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Cara politica lascia la Rai

Lasciate che la Rai cammini una volta per tutte con le sue gambe

di Hit
pubblicato 7 Maggio 2017 aggiornato 21 Gennaio 2021 18:37

Ricordo ancora piuttosto bene la prima volta che mi presentai al seggio per votare. Erano i miei diciotto anni e in Italia -cosa tutt’altro che rara- c’era una ennesima consultazione elettorale. Ricordo ancora l’emozione, non ero più un semplice spettatore della vita politica della mia nazione, ma ne ero anche interprete in quella che è la rappresentazione più alta per un cittadino, ovvero l’esercizio del voto. Quello per cui i nostri nonni avevano lottato e che costò, per molti loro, anche la vita.

Nel tempo quell’emozione è cambiata, in alcuni casi molto cambiata, perchè la vita politica italiana e gli attori che la interpretano sono pure cambiati, naturalmente. Di questi tempi -e non per le dichiarazioni di nessuno in particolare- mi vengono in mente quei giorni, quelli del mio debutto elettorale, perchè tanto si parla ancora oggi di politica e di Rai, un binomio a mia memoria inscindibile.

Una politica la cui ingerenza verso la televisione pubblica si è fatta e si fa sentire di questi tempi in maniera davvero pesante ed ossessiva. La traduzione semplice di questa situazione è la paralisi della televisione di Stato che non può programmare più nulla, visti i continui rinvii delle decisioni da parte di un CDA -naturale espressione politica- che decide di non decidere, costringendo il direttore generale a camminare per i corridoi di viale Mazzini con due palle gigantesche attaccate alle gambe.

Una situazione insostenibile per qualunque azienda normale. Forse in tanti si sono abituati a questa cosa, purtroppo, ma la candela scende ogni giorno di più ed il tempo di non rimandare il tempo è arrivato.

Quindi cara politica, se decidi chi deve governare viale Mazzini, fallo governare e al termine del suo lavoro lo giudicherai in base ai risultati raggiunti, ma bloccarlo nell’esercizio delle sue funzioni, paralizzando di fatto l’azienda -che miracolosamente comunque va avanti, ma non si sa ancora per quanto tempo- squalifica la tua missione.

E ripesando ancora a quella mia “prima volta”, mentre sento Renato Zero cantare sulla Rete 1, oggi mi viene da pensare “com’è lontano ieri”….

Rai 1