Home Notizie Tinto a Blogo: “Vi svelo cosa c’è nel Frigo di Antonella Clerici (il gorgonzola non manca!) e intanto sogno uno show su Rai YoYo”

Tinto a Blogo: “Vi svelo cosa c’è nel Frigo di Antonella Clerici (il gorgonzola non manca!) e intanto sogno uno show su Rai YoYo”

“Tante novità nella terza edizione al via sabato 14 ottobre, ma Frigo resta un programma di servizio pubblico”

pubblicato 14 Ottobre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 05:07

Sabato 14 ottobre 2017 parte su Rai2 alle ore 10.30 la nuova edizione – la terza – di Frigo, il programma che si occupa di cibo ed educazione alla conservazione dei prodotti, realizzato in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Blogo ha intervistato il conduttore Tinto, all’anagrafe Nicola Prudente. Ospite della prima puntata – come anticipato da TvBlogAntonella Clerici, mentre durante la stagione ci saranno anche Elisabetta Gregoraci, Paola Perego, Giulia Salemi, Giovanni Muciaccia, Annalisa Bruchi ed Alice Sabatini.

Quali sono le novità di questa stagione di Frigo?

Le novità sono molte, ma la mission rimane la stessa ovvero l’educazione alimentare. Frigo vuole restare un programma di servizio pubblico. Per me è come un figlio che è cresciuto piano piano e proprio in questi giorni compie 3 anni.
Dopo aver sistemato il frigorifero di studenti fuori sede (prima edizione) e famiglie (seconda edizione) in questa stagione mostrerò il frigo di alcuni amici del mondo dello spettacolo (e non solo). Non possiamo certo bloccare il costante aumento dell’obesità (in primis quella infantile) ma la tv, e soprattutto la Rai, può e deve fare molto per contrastarla promuovendo le piccole e le grandi eccellenze gastronomiche del nostro paese, patria della dieta mediterranea.

Nella prima puntata sarà ospite Antonella Clerici. Scopriremo qualcosa di inedito rispetto al suo rapporto col cibo?

Quando in redazione sono arrivati i filmati e le foto dei frigoriferi dei vari personaggi famosi ho riconosciuto subito quello di Antonella. È fantastico! È ricco dentro, proprio come lei. La ringrazio tantissimo per aver accettato il mio invito, io la stimo tanto sia come persona che come conduttrice e le voglio un bene dell’anima. Sono da qualche anno a La prova del cuoco grazie a lei e continua a darmi molti consigli per la mia crescita professionale. Per darvi qualche anticipazione diciamo che nel suo frigo il gorgonzola non manca mai…

Da dove nasce l’idea di ospitare in ogni puntata un vip?

Volevamo rafforzare il messaggio educativo del programma e il ruolo del personaggio famoso è strategico visto che le persone seguono moltissimo ciò che fanno e soprattutto dicono i personaggi famosi. C’è poi molta curiosità per capire cosa c’è nel loro frigo, anche perché rivela benissimo cosa amano e cosa no, quanti sono in famiglia, se viaggiano o meno, se hanno figli, se seguono una dieta. Il frigo è una sorta di carta d’identità. In ogni puntata da buon “padrone di casa” accoglierò un personaggio famoso che racconterà le proprie abitudini alimentari portando con sé un ingrediente di un piatto a cui è particolarmente legato: questa è l’occasione giusta per svelare aneddoti e momenti inediti del proprio passato culinario. Dal piatto di carbonara preparato sulla remota Isola di Pasqua da Roberto Giacobbo, fino al vitello tonnato della madre di Antonella Clerici, passando per la pasta al pomodoro con cui Massimiliano Rosolino conquistava i palati dei suoi amici australiani, mentre ho scoperto che Lillo ha un grande affetto per il caciocavallo della nonna.

Quale sarà il ruolo dello chef Natalio Simonato?

Natalio l’ho conosciuto alla Prova del Cuoco. Lui è un personal chef quindi è perfetto per la casa/laboratorio che vedrete in tv. Non solo cucina ma fa anche la spesa ed ha il compito di rielaborare in chiave internazionale il piatto scelto dall’ospite, coinvolgendolo nella preparazione della nuova ricetta fino all’assaggio finale. Natalio spesso lo intervisto anche a Decanter su Radio2 per regalare ai nostri ascoltatori un piatto latino ma con accento francese visto che vive a Parigi. Lui è argentino e mia moglie venezuelana quindi diciamo che ci siamo trovati fin da subito.

