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Simona Ventura: “Morgan ad Amici è andato oltre”

Le dichiarazioni di Belen Rodriguez e Simona Ventura sul caso Morgan ad Amici

pubblicato 18 Aprile 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 10:56

Sul numero di “Chi” in edicola domani, Simona Ventura e Belen Rodriguez si intervistano a vicenda in occasione della seconda edizione di Selfie – Le cose cambiano, il programma sui cambiamenti e la chirurgia estetica che andrà in onda a maggio su Canale 5 (la Ventura sarà conduttrice, Belen farà l’inviata).

La padrona di casa, nel corso della lunga chiacchierata, ha parlato anche del “divorzio” fra Morgan e “Amici”, il programma di Maria De Filippi dove il cantante era coach della squadra dei bianchi (prima di essere sostituito da Emma):

Conosco bene Morgan, a “X Factor” eravamo io, lui e Mara Maionchi. (…) So la fatica che ha fatto Maria (De Filippi, ndr) con Morgan, lavoriamo nella stessa squadra, ha messo tutta se stessa e tutta la sua pazienza, ma lui è andato oltre. È il giudice di talent che ha vinto di più al mondo, ma deve capire che i tempi sono cambiati, i ragazzi di oggi non capiscono i mezzi di ieri. E, quando non ti seguono più, vuol dire che è mancato qualcosa.

Anche Belen ha qualcosa da dire sulla tv e i talent:

Io penso che a volte, purtroppo, la tv non sia riuscita a educare, è un problema culturale. Spesso non sono d’accordo con gli applausi e i fischi senza senso del pubblico, devi metterti nei panni di chi è sul palco e fare due passi con le sue scarpe pesanti per capire che è facile applaudire il vincitore e linciare il nemico, ma non è da coraggiosi, è da ipocriti. Morgan, nello specifico, ha sbagliato nei toni, per me è un genio e lo sarà sempre, ma non sono d’accordo con certi suoi atteggiamenti e la macchina televisiva, purtroppo, porta a decisioni che sono inevitabili quando si supera il limite. Per me è un peccato, è una perdita, ma sono d’accordo con Maria.

A proposito di provocazione, la Ventura ricorda: «Deve avere dei limiti, noi in tv ci abbiamo giocato. Ricordo quando a “Mai dire gol”, nel 1994, feci uno spogliarello alla Demi Moore (…) quella cosa mi aveva portato una popolarità esagerata perchè, fino ad allora, ero una giornalista sportiva (…) nella provocazione deve esserci ironia, leggerezza, perché un momento può essere trash da buttare nel cesso oppure cult, e il confine è sottile».

E Belen aggiunge: «Fa parte della personalità, è una cosa che hai nel sangue. Io provoco quando vengo provocata: il caso della farfallina a Sanremo è nato perché continuavano a farmi scendere la scalinata cercando “l’incidente” e allora ho detto: “Mi provocate? Adesso vi frego io”. Così nasce il cult!».

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