Home MasterChef Italia A MasterChef scoppia l’#oilgate: Tiziana, l’avvocato che bara, non viene punito. Il talent più cattivo diventa il più ingiusto

A MasterChef scoppia l’#oilgate: Tiziana, l’avvocato che bara, non viene punito. Il talent più cattivo diventa il più ingiusto

La concorrente già più prepotente di tutti non viene punita, anche se ha condito il piatto quando il tempo era scaduto.

pubblicato 17 Gennaio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 22:22

MasterChef – Le foto della rissa tra Tiziana e Carlo Cracco
MasterChef - Le foto della rissa tra Tiziana e Carlo Cracco
MasterChef - Le foto della rissa tra Tiziana e Carlo Cracco
MasterChef - Le foto della rissa tra Tiziana e Carlo Cracco
MasterChef - Le foto della rissa tra Tiziana e Carlo Cracco

Il cooking show è come l’Italietta, cioè alla fine premia il furbetto del quartierino? Il format pluristellato MasterChef, nelle puntate di questa sera, ha dato un pessimo esempio, in quanto a indulgenza verso il rispetto delle regole e concorrenza sleale, che costituirà un precedente negativo nella storia dei regolamenti televisivi.

Protagonista, manco a dirlo, il personaggio più prepotente e arrogante di questa edizione, Tiziana l’avvocato (roba che in tv non si chiamava uno così dai tempi di Agnelli), colei che dice di preferire di essere temuta anziché ignorata. Già reduce da una rissa con Carlo Cracco, a cui aveva chiesto maggior rispetto per la sua professione, questa sera si è resa protagonista di un gesto davvero scorretto a cui è passata indenne.

Nella prova dell’Invention Test ha, infatti, deciso di condire il suo capitone con l’olio a prova ormai conclusa, quando i giudici valutavano già i suoi colleghi. Bastianich è l’unico che gliel’ha fatto notare, peraltro rinfacciando la maggior gravità di un’azione simile se fatta da un rappresentante della legalità come lei:

“Tu sei una persona che lavora al tribunale di giustizia. Tu dovevi andare a casa per questo. Pensi che puoi fare quel cazzo ti pare?”.


Alla fine Tiziana non solo “ha fatto quel cazzo che le pare”, senza ricevere alcuna battuta d’arresto nella gara (poteva andare immediatamente al pressure test, almeno), ma è risultata persino la grande rivelazione della serata con il suo squisito hamburger. Della serie, chi fa di necessità virtù viene poi premiato anche ai fornelli.

Il sottoscritto trova ambiguo il fatto che, dopo la maretta con Cracco e la successiva reazione intimidatoria di lei, non solo i giudici si siano addolciti, ma non facciano che aiutarla (anche con l’incisione dell’anatra) e sorriderle.

Che avere per amico un avvocato di uno studio che conta, a questi chef di alto livello, possa tornare utile? In tutto questo il popolo di Twitter non ci sta e ha ribattezzato il caso #oilgate, chiedendo che si faccia giustizia.

Peccato che MasterChef sia stato ampiamente girato e, quindi, oltre a essere sulla carta il programma più cattivo, è anche il meno democratico.

Per un’azione simile, in fondo, la Celentano ad Amici avrebbe, come minimo, dato le dimissioni se non si fosse punito il colpevole e non si sarebbe parlato d’altro. Invece, quando i programmi son troppo scritti, va a finire che i concorrenti ne approfittano per agire impunemente, confidando che la produzione chiuda un occhio com’è successo.

Per non parlare del fatto che, guarda caso, ad andare avanti pure a MasterChef sono i “più personaggi di tutti” e iniziano a volare perle tipo “sei una gatta morta”, degne dei peggiori reality trash.

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