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Parliamone sabato, Al Bano contro l’esclusione: “Il merito esiste oltre le Alpi”

Il Leone delle Puglie ha proposto di tutelare i grandi artisti nel regolamento della prossima edizione

pubblicato 11 Febbraio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 13:28

Le polemiche “contro” il Festival di Sanremo divampano a Parliamone sabato. Il programma-appendice de La vita in diretta ha organizzato un dibattito più tagliente del Dopofestival, dando voce ai punti di vista più risentiti.

Primo fra tutti quello di Al Bano, che ha così commentato la sua esclusione:

“Se cerchiamo la meritocrazia quella va dopo le Alpi. La mia per fortuna è costante negli anni e ne prendo ancora atto. In Italia si va avanti sempre a votazione e ricominci punto e a capo, sembriamo come i politici. Io lo sapevo di venire a Sanremo per questo. Mi mancava nel mio curriculum vitae il sapore dell’eliminazione. Ora ci godiamo un po’ di tranquillità”.

L’unica sua perplessità è sulla giuria di qualità:

“Vorrei chiederle se non le è piaciuta la melodia, il testo o quello che cantava”.

Ecco come il Leone delle Puglie ha appreso il verdetto:

“Stavo dormendo, mi hanno chiamato e mi hanno detto che ero eliminato… All’inizio non ci credevo. Ho saputo che c’è stato un gran boato all’Ariston. Non vedo l’ora di rivederlo. Mi sarei unito anch’io”.

Ovviamente Al Bano non si arrende mica:

“Mica mi fermo io qua, ritorno il prossimo anno”.

Con tanto di proposta di una variazione di regolamento, affinchè tuteli maggiormente i grandi artisti:

“Sarebbe giusto dividere la gara tra i Giovani, i Big e i Big meno giovani”.