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L’Italia della Repubblica, un riempitivo storico-culturale del day-time televisivo

La prima puntata e la recensione.

pubblicato 11 Settembre 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 15:30

L’Italia della Repubblica è un prodotto realizzato da Rai Cultura nel 2016, una serie composta da venti documentari per celebrare il 70esimo anniversario della Repubblica Italiana, già andato in onda su Rai Storia durante la scorsa stagione televisiva.

C’è ben poco da dire e da argomentare, quindi, per quanto riguarda la qualità e i contenuti di un prodotto televisivo che sostanzialmente non è inedito. In breve, affermiamo che la serie di documentari introdotti da Paolo Mieli meritano di essere visti.

Si può discutere, però, sull’opportunità di trasmettere un programma di questo tipo durante uno slot orario particolare come il day-time nel primo pomeriggio dove, francamente, un documentario storico-culturale ha pochissimo appeal ed è perfettamente mimetizzato come un ortottero.

Si può ipotizzare una decisione televisiva messa in atto per tappare un buco palinsestuale? In breve, si può parlare tranquillamente di riempitivo?

Sì, si può parlare tranquillamente di riempitivo.

Perché non è sufficiente trasmettere programmi di rilievo culturale per abbellirsi del titolo di servizio pubblico.

E’ sempre molto importante sottolineare COME si porta a termine un compito e anziché retrocedere un prodotto fatto bene ad una fascia oraria penalizzante, a questo punto, è meglio lasciarlo dov’era, in un canale tematico dove viene sicuramente più valorizzato.

  • 13:21

    Inizio trasmissione. Inizia il primo documentario della serie L’Italia della Repubblica. Il primo episodio si occuperà degli anni che hanno preceduto il varo della Repubblica.

  • 13:25

    Ripercorriamo gli anni della Resistenza, della guerra civile e della Monarchia che prova a salvare se stessa: la famiglia reale e Badoglio fuggono a Brindisi. Nasce il CNL, il comitato di liberazione nazionale.

  • 13:29

    L’Italia è un campo di battaglia, i tedeschi controllano il centro-nord, l’esercito italiano si arrende e i nazisti occupano Roma. Michele Astori intervista Giorgio Napolitano: “Napoli fu bersagliata in modo tremendo”.

  • 13:33

    L’Italia è travolta dalla guerra. Un commando tedesco libera il Duce e, a Napoli, scoppia una rivolta popolare contro i nazisti. Si formano le prime bande partigiane. Il CNL organizza e coordina la lotta partigiana.

  • 13:37

    A Bari, si apre il primo convegno del CNL. La divisione tra repubblicani e monarchici è netta. Nell’Italia occupata dai nazisti, continua la lotta partigiana. Si parla della Svolta di Salerno e della nascita dei primi due governi Badoglio.

  • 13:41

    Napolitano e la scelta della politica: “Questa scelta ha pesato molto umanamente a mio padre”. L’occupazione nazista giunge al termine, Roma viene liberata, Vittorio Emanuele III cede i poteri al figlio, nasce il primo governo Bonomi.

  • 13:45

    Nasce il secondo governo Bonomi, la guerra volge al termine. Si arriva ai giorni della Resistenza e al Vento del Nord che spazza via il governo Bonomi e fa nascere il governo Parri.

  • 13:49

    L’Italia è un paese distrutto, si arriva ad una nuova crisi di governo. Tra i provvedimenti più discussi, troviamo la legge sull’epurazione. Dopo Parri, arriva il governo De Gasperi, il primo democristiano e l’ultimo del Regno d’Italia.

  • 13:53

    Si svolgono le elezioni amministrative: per la prima volta, votano le donne. Vincono i democristiani, il grande sconfitto è il Partito D’Azione. Vittorio Emanuele III abdica e si trasferisce ad Alessandria D’Egitto, nel tentativo di salvare la monarchia.

  • 13:57

    Si svolge il referendum: il paese è spaccato, il nord vuole la repubblica, il sud vuole il re. Vince la repubblica con oltre 12 milioni di voti. C’è un ricorso perché non si è tenuto conto delle schede nulle o bianche. Si parla di brogli e non mancano scontri.

  • 13:59

    Napolitano: “Il nomignolo Re Giorgio? Pura schermaglia”. De Gasperi viene nominato capo provvisorio dello Stato. Alberto di Savoia lascia l’Italia. La scelta della repubblica diventa ufficiale. Il primo documentario termina qui.

13:15 E’ iniziata la DIRETTA de L’Italia della Repubblica!

L’Italia della Repubblica è una serie di documentari realizzati da Rai Cultura per celebrare il 70esimo anniversario della Repubblica Italiana, introdotti da Paolo Mieli, che andranno in onda su Rai 3, alle ore 13:05, a partire da oggi, lunedì 11 settembre 2017.

L’Italia della Repubblica | Puntata 11 settembre 2017 | Anticipazioni

L’Italia della Repubblica sarà un viaggio nella storia del nostro paese per capire meglio chi siamo e da dove veniamo, in compagnia di testimoni come Giorgio Napolitano, Emma Bonino, Giuliano Amato, Anna Maria Mori, Giorgetto Giugiaro, Franco Ferrarotti, Ciriaco De Mita, Pietro Grasso, Maria Romana De Gasperi e Francesco Merloni.

I 20 documentari realizzati da Rai Cultura saranno introdotti da Paolo Mieli, con la partecipazione di Michele Astori e la consulenza storica di Giovanni Sabbatucci.

L’Italia della Repubblica racconterà i momenti salienti della storia della Repubblica Italiana, dalla fine della seconda guerra mondiale all’ingresso dell’Italia nell’euro, anche attraverso testimonianze e filmati dell’epoca.

Ogni documentario durerĂ  55 minuti.

L’Italia della Repubblica | Dove vederlo

La puntata di L’Italia della Repubblica andrà in onda oggi, a partire dalle ore 13:05, su Rai 3.

La puntata sarĂ  disponibile anche in streaming su Rai Play.

Il giorno dopo, la puntata sarĂ  visibile per intero sempre sul sito Rai Play, nella sezione Guida Tv/Replay.

L’Italia della Repubblica | Second Screen

L’Italia della Repubblica è presente sul web con una sezione a parte sul sito di Rai Storia.

Il programma condotto da Paolo Mieli si può trovare su Facebook con la pagina ufficiale di Rai 3.

L’Italia della Repubblica si può commentare su Twitter con l’hashtag #litaliadellarepubblica.

Per quanto riguarda il liveblogging, invece, l’appuntamento è su TvBlog, magazine di Blogo, a partire dalle ore 13:05.