se ne parla come ‘cattiva maestra’? Mai come quest’anno, dice Bernardini, si porre come intento moralizzatore e politicamente corretto, con Malgioglio educatore e Signorini moralizzatore.

  • 15.31

    Arriva Alba Parietti accanto a Saviano per parlare di Malgioglio. Parietti: “Il GF Vip che costa poco più di un milione di euro regge mezzo palinsesto Mediaset. C’è una rete che vive di quello. E’ il gioco delle parti e ora Signorini fa il moralizzatore, lui che non lo è. Facciamolo anche noi”. Un terzo dei telespettatori dai 15 ai 19 anni segue il prime time e un 1/3 è il pubblico più popolare. Alba sottolinea il valore economico, non sociologico, del programma: brava.

  • 15.36

    Si parla del GF Vip come marcatamente più varietà: quando sottolineiamo che è merito di Malgioglio e Izzo?

  • 15.37

    L’attenzione dei ragazzi per il GF Vip nasce, secondo Saviano, perché è come una Instagram Story: un programma considerato morto in tutto il mondo somiglia ai social e a come un pezzo di social si racconta.
    E nessuno parla di Izzo e Malgioglio.

  • 15.38

    Gli analisti parlano della presenza di personaggi vecchi come Predolin, Malgioglio, BOSSARI… la raznovich si ribella. Giustamente.
    Alba Parietti confessa di vedere GF Vip il lunedì, anche se si offende ogni volta che la ipotizzano nel cast.

  • 15.40

    Omaggio ad Aldo Biscardi e al modo in cui ha cambiato il linguaggio del calcio in tv. Se ne parla con SImonelli e Cruciani.

  • 15.42

    Guglielmi ha notato come Biscardi abbia cambiato anche il modo di parlare in tv: col Bipolarismo il suo modello è stato adottato anche dai talk politici.

  • 15.43

    Bernardini vede in Cruciani un figlio, volendo ‘degenere’, della scuola di Biscardi. Distingue tra due Biscardi: il primo più contenuto, il secondo più ‘scaciato’ e anche mescolato con il potere del calcio (cfr. Moggi e Calciopoli).

  • 14.45

    Biscardi c’era o ci faceva? Per Alba metà e metà; per Cruciani il primo Biscardi era più sincero, poi ha portato in scena un personaggio; per Simonelli c’era e ci faceva.

  • 15.47

    I Retweet.

  • 15.48

    E torna Lella Costa. Ma si parla di Sanremo con Simonelli: ci si preoccupa per l’aspetto tv.

  • 15.49

    Il grande rischio è che quest’anno non ci sarà un personaggio centrale a guidare la baracca per Cruciani. La Parietti si domanda chi glielo faccia fare “forse la vanità”. La scelta di non eliminare nessuno è figlia di essere un cantante come gli altri, nota Cruciani.

  • 15,51

    Si parla di Sanremo, ma Pucciarelli cambia argomento con un testacoda per chiamare in causa Lella Costa sul ‘negretto’ detto da Bersani in tv.

  • 15.53

    Lella Costa in tv per promuovere il Fai.

  • 15.53

    Si apre la pagina classica di intrattenimento dedicata ai nuovi scenari tv con lo spostamento di molti format da una rete a un’altra: Che Tempo Che Fa su Rai 1, ‘Zoro’ a La7, Savino e Gialappa a Mediaset.

  • 15,56

    Torna anche Gerry Scotti, applauditissimo dallo studio. Torna dopo quattro/cinque anni: “Non è cambiato niente” dice lui, che da 30 anni sta a Mediaset, sperimentando format e testandone tanti.

  • 15.58

    Secondo Scotti 30 anni fa, con le praterie davanti, son nati molti linguaggi. Pucciarelli chiama in causa il pubblico abitudinario, ma Signorelli interviene: “I cambiamenti, se introdotti lentamente, funzionano. La tv non è rivoluzione”. Per la Costa non vale l’equazione ‘che bello perché è nuovo’. Non è il cosa ma è il come, dice la Costa. Un vecchio classico, insomma.

  • 16.01

    Gli spostamenti non sono importanti per il pubblico, dice Simonelli; il pubblico considera tutto come un unico mondo generalista. ‘La gente non identifica più la rete’. Adoro Simonelli.

  • 16.01

    Scotti sottolinea che i traslochi sono dovuti a fattori economici. La Motta nota che con Crozza a Nove il pubblico del comico è ringiovanito; Fazio ha recuperato altre fasce. Parlano tutti, senza ordine e non si capisce nulla: non capisco quale sia il punto visto che si mescolano format traslati e valzer di conduttori. La Motta ribadisce le medie di ascolto del primo mese di Fazio.

  • 16.05

    “Cosa devo chiedere al servizio pubblico?”, chiede retoricamente Bernardini a Scotti, che glielo fa notare. Scotti chiama in causa il modello BBC che fa pop per pagarsi altro. Ma nessuno si ricorda di Rai 5 & co?
    Scotti, però, scherza anche, invitando la Rai a mettere doc in preserale per far volare gli ascolti di Caduta Libera.

