Home Serie Tv Sbandati, Filippo Giardina: “Abbiamo riportato la libertà in Rai… e non è positivo”

Sbandati, Filippo Giardina: “Abbiamo riportato la libertà in Rai… e non è positivo”

Il programma più irriverente della tv non avrà un seguito… per gli ascolti o per i troppi nemici?

pubblicato 14 Maggio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 09:55

“Io sono invecchiato in sei mesi quasi di cinque anni. Porto sulla faccia e sulla barba bianca il peso di questa stagione all’insegna della libertà di espressione. Possiamo trarre un breve bilancio alla penultima puntata: abbiamo provato a riportare la libertà di espressione in Rai che non sempre è una cosa positiva perché poi bisogna assumersi la responsabilità di quello che si dice. Comunque è la Rai, della videoteca e dei muri ingrigioliti. Abbiamo provato un pochino a svecchiarla. Ci saremo riusciti? Chi lo sa. Fatecelo sapere oppure no, tanto non è che ce ne freghi più di tanto”.

Sul finire della stagione tv Filippo Giardina, uno dei panelist ma anche degli autori di Sbandati, ha fatto il punto su uno dei programmi-rivelazione della Rai di Campo Dall’Orto. Una rivelazione negli intenti più che nei fatti, visto che l’ascolto della trasmissione – specie nella stagione primaverile – è andato calando al 3% in mancanza di un solido traino.

Sbandati terminerà con l’ultima puntata mercoledì 17 maggio e, dalle parole di Giardina, qualcuno dei piani alti potrebbe tirare un sospiro di sollievo. Nel nome della libertà di satira, infatti, i panelist ci sono andati giù pesante su molti volti intoccabili della televisione (una licenza che, altrove, è sempre più difficile).

Riuscirà Ilaria Dalla Tana a garantire a Sbandati una riconferma nel palinsesto 2017-2018, vista l’aria di transizione che si respira in Rai? Di certo a meritarselo sarebbero soprattutto Gigi & Ross, che hanno dimostrato di fare la differenza e di offrire uno stile di conduzione inimitabile in quanto a ritmo. Di loro ha sentito la mancanza Made in Sud, che ha perso smalto in prima serata, mentre loro stessi meriterebbero più di riprendersi Stasera tutto è possibile (inizialmente previsto per loro) da Amadeus che il ruolo di scaldapubblico a Furore.

In ogni caso Sbandati ha avuto un merito sempre più raro in tv, libertà di espressione a parte: quello di creare un clima da seconda serata perfetto per il suo alone caustico, proibito, magnetico. Gli interventi di Matteo Bordone, Velia Lalli, Il Pancio, Fabio De Vivo e persino di Giulia Salemi, tra gli altri, hanno creato una vitalità dialettica e umoristica non pervenuta in tanti altri talk in onda.

Se pensiamo, poi, al crossover andato in onda mercoledì scorso con Tv Talk, o alla stessa staffetta autoironica alla conduzione con Costantino Della Gherardesca, Sbandati è stato un laboratorio creativo preziosissimo. Un laboratorio che merita – pur con le opportune migliorie – di restare aperto. Speriamo che la sua “pericolosa” imprevedibilità non faccia le spese della situazione di stallo che sta vivendo la Rai al momento.