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Cucine da incubo, Cannavacciuolo cura la sindrome di Gordon Ramsay tra donne dell’est e cubani

Antonino Cannavacciuolo guarisce “un mostro” del suo format: il resoconto del debutto della quinta edizione di Cucine da incubo Italia

pubblicato 26 Marzo 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 11:50

I medici possono sbagliare un intervento, i conduttori televisivi possono sbagliare i programmi, i concorrenti dei dancing show possono sbagliare le coreografie… Solo gli Chef non sbagliano mai. E’ la morale di Cucine da incubo che, come negli Sos Tata degli anni d’oro, di edizione in edizione regala una certezza incrollabile: in una puntata si resuscitano anche i morti.

Miracolo della postproduzione o di Antonino Cannavacciuolo, divo pettinatissimo e illuminato da luci messianiche che ne fanno risaltare l’identità televisiva apotropaica. Il debutto della quinta edizione – in cui ancora non si sono visti gli altri volti di rete – ha avuto però una particolarità su tutte: curare un incubo “cucinato in casa”.

Il programma ha raggiunto una tale popolarità che il protagonista del primo episodio, Daniele, si è dichiarato un fan sfegatato di Gordon Ramsay e del format. Per questo Cannavacciuolo ha dovuto curare i suoi modi di padre e padrone (da che pulpito!), prima della sua pessima gestione di una trattoria.

Praticamente la sindrome dello Chef onnipotente era la vera causa del rischio fallimento del suo locale, con la sua moglie Ramona, donna dell’est come quelle salite agli onori delle cronache tv, costretta a subirne le vessazioni in cucina.

L’intera serata ha (casualmente?) visto nel mirino di Cannavacciuolo degli stranieri che mal portavano in tavola la cucina italiana. Protagonisti del secondo episodio sono stati, infatti, dei titolari cubani (un tale accanimento narrativo non rischia di essere un po’ pregiudiziale?).

In quest’occasione Cannavacciuolo ha sentenziato di non essere mai caduto così in basso, ma poi è bastato far incontrare la cucina mantovana e il tocco di una bachata per risollevare anche la Croce del Gallo.

Insomma, atteggiarsi a sedicenti Executive Chef e ammettere che nei propri ristoranti si mangia male è diventato la normalità a Cucine da incubo, in cui basta che Cannavacciuolo ci metta la faccia (e gli inconfondibili schiaffoni) perché i clienti tornino. Sarebbe bello capire se poi restano e, soprattutto, se la sceneggiatura resta così invitante a telecamere spente (e montaggio chiuso).

Cucine da incubo torna in chiaro su Nove. Dopo l’esordio su Fox Life la quinta stagione del programma prodotto da Endemol Shine iTALY ritorna sul canale generalista Discovery, ogni domenica alle 21.15 dal 26 marzo 2017: dieci gli episodi in tutto per un totale di cinque serate.

Protagonista indiscusso del format resta Antonino Cannavacciuolo. Ha dispensato pacche sulle spalle e fatto miracoli in moltissimi ristoranti di tutta Italia. Ora lo chef stellato dalle grandi capacità imprenditoriali e proprietario dell’hotel ristorante Villa Crespi sul Lago d’Orta (due Stelle Michelin), è pronto a rimettersi in viaggio nella Penisola.

Cucine da incubo Italia, come sarà la quinta edizione

La novità della quinta edizione è che Cannavacciuolo sarà supportato in alcune puntate da ospiti famosi che lo aiuteranno durante il training degli staff in difficoltà, ovvero i più importanti volti del gruppo Discovery. Interverranno, infatti, Joe Bastianich, Max Giusti, Carla Gozzi, Ernst Knam ed Enzo Miccio.

Grazie a Cannavacciuolo e a Cucine da incubo, adattamento italiano del famosissimo format internazionale Kitchen Nightmares, portato al successo dallo chef inglese Gordon Ramsay, problemi come disorganizzazione, menù obsoleti, piatti che non incontrano il favore dei clienti, servizio improvvisato e incompetenza potranno essere superati. 

In ogni puntata, Chef Cannavacciuolo arriverà nel locale per provare in prima persona il menù e dare una valutazione del cibo e del servizio. Successivamente, osserverà lo staff al lavoro e, in base ai problemi emersi, organizzerà delle piccole sfide finalizzate a motivare tutti i componenti del gruppo e rinforzare lo spirito di squadra.

Il make over del locale, ristrutturato da una squadra di architetti e di interior designer per renderlo più accogliente e funzionale, e la consulenza dello Chef sul nuovo menù, riorganizzato al meglio, permetteranno al locale di riaprire, con uno staff consapevole degli errori passati e forte dei consigli ricevuti, utili per il futuro. Al termine della serata, Chef Cannavacciuolo saluterà lo staff e si dirigerà verso un nuovo ristorante da salvare.

Cannavacciuolo viaggerà da Nord a Sud della Penisola toccando le seguenti località: Milano, Cesana Torinese (TO), Crema, Suzzara e Castiglione delle Stiviere (MN), Livorno, Anzio (RM), Reggio Calabria e Catania.

Cucine da Incubo 2017 | Come vederlo in tv e in streaming

Cucine da Incubo va in onda ogni domenica dalle 21.15 sul canale Nove del DTT (gruppo Discovery). Nove è visibile anche su Sky (canale 145) e Tivùsat (9). Non è possibile, invece, seguirlo in live streaming, ma si può rivedere on demand su Dplay.

Cucine da Incubo 2017 | Second screen

Per commentare Cucine da Incubo Italia vi consigliamo il nostro liveblogging, dalle 21.15 su TvBlog. Il programma non ha più una propria pagina Facebook (che risale, invece, alle ‘gestione’ FoxLife) ma condivide la pagina FB di Nove e anche il suo profilo Twitter. L’hashtag è #CucineDaIncubo.

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Cucine da incubo (Italia)