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In arte Nino | Film Rai1 con Elio Germano | Conferenza stampa

In arte Nino: la conferenza stampa di presentazione del film tv con Elio Germano.

pubblicato 22 Settembre 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 15:27

  • 12.30

    Inizia la conferenza. In sala anche la vedova Manfredi, la signora Erminia.

  • 12.32

    Il direttore di Rai Fiction Andreatta: “Questo tv movie rientra nella linea dei protagonisti dell’immaginario nazionale che la Rai racconta. Penso a Modugno e Rino Gaetano. Questa sfida era più difficile perché il confronto è con un grande attore, non con un grande cantante. Abbiamo scelto di raccontare la storia come un romanzo di formazione: non biografia, ma un film col quale entriamo a contatto con il protagonista. Si parte dal ricovero di Manfredi per un problema di tisi, fino al debutto a Canzonissima. Si racconta la sua umanità, la sua forza di non arrendersi, il suo sorriso. Aveva qualità dell’Italia che usciva dalla guerra. Abbiamo fatto una scelta di qualità, per la scrittura, per la regia e per l’interpretazione. Elio Germano di televisione ne fa poca, se ha scelto di farla è perché si è sentito vicino al protagonista. Ha lavorato anche alla scrittura del film, perfezionando il ruolo insieme agli sceneggiatori. Ha dato il meglio, interpreta in modo credibile spirito e movimento di Manfredi”

  • 12.34

    Federico Scardamaglia, produttore: “Abbiamo sviluppato questo progetto insieme al regista. Chi vedrà il film capirà che il nostro è un tenero sforzo per omaggiare un grandissimo, ma anche di creare un mondo passato che ha portato tante belle cose. È stato esaltante lavorare insieme a Luca Manfredi e ad Elio. Sono molto contento del cast intero”. Poi ringrazia soprattutto la Rai perché “ha creduto in questo progetto coraggioso”. Quindi annuncia che “stiamo lavorando” alla “trasposizione di altri personaggi importanti del cinema italiani”.

  • 12.36

    Il regista Luca Manfredi: “Grazie speciale a Tinni Andreatta che ha creduto nel progetto. E ringrazio anche questo meraviglioso cast, primo tra tutti Elio, che con grande coraggio mi ha seguito in questa avventura spericolata. Senza di lui non so se sarei riuscito a fare questo film, credo fosse impossibile”. Poi spiega che è stato scelto di raccontare gli inizi della carriera di Manfredi: “Non era nato col sacro fuoco della recitazione, l’ha scoperto strada facendo all’università”.

  • 12.40

    Il regista elenca le caratteristiche del padre: “umanità, studio attento dei personaggi e innata ironia”.

  • 12.41

    Il regista: “Non è un film celebrativo della sua carriera, ma è la storia di un ragazzo della Ciociaria che ce l’ha fatta con la sua tigna”.

  • 12.42

    Germano: “Se non ci fosse stato Luca Manfredi io non avrei mai fatto questo film. È un omaggio sincero, non una operazione speculativa”.

  • 12.43

    Germano: “Questo è come se fosse un prequel della saga di Manfredi”.

  • 12.43

    Germano: “Abbiamo raccontato anche l’approccio alla vita più da italiani: partire non da cosa si vuole fare da grandi, ma cedere all’aspetto meno edificante per la società. La famiglia voleva che Nino facesse l’avvocato, non certamente l’attore. Lo abbiamo vissuto come un Geppetto, lo abbiamo raccontato come un Pinocchio che cede al paese dei balocchi”.

  • 12.45

    Miriam Leone, che interpreta Erminia, la moglie di Manfredi: “Ringrazio tutti, faccio parte di un cast straordinario, questo è un film corale”. Poi fa notare che anche il figlio chiama Manfredi “Nino”.

  • 12.47

    Leone parla di “grande onore e responsabilità” interpretare Erminia. Si rivolge a lei: “Sei straordinaria, è proprio vero che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”.

  • 12.49

    Dido Castelli, che firma il soggetto: “Mi ricordo la conferenza stampa di Linda e il brigadiere con Nino Manfredi; fu uno spettacolo”. E poi aggiunge un ringraziamento:” A Nino Manfredi; se non ci fosse stato lui, noi oggi non saremmo qui”.