  • 16.08

    E si passa a parlare dei nuovi game show.

  • 16.09

    Scotti è il patriarca dei game show, dice Bernardini. “Il format più antico che ha iniziato con il Tg la tv” dice Scotti (e la fiction aggiungerei). Di certo è quello che ha dovuto cambiare di più. “Complimenti a chi si è sporcato le mani con un genere pop per tempo snobbato. I conduttori sono importanti, ma anche la dinamica di gioco, che deve essere raccontabile in tre parole”. Giusto.

  • 16.12

    Le nuove reti cercano di conquistare pubblico, Specchia sottolinea il bisogno delle reti di spartirsi la torta pubblicitaria: stanno dicendo la stessa cosa.

  • 16.13

    Leopold arriva da Parigi, dove vedeva Tv Talk, per parlare di tv. Onore a lui.

  • 16.15

    Si ripercorre il 2017 di Scotti.

  • 16.18

    “Mi piace lavorare, siamo degli onesti lavoratori dello spettacolo. Quello che mi manca un po’, col tempo, è un po’ di tempo libero. Ma farò dei documentari”.

  • 16.19

    Gli sarebbe piaciuto fare La Corrida? “Se fosse stato in Mediaset se ne sarebbe potuto parlare. L’ho fatta dopo la scomparsa di Corrado ed è stata la volta in cui non ho dormito la notte. E sono contento che Conti lo faccia prima della mia morte”, scherza.

  • 16.21

    “Little Big Show è stato il format con i bambini più bello degli ultimi 10 anni con tutti i paragoni che vuoi, anche attuali”. “Io sono un collaudatore, non chiedo garanzie di successo come qualche collega”.

  • 16.22

    “Non ho mai pensato di poter condurre Sanremo proprio per la mia militanza a Mediaset. Poi mai dire mai…”.

  • 16.23

    Torneranno Il Milionario o Passaparola? “Passaparola sarebbe attuale ancora: in Spagna ogni sera fa il 25%; Il Milionario, stiamo pensando come Killer application da 30 puntate. Tra poco debutta The Wall”.

  • 16.25

    Preserale Canale 5: “Io e Bonolis da anni ci dividiamo le 250 puntate che ci chiedono di fare e introduciamo un terzo elemento per evitare di ripetere sempre le stesse cose”.

  • 16.26

    Scotti è la terza potenza industriale di Mediaset, dice Specchia. Che spera anche si riprenda anche un ruolo da attore. Specchia dice che non lo fa per pigrizia, Scotti dice che non gli bastano i giorni…

  • 16.27

    La domanda scelta tra quella proposte dalla community di Blogo per Gerry è perché non è più su Twitter dove ha 1.300.000 followers. “Mi sono reso conto tra i primi che era diventato una raccolta di haters. E così mi sono spostato su Instagram, dove ho chiesto foto e non domande.

  • 16.29

    Magari in futuro potrebbe esserci un futuro da produttore di format. Del resto la tv la fa da una vita e sperimenta di tutto, perché non farlo?

  • 16.30

    E finisce qui la prima puntata della nuova stagione di Tv Talk. Siamo solo all’inizio di un altro anno di collaborazione e di analisi tv a tutto campo. Avanti così!

Tv Talk 2017-2018, anticipazioni prima puntata

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La stagione tv autunnale è iniziata ed è tempo di prime analisi: torna, quindi, Tv Talk, il programma di Rai Cultura che riparte oggi, sabato 14 ottobre, nel consueto orario delle 14.55 come sempre su Rai 3. Alla guida, la rodata squadra guidata da Massimo Bernardini e composta da Sebastiano Pucciarelli, Cinzia Bancone e dalla ‘Signora degli Ascolti’ Silvia Motta.

Per il debutto di questa 12esima edizione (total Rai), Tv Talk schiera Roberto Saviano, che parla della sua serie ‘factual’ dedicata al ritratto di grandi nomi della criminalità internazionale, Kings of Crime. In studio anche Gerry Scotti, cui va la domanda scelta tra quelle poste dalla community di Blogo, per parlare di game show, dei nuovi format testati da Tv8 e Nove e della migrazione di format consolidati da una rete all’altra.

Tra gli argomenti anche un’analisi della nuova stagione de La Vita in diretta, con un servizio sul backstage e con la presenza di Andrea Vianello. La puntata prevede anche un ricordo di Aldo Biscardi e la partecipazione di Alba Parietti e Giuseppe Cruciani.

Tv Talk, come seguirlo in tv e in live streaming

Tv Talk va in onda tutti i sabato dalle 14.55 alle 16.30 su Rai 3 e in live streaming sul portale RaiPlay, dove sarà poi disponibile on demand.

Tv Talk | Second Screen

Il programma ha un suo spazio sul portale Rai Media, una pagina dedicata su Raiplay, una pagina ufficiale su Facebook e un account Twitter. L’hashtag è #TvTalk.

Tv Talk