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Gianni Boncompagni è morto, aveva 84 anni: l’addio sui social

Boncompagni, mente di Non è la Rai e tanti altri storici programmi, è morto.

pubblicato 16 Aprile 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 10:59

Domenica 16 aprile 2017, giorno di Pasqua, se n’è andato Gianni Boncompagni. Il conduttore radiofonico, paroliere, autore televisivo e regista televisivo è morto a Roma: “Dopo una lunga vita fortunata, circondato dalla famiglia e dagli amici se n’è andato papà, uomo dai molti talenti e padre indimenticabile”, hanno annunciato le figlie Claudia, Paola e Barbara. Aveva 84 anni (era nato a Arezzo il 13 maggio 1932).

Tra gli anni 60 e 70 Boncompagni è stato una voce di Radio Rai, dove ha condotto programmi storici come Bandiera gialla, Alto gradimento (entrambi in coppia con Renzo Arbore) e Chiamate Roma 3131. Quindi tanta tanta tivù: dalla sua creatura Discoring a Pronto, Raffaella? con la Carrà, passando per il fenomeno di costume Non è la Rai, Macao, Carramba che sorpresa e Chiambretti c’è. Ha ricoperto anche il ruolo di giurato nel talent Lasciatemi cantare!, in onda su Rai 1. Boncompagni è stato anche paroliere: ha scritto Il mondo di Jimmy Fontana, Ragazzo triste di Patty Pravo e tutte le hit di Raffaella Carrà.

Buon viaggio, genio.

Gianni Boncompagni morto, il ricordo di amici e colleghi

La notizia si è rapidamente diffusa sui social nella pigra domenica di Pasqua.

“La sua amicizia è stata provvidenziale,  spero lo sia stato anche per lui. E’ nata quando avevamo all’incirca 25 anni. Un’amicizia non conclusa ora che eravamo più vicini agli Ottanta che ai Settanta, come diceva sempre lui con il suo straordinario spirito toscano. (…) Aveva una visione moderna della vita, un senso d’umorismo all’avanguardia. Una visione che lo ha portato a rivoluzionare la radio e la tv. Spero di essergli stato utile con il mio atteggiamento più riflessivo e romantico, ma altrettanto teso a rivoluzionare la radio e la tv”

ha dichiarato all’Ansa Renzo Arbore, partner di mille avventure radio-tv. Sempre l’Ansa ha raccolto il ricordo di Pippo Baudo:

“Gianni Boncompagni è stato un pilastro, ha segnato la storia della radio e della tv (…) E’ stato un grande scenografo, un eccezionale regista, un abile creatore di effetti (…) è stato un talento multiforme, sempre spiritoso, ironico e autoironico. (…) La tv di oggi non gli interessava più, non la guardava, non era nelle sue corde”

Poche parole per Maurizio Costanzo:

“Penso agli anni trascorsi insieme lavorando in radio, alla sua intelligenza e ironia”

Ha scelto FB Alba Parietti per ricordare l’amico, che la scoprì nel 1982 e la volle in Macao:

“Addio Gianni Boncompagni, grande geniale regista e autore televisivo, irriverente e straordinario. Ti ricorderò con affetto per essere stato il mio scopritore con “Galassia 2” nel 1982 e avermi regalato una seconda vita televisiva e momenti indimenticabili con i ragazzi di Macao , che ora grazie anche a te, sono stelle del firmamento televisivo. Grazie di averci scoperto , grazie di averci regalato gli strumenti per essere ciò che poi siamo stati. Grazie di avere inventato una televisione di cui tutti noi siamo stati onorati di fare parte… Addio Gianni…. mi fa’ impressione dirti “riposa in pace” perché la tua fantasia ci accompagnerà come un dono prezioso”.

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I messaggi di cordoglio di amici e colleghi si sono rapidamente moltiplicati, anche sotto l’hashtag #Boncompagni. Non sono mancate le parole di Fabio Fazio.

 

C’è anche un pensiero di Fiorello.

Si è affidata a Instagram l’attrice Ambra Angiolini, tenuta a battesimo proprio da Boncompagni a Non è la Rai.

“Se n’è andato il giorno di Pasqua… è stato un genio anche nel salutarci. Grazie da una ragazzina normale che tu hai fatto in modo che crescesse con il coraggio di essere diversa da tutto, nel bene e nel male. Sei ovunque”.