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Sanremo 2017, lo spot di Checco Zalone per Al Bano (video)

Checco Zalone fa l’in bocca al lupo ad Al Bano per Sanremo e il Festival si risveglia.

pubblicato 12 Febbraio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 13:25

Al Bano non è arrivato in finale, eliminato alla quarta serata con la sua Di rose e di spine (qui tutti i voti dati ai Big) e questo ha impedito di mostrare al pubblico il videomessaggio del suo ‘supporter vip’, come accaduto invece per i 16 finalisti. Per fare qualche esempio, Ermal Meta è stato introdotto da Fiorello per Ermal Meta, mentre Kekko Silvestre ha fatto l’in bocca al lupo all’Atzei, Giuliano Sangiorgi a Samuel, Loredana Berté a Elodie, giusto per citarne qualcuno.

Per Al Bano, però, è stata fatta un’eccezione e così Carlo Conti ha mostrato al cantante di Cellino San Marco il video-messaggio realizzato per lui da Checco Zalone. L’occasione è stata quella della consegna ad Al Bano del premio assegnato dall’Orchestra per la sua canzone.

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“Ciao Al Bano è un onore fare gli auguri a colui che è probabilmente il secondo pugliese più famoso d’Italia, oggi”

inizia Checco, che esalta le doti da ‘sciupafemmine’ del cantante di Cellino.

“Tu non sai quante donne che conosco che vorrebbero essere tue ex mogli, per gli alimenti. Perché tu li paghi gli alimenti, non come a Pippo Baudo”

scherza il comico.

“Ti auguro di arrivare quinto o sesto classificato… perché di più… ‘ndo cazzo vuoi andare Alba’. E poi le classifiche a Saremo sono un po’ come fare l’amore… chi arriva prima è sconfitto”

continua Zalone che chiude salutando “Carlo Conti, Maria De Filippi e tutti gli altri in ordine di cachet decrescente.

In effetti la clip di Checco Zalone è stata tra le cose più ‘impreviste’ di un Festival telefonato, a cui Conti ci ha abituato. Tolta Virginia Raffaele, riuscita a spiazzare i comunque facili pronostici della vigilia che la volevano tra Melania Trump e Virginia Raggi con la parodia di Sandra Milo (aspramente criticata dalla Sandrocchia nazionale), il resto è stato tutto controllato e ordinatamente prevedibile, ma non per questo spiacevole nell’insieme. Ma è tempo di cambiare.

 

 

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