L’Ispettore Coliandro, il supereroe dell’imperfezione che supera il poliziesco

Un uomo a torso nudo e con il cappello di Babbo Natale attira l’attenzione di molti in centro.

L’uomo, dopo aver aggredito varie guardie, muore.

Coliandro, intanto, deve vedersela con lo scarico intasato, poco prima dell’arrivo della signora Olga, colei che gli pulisce casa.

Ma la signora pensa al nipote Alex, che da giorni non si fa sentire. Il giovane è un campione di lotta.

Ma il ragazzo è stato investito da un’auto la sera prima, mentre stava andando in bicicletta al buio.

Ma per la Paffoni il giovane è stato ucciso. Crede che sia coinvolto Daniele Scortichini, l’uomo che l’ha investito.

Una ragazza, intanto, cerca una via di fuga dalla sua prigione.

Gargiulo sta mettendo in pratica il suo rituale portafortuna per l’esame da Ispettore Capo. Coliandro gli chiede di saltare l’esame per andare ad interrogare Scortichini.

La ragazza in prigione si chiama Veena, e viene fatta combattere con altre due ragazze.

Coliandro decide di andare da solo da Scortichini, ma non è casa sua: si trova in un locale di nome Mokambo.

In realtà è un circolo per anziani.

Ma Scortichini sembra tutto tranne che sospetto. Ma un suo amico gli rivela che Scortichini non guida da anni, la sua macchina la prende il nipote Rocco.

Il protagonista si reca alla scuderia dove dovrebbe trovarsi Rocco. Trova un bambino, che non gli parla, ma gli scatta delle foto.

Veena è riuscita a fuggire: si trova nello stesso edificio di Coliandro, che stende in un attimo.

Il Babbo Natale in Piazza Maggiore, in realtà, era un campione olimpico cipriota, morto per la quantità di sostanze dopanti in corpo. In città c’è un giro di combattimenti clandestini.

Dopo una sfuriata di De Zan alla Longhi, la Bertaccini gli ricorda che a breve si prenderà qualche settimana di ferie. De Zan voleva farla sostituire in Coliandro, che non si trova.

Coliandro si riprende dall’aggressione, e va via dalla scuderia.

Ma Veena si è nascosta nell’auto di Coliandro, che decide di portarla in ospedale. La ragazza, però, gli ruba la pistola: non vuole andare in ospedale.

Scoganmiglio, da cui è scappata Veena non sa ancora che è fuggita. Scopre, però, che Coliandro è passato di lì, ma Rocco no capisce perchè.

A casa, Veena riconosce Alex dalla foto che gli fa vedere la signora Olga.

Alex si faceva chiamare Gnomo Volante, e faceva coppia nei combattimenti con il cipriota.

Olga si prende cura di Veena.

Sconamiglio viene aggiornato sulla sparizione di Veena, ma si concentra sugli allenamenti delle altre ragazze.

Ma riconosce Coliandro.

L’Ispettore prova a chiedere ai ragazzi cinesi che chiacchierano appoggiati alla sua auto se conoscono la lingua di Veena. Loro, ovviamente, lo prendono in giro.

Coliandro si prende cura di Veena, che però si risveglia non appena lui prova a ripetere le stesse parole dette da lei mentre delirava.

Le ragazze partecipano al combattimento, mentre Scognamiglio ordina ai suoi scagnozzi di andare ad uccidere Coliandro.

Il protagonista chiede ad Hamid di andare a tenere d’occhio Veena. Lui accetta, dietro pagamento.

In Commissariato si parla dello strano comportamento della Bertaccini.

Coliandro chiede a Borromini di indagare sul nome “Bulligutta”, pronunciato da Veena. Scopre che è il nome di un cane da combattimento, che potrebbe essere il soprannome della giovane.

E’ proprio Hamid che riesce a capire Veena, che parla anche lei urdu. La ragazza pratica fin da piccola un’antica forma di lotta nel fango. Ricorda di essere stata rapita, drogata e messa a combattere.

Coliandro torna dalla farmacia, dov’è andato a prendere delle medicine per Veena, ma non la trova più in casa. In compenso, trova un energumeno mandatogli da Scognamiglio.

Per fortuna viene steso da Gargiulo, che andato da Coliandro per festeggiare la promozione ad Ispettore Capo.

L’uomo è il Faraone, un altro campione di wrestling. Coliandro deve dire tutto.

Veena è stata riportata nelle scuderie, dove viene picchiata. Come scoprono dell’arrivo della Polizia tramite un’intercettazione, sbaraccano tutto.

Ed infatti, non la Polizia non trova nulla.

Ma Scognamiglio ha aspettato che tutti andassero via per cogliere Coliandro di sorpresa.

Sconamiglio rapisce Coliandro, e non dimentica che per colpa sua Don Gennaro lo ha messo a gestire quel traffico di combattimenti. Ha dovuto far uccidere Alex perchè non approvava la gestione dei lottatori.

L’uomo fa picchiare Coliandro da Veena.

I combattimenti continuano da un’altra parte.

Coliandro viene messo a combattere.

Ma Scognamiglio ferma il combattimento prima che Coliandro sia ucciso: per lui ha in mente qualcosa di molto peggio.

Scognamiglio vuole che sia Veena ad uccidere Coliandro, ma la ragazza non cede alla tentazione della droga che le viene data ed aiuta Coliandro a chiamare.

Coliandro chiama Gargiulo, che però sta festeggiando la promozione.

Ma i due non riescono a fuggire a Scognamiglio, che gli scaglia contro altre due lottatrici.

Ma Veena tira fuori la droga che non ha preso: con quella, Coliandro può ordinare alle due di attaccare Scognamiglio, giusto in tempo per far arrivare la Polizia, chiamata da Gargiulo.

Coliandro rivendica un po’ di merito per gli arresti, ma la Longhi sostiene che se il traffico è stato fermato si deve alla Mobile e non a lui.

Veena viene portata in una comunità d’accoglienza.

Coliandro, in Commissariato, non riesce a trovare nessuno con cui bere una birra a casa.

A casa, però, c’è Olga, che lo ringrazia per aver trovato chi ha ucciso Alex.

In casa c’è Veena. La ragazza si è rifiutata di andare in una comunità, ed a chiesto di stare da Coliandro che, per la sua sicurezza, non l’ha detto a nessuno. La puntata finisce.