Home Gomorra - La serie Cristina Donadio a Blogo: “Quel regista che non mi ha voluto perché sono Scianel di Gomorra”

Cristina Donadio a Blogo: “Quel regista che non mi ha voluto perché sono Scianel di Gomorra”

“Ecco cosa è cambiato nella mia vita dopo Gomorra…”

pubblicato 27 Luglio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 07:36

Dopo aver ricevuto il Premio Eilat Diamonds a Le Giornate del cinema lucano Premio Internazionale Maratea, Cristina Donadio ha risposto alle domande che Blogo le ha rivolto. L’attrice tornerà a vestire i panni di Scianel nella terza stagione di Gomorra:

Quali nuovi scenari si apriranno in Gomorra 3? Cosa puoi anticipare?

Praticamente nulla, se non che entra la città, il sistema metropolitano, la camorra della Sanità e di Forcella, la famosa Paranza dei bambini a cui faceva riferimento Saviano. È una piaga che colpisce la nostra città. Noi raccontiamo la realtà e quindi era giusto parlarne.

Dopo Gomorra la tua vita è cambiata?

Non è cambiata la mia vita dopo Gomorra, ma la percezione che gli altri hanno di me; sarebbe grave il contrario. Continuo a vivere la mia vita di sempre, a girare in motorino, non ho bodyguard e non mi nascondo dietro un cappuccio perché sarebbe un fallimento. La mia vita viene prima di tutto il resto, non vivo questo cambiamento come una cosa brutta perché in realtà è bello. Certo, l’amore delle persone che mi stanno intorno diventa talmente grande che devi mettere il tuo sorriso migliore e dire ‘Mi fate finire di mangiare e poi facciamo la foto?’. Continuo a fare teatro e lì se il pubblico ama quello che hai fatto ti viene a fare i complimenti in camerino e se ti incontra al supermercato ti saluta in modo tranquillo.

Scianel è un personaggio molto forte, hai paura di rimanerci intrappolata? Ti chiamano Scianel per strada?

Sì, lo fanno. Mi sono posta la domanda e mi sono risposta che Cristina non ha nessuna paura. Potrei averla se nel mondo in cui lavoro, ovvero registi e sceneggiatori, iniziassero a propormi sempre lo stesso ruolo. Se un regista avesse paura che io sia identificata in Scianel ci rimarrei male perché nel momento in cui tolgo quegli abiti sono Cristina. L’attore ha una specie di guardaroba in cui ci sono tutti i personaggi, i caratteri, i gesti… una volta che finisci di girare, basta. Poi magari tra dieci anni farò qualcosa di simile, andrò a rivedere Scianel ma lei alla fine morirà. I personaggi di Gomorra sono destinati a morire, sono dei Walking Dead. Scianel morirà e se qualcuno continuerà a farla vivere sarà un problema suo e non mio.

Il rischio di cui parli si è verificato?

È capitato, non voglio fare il nome ma si tratta di un regista molto conosciuto ed importante che ha girato a Napoli da poco (secondo indiscrezioni si tratterebbe di Ferzan Ozpetek, Ndr). Mi ha cercato, ma si è spaventato perché ha avuto paura che il pubblico arrivasse al cinema e dicesse ‘questa è Scianel di Gomorra’. Io ho accettato la sua decisione anche se non sono d’accordo, sarebbe un fallimento di me come attrice. Se un regista mi facesse mettere la tuta mimetica, la sigaretta e la parrucca bionda allora sì, sarei come Scianel, ma se dovessi interpretare una donna aristocratica lei non esisterebbe più.

Stai lavorando ad altro?

In teatro riprenderò Le Baccanti, poi solo promozione per Gomorra. La terza stagione inizierà tra fine ottobre e inizio novembre. Poi si pensa alla quarta e gli sceneggiatori la stanno già scrivendo. Ci sarà Scianel? Hai una domanda di riserva?

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Foto | Bruno Bellini

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