A quale pubblico si rivolge in particolare una trasmissione come Frigo?

Soprattutto questa edizione avrà un pubblico trasversale. Dai giovani ai meno giovani, dai gourmet alle casalinghe, dal nord al sud… forse non ci ameranno quelli che stanno a dieta! Sicuramente i tanti giovani che mi seguono sui social e su radio2 saranno curiosi di questa nuova avventura. Si può fare servizio pubblico in modo pop, quello che conta è il linguaggio, puoi dire tante cose e quindi avere molti contenuti ma dipende sempre da come le dici.

La collocazione del sabato mattina credi sia quella ideale oppure pensi che sarebbe il caso di testare un altro orario?

A me piacerebbe un test in un altro orario per capire la reazione del pubblico ma sono scelte della rete. In futuro poi non mi dispiacerebbe anche una versione night per rendere Frigo un vero e proprio show, come la spaghettata di mezzanotte.

Qual è la richiesta/segnalazione più strana pervenuta in questi anni?

Impossibile da dimenticare…l’anno scorso la mamma di una ragazza friulana ci ha chiamato perché la figlia studia a Roma e per farvi capire quanto è pratica di cucina, tiene l’olio extravergine di oliva in frigo! La risposta è stata: “mi hanno detto che si conserva in un luogo fresco e scuro”.

Il cibo in tv funziona ancora?

Sicuramente c’è molta concorrenza ma a volte questa serve a migliorare. L’importante è essere i primi e con un’idea forte. Con Decanter siamo stati i primi quindici anni fa a parlare di enogastronomia alla radio, all’inizio siamo stati visti come pazzi, dicevano ‘l’enogastronomia non tira’; oggi invece siamo apprezzati e riconosciuti da tutti.
Per quanto riguarda Frigo vale lo stesso concetto, siamo stati i primi a mettere al centro del nostro progetto comunicativo il frigo, d’altro canto siamo ciò che mangiamo, o meglio ciò che abbiamo nel frigo.

Il tuo sodalizio artistico con Federico Quaranta continua su Radio 2 a Decanter, ma in tv le vostre apparizioni sono ormai sempre più da separati. Come mai?

Non c’è un motivo. È casuale. Siamo molto legati sia nel lavoro che come amici. Lui è il padrino di mio figlio Davide, è come un fratello per me. Precedente abbiamo condotto per due anni Fuori di Gusto su La7, Linea Verde Orizzonti e Magica Italia su Rai1. La prima separazione televisiva c’è stata qualche anno fa quando a Fede affidarono la conduzione de l’estate in diretta insieme ad Eleonora Daniele su Rai1, io dovevo fare l’inviato ma rifiutai. Poco dopo su Rai2 ho condotto Un pesce di nome Tinto, programma dedicato alla pesca e al mare.
Ad oggi siamo insieme sia a Decanter su Radio2 che alla Prova del Cuoco su Rai1, in futuro vedremo, siamo un mix perfetto e ci completiamo a vicenda perché opposti sotto molti punti di vista, valuteremo in base alle opportunità.

Ti accontenti dello spazio che hai a La prova del cuoco o credi di meritarti un ruolo più in vista?

Il ruolo che ho quest’anno alla Prova del Cuoco è di grande responsabilità, sono infatti nell’anteprima ovvero il primo contatto col pubblico, prima di Antonella. Per me è un grande onore soprattutto perché vado in giro per l’Italia e capisco quanto le persone amino La Prova del cuoco. Andare fuori, per strada, è molto stimolante, molto più che in studio, le idee ti vengono dalla piazza, dalla gente. Oramai il programma ha diciott’anni, ha raggiunto la maggiore età, poteva e doveva uscire da solo. Il #gazzettinto è quotidiano e accoglie poi la persona più importante, la padrona di casa, Antonella!

Da “grande” cosa vuole fare Nicola Prudente?

Molti conduttori pensano a Sanremo…invece il mio sogno, avendo due piccole pesti, è quello di condurre su Rai YoYo un programma per bambini…un piccolo grande show!

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