Home Carpool Karaoke, Jake La Furia a Blogo: “La cosa fondamentale è che gli artisti abbiano voglia di scherzare. Renga è stato fantastico”

Carpool Karaoke, Jake La Furia a Blogo: “La cosa fondamentale è che gli artisti abbiano voglia di scherzare. Renga è stato fantastico”

Jake La Furia si racconta a Blogo a poche ore dal debutto italiano di Carpool Karaoke. Leggi l’intervista.

pubblicato 27 Aprile 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 10:36

Parte questa sera, 27 aprile 2017, su Italia 1, a partire dalle 23, l’edizione italiana di Carpool Karaoke. Alla guida del programma (e dell’auto, fisicamente) ci sarà Jake La Furia. Il programma, in America, è diventato, in poco tempo, un cult. Nato come una sezione nello show americano The Late Late Show with James Corden in cui il presentatore James Corden invita celebri ospiti musicali a cantare sulle loro stesse canzoni insieme a lui, Carpool Karaoke ha visto salire a bordo dell’auto, personaggi del calibro di Lady Gaga, Adele, Jennifer Lopez e Britney Spears. Dieci le puntate previste nella prima stagione italiana. Abbiamo contattato Jake La Furia poco prima della messa in onda della prima puntata per fare quattro chiacchiere con lui. Ecco cosa ci ha raccontato.

Carpool Karaoke sta per iniziare, come hai vissuto la scelta di essere il “James Corden italiano”?

Io, contando gli innumerevoli tentativi di imitazione e l’apprezzamento generale da parte del pubblico italiano per Carppol Karaoke, sono stato lusingato anche perché ho fatto un regolare provino insieme ad altri, quindi mi sono detto “Ok, non mi prenderanno mai” e invece mi hanno preso, sono stavo davvero molto contento.

Avevi qualche preoccupazione prima di iniziare le riprese, qualche timore, oppure proprio la speranza di metterci del tuo.

La speranza di metterci del mio ovviamente ce l’avevo, timore non tanto perché non temo il mezzo televisivo, non è che mi infastidisca ma dalla mia parte avevo il fatto che questo programma o lo fai tuo -un po’ freestyle- oppure si capisce che è finto. Sapevo che mi avrebbero lasciare fare abbastanza e infatti io entro in macchina e faccio esattamente, più o meno, quello che voglio.

Il primo ospite è J-Ax che, tra l’altro, è anche un tuo amico.

Sì, è J-AX, è un mio amico ormai da decenni, quindi è stato tutto molto facile. Con lui ci conosciamo benissimo, è stata come una chiacchierata da bar, con le sue canzoni che conosco da sempre. Siamo partiti col botto come ospite ma iper rilassati come situazione.

Qualche altro ospite che ci puoi anticipare?

Non li ricordo in ordine cronologico (ride) ma, tra i tanti, ci saranno Max Pezzali, Elio e le Storie Tese, Il Volo, Nek, Renga, Arisa, Paola Turci.

A livello personale c’è stato qualcuno che ti ha particolarmente colpito o sorpreso più degli altri, anche per un motivo banale?

Tutti, a dire la verità, la cosa fondamentale è che gli artisti abbiano voglia di scherzare. Si canta, si dicono molte cose, anche poco serie. Uno deve avere voglia di mettersi in gioco, se uno si sveglia la mattina che non ha voglia allora il programma viene male. Tutti hanno avuto voglia di giocare, uno che mi ha stupito veramente tanto è stato Francesco Renga. Personalmente l’avevo incrociato un paio di volte, non lo conoscevo ma mi dava l’idea di uno molto serio. In realtà è una delle puntate in cui ci siamo divertiti di più, è stato proprio disponibile e fantastico.

Quali ospiti ti piacerebbe avere in futuro? Spara anche nomi grandissimi, stranieri.

A me piacerebbe avere anche ospiti che non c’entrano niente… Mi piacerebbe avere, personalmente, Jay-Z o anche un mega attorone, Robert De Niro, anche se non c’entra niente col canto. Il mio sogno è sparare in alto, proprio come stanno facendo in America. Vediamo, ci abbiamo dato dentro abbastanza bene nella prima stagione, speriamo nella seconda! Se poi la prima va bene si può sempre aspirare a fare meglio

Progetti musicali, ci puoi anticipare qualcosa?

Ho iniziato adesso ad andare in studio col primo singolo che uscirà non so ancora esattamente quando ma tra fine maggio, inizio giugno. Sono in studio a preparare dei nuovi lavori, vediamo come farli uscire, non tanto per me perché il mondo della discografia è molto cambiato, se si fanno dei dischi, se si esce in digitale…

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