  • 12.50

    Domande dei giornalisti. Perché il film va in onda contro il GfVip? Andreatta: “Il lunedì è tradizionalmente il giorno dell’offerta degli eventi di Rai1. La programmazione del film era prevista da tempo; la qualità del film sono già una vittoria. E penso che ad una programmazione aggressiva la nostra sia una risposta alta e giusta per la Rai”.

  • 12.52

    La cosa più difficile? Germano: “Cose tecniche, avrei voluto più settimane di lavoro. Io l’avrei fatto in 2 mesi, invece l’abbiamo fatto in uno. La cosa positiva è che siamo riusciti ad avere tutti gli attori prima, in modo da farci anche prove e letture prima di girare”. Nino era preciso nella preparazione dei personaggi, lo è anche Elio. L’ho trovato un attore molto vicino a Nino. Elio ha mandato a intervistare i 90enni del paese di mio padre per sentire come si parlava ciociaro una volta. Poi abbiamo fatto delle letture leggendo il ciociaro. È stato un lavoro meticoloso”.

  • 12.53

    Quanto c’è di romanzato? Luca Manfredi: “C’è molto poco. Per motivi cinematografici abbiamo cambiato piccole cose, ma il 90% di quello che abbiamo raccontato è vero”.

  • 12.56

    Il regista aggiunge: “Mia madre fu truffata da un fidanzato, con il quale doveva sposarsi. Nino arrivò immediatamente dopo, mentre nel film abbiamo incrociato le due cose. Ma l’episodio della scomparsa dei soldi era assolutamente vero”.

  • 12.58

    Germano ha lavorato molto sull’imitazione? “Il film è pieno di citazioni dei film di Manfredi; abbiamo provato a restituire il tono dei suoi film. La recitazione non è andata in direzione naturalistica, ma abbiamo cercato di portare il tono dei film di Manfredi, le caratteristiche della sua maschera. L’impianto del film è teatrale”.

  • 12.58

    Manfredi ha rappresentato una fonte di ispirazione per Germano? “Per uno spettatore l’attore è sempre il più bravo di tutti quando non lo si nota.

  • 13.01

    Lo sceneggiatore Castelli: “La vita di Nino è tutt’uno coi personaggi che ha interpretato. In questo senso la sua vita è stata un film; è un’armonia particolare”.

  • 13.03

    Castelli: “Nino era se stesso con gli altri nella vita ma anche col pubblico. Recitare e vivere per lui era la stessa cosa”.

  • 13.04

    È stato più facile o più difficile ricreare la figura di Nino davanti al figlio? Germano: “Non riesco a dirlo, è sempre un salto nel vuoto; la presenza di Luca di sicuro è stata la garanzia che non fosse una cosa speculativa, ma solo un omaggio d’amore”.

  • 13.05

    Germano ha rivisti film e trasmissioni di Manfredi: “Sì, le ho riviste. Anche tantissime interviste”.

  • 13.07

    Germano: “Non mi sono mai sognato di sostituire Manfredi, ma l’obiettivo era di omaggiarlo”.

  • 13.09

    Castelli racconta che la scena dell’esercizio del cielo (3 pagine di copione) rischiava di essere pesante. “Elio per convincermi di farla, l’ha provata nel mio studio. E io sono rimasto a bocca aperta: ‘Ammazza, ma facciamone 5 di pagine”.

  • 13.09

    Finisce la conferenza.

Sta per iniziare alla Casa del Cinema di Roma la conferenza stampa di presentazione di In arte Nino, il film tv che andrà in onda su Rai1 lunedì 25 Settembre alle ore 21.15.

Il cast è formato da Elio Germano, Miriam Leone, Stefano Fresi, Anna Ferruzzo, Duccio Camerini, Massimo Wertmuller, Paola Minaccioni, Leo Gullotta e Giorgio Tirabassi. La regia è di Luca Manfredi. Si tratta di una produzione Compagnia Leone Cinematografica (Francesco e Federico Scardamaglia), in collaborazione con Rai Fiction.

In arte Nino, film Rai1 | Sinossi

Un ritratto inedito di Nino Manfredi, attore tra i più amati e iconici del Cinema italiano. Il viaggio di formazione dell’uomo e dell’artista dal 1943, quando sopravvissuto all’esperienza del sanatorio intraprende gli studi all’ Accademia d’Arte drammatica, fino alla soglia del successo, nel 1958, con la partecipazione a Canzonissima.