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Una strada verso il domani – Ku’damm 56, su Raitre la storia di una famiglia nella Germania del Dopoguerra

Su Raitre Una strada verso il domani-Ku’damm 56, miniserie tedesca ambientata nella Berlino del Dopoguerra, con al centro una famiglia in cui la madre vuole sistemare le tre figlie, ma una di loro si ribella alle sue decisioni

pubblicato 11 Agosto 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 07:17

Si apre con una produzione tedesca l’offerta di Raitre, tra agosto e settembre, rivolta alle miniserie internazionali, che saranno proposte nei fine settimana e che proverranno da differenti parti del mondo. Da questa sera alle 21:15, ad esempio, andrà in onda Una strada verso il domani-Ku’damm 56, miniserie in tre episodi (gli altri due andranno in onda venerdì 18 e sabato 19) del 2016.

Ambientata a Berlino nel 1956, la miniserie vuole raccontare i cambiamenti della società tedesca tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la cosiddetta “Wirtschaftswunder”, ovvero il miracolo economico che travolse la Germania Ovest.

In un periodo storico come questo, molte famiglie cercano ancora di sistemare le proprie figlie con dei buoni partiti. E’ il caso di Caterina Schöllack (Claudia Michelsen), rigida e conservatrice donna, il cui punto di vista sull’educazione femminile viene ben rappresentato anche dalla gestione della sua scuola di ballo sulla Kurfürstendamm.

Caterina, il cui marito Gerd (Robert Schupp) manca di casa dal 1944, lavora per garantire alle tre figlie il miglior futuro possibile. Questo, per lei, significa fare in modo che le ragazze possano trovare un buon marito che le permetta di elevare il loro status sociale.

Due delle tre ragazze si sforzano per accontentare la madre: Helga (Maria Ehrich) si sposa con l’avvocato Wolfgang von Boost (August Wittgenstein), mentre Eva (Emilia Schüle), che lavora come infermiera, sembra aver pianificato il proprio futuro in ogni singolo dettaglio, compreso il matrimonio con il suo capo, il Professor Jürgen Fassbender (Heino Ferch).

L’unica delle tre figlie a disobbedire alla madre è Monica (Sonja Gerhardt): la ragazza vuole trovare una propria strada, senza che la madre le indichi cosa fare e chi sposarsi. Per dimostrarle la propria indipendenza, Monica decide di usare un’arma che Caterina conosce molto bene, ovvero il ballo, affidandosi però all’emergente e criticato dai ben pensanti Rock’n’Roll.

Mentre Monica diventa un’esperta ballerina e cerca di convincere la madre a lasciarla libera di prendere le proprie decisioni, sulla sfondo la Germania affronta cambiamenti e difficoltà, crescendo insieme alle protagoniste. Una miniserie, questa, che si propone di raccontare la storia più recente della Germania tramite il punto di vista di personaggi semplici, affascinati o intimoriti dalle novità del tempo, unendo così la Storia al racconto di una famiglia.