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Billions, lo scontro tra Damien Lewis e Paul Giamatti si fa sempre più duro nella seconda stagione (Anteprima Blogo)

La recensione in anteprima Blogo dei primi tre episodi della seconda stagione di Billions, serie tv di Showtime con Paul Giamatti e Damien Lewis dal 20 febbraio su Sky Atlantic HD in contemporanea USA

pubblicato 1 Febbraio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 14:02

Bobby Axelrod come Donald Trump. Impossibile non fare un parallelismo tra l’affascinante miliardario, speculatore finanziario interpretato da Damien Lewis protagonista di Billions e il neo-presidente degli Stati Uniti, considerando il momento in cui la serie tv sta per arrivare con la sua seconda stagione. “Gli americani sono affascinati dalle vite dei miliardari” diceva qualche settimana fa il creatore della serie di Showtime Brian Koppelman parlando proprio dell’influenza di Trump sulla serie tv, un mondo di bianchi ricchi e potenti che si affacciano in tv come nella vita vera. Una seconda stagione scritta proprio mentre il mondo assisteva all’ascesa di Trump e del suo impero, dalla tv alla Casa Bianca.

La seconda stagione di Billions riparte proprio da qui, dalla costante esibizione di forza, di potenza che i ricchi speculatori operano quotidianamente spingendo gli strenui difensori della legge, come Charles “Chuck” Rhoades (Paul Giamatti) che di questo mondo è figlio (il padre proviene proprio da questo stesso mondo della finanza, la moglie vi lavora a stretto contatto) e nemico a superare i limiti offerti dalla legalità e dal suo ruolo di procuratore di New York, per provare a fermarli. Uno spirito di rivalsa che per Rhoades travalica la legge e diventa faida personale. Avendo avuto l’opportunità di vedere in anteprima i primi tre episodi della seconda stagione di Billions in arrivo il 20 febbraio su Sky Atlantic HD (e il giorno prima su Showtime), senza scendere in troppi dettagli, si può dire con certezza che la serie riprende sul solco tracciato dalla prima stagione.

Axe e Rhoades sono costretti ad affrontare le conseguenze dello scontro della prima stagione, con il primo teso a dimostrare con ancora più veemenza la propria forza ma costretto a vivere con il rischio costante di vedere tutto andare in frantumi e Rhoades che si ritrova in difficoltà sia al lavoro che in famiglia dopo la forzatura della prima stagione. La moglie-padrona (i due amano dilettarsi in rapporti BDSM, ndr), una magnifica Maggie Siff, è ancora di più una donna indipendente, forte che trova nel miliardario interpretato da Danny Strong, il nuovo “cucciolo” da scagliare contro i suoi rivali per dimostrare di essere la vera dominatrice della scena. Ad uscire ridimensionata, almeno da questi primi tre episodi, è la moglie di Axe, Lara (Malin Akerman) al centro di una storyline minore che a fatica si intreccia con quella principale, ma l’aspetto familiare di Axelroad era già stato affrontato nella prima stagione e era necessario ampliare lo sguardo in questo secondo capitolo.

Nella seconda stagione di Billions, oltre al miliardario interpretato da Danny Strong, arrivano nuovi personaggi ad interagire con i nostri protagonisti, ciascuno con un ruolo ben definito e funzionale per lo sviluppo della trama. Asia Kate Dillon è la stagista della società di Axe che diventa una sorta di pupilla e consigliera del personaggio interpretato da Damien Lewis. Christopher Denham arriva invece a pungolare e controllare Rhodes, il suo lavoro, il suo staff quasi come se gli servisse una nuova barra morale per mantenere la strada. 

La seconda stagione di Billions però non si allontana dai difetti della prima: tutto è così esagerato, estremizzato, enfatizzato, dalle scene ai dialoghi da risultare fin troppo artefatto, ingabbiando anche le interpretazioni dei protagonisti che restano, in ogni caso, la parte migliore della serie tv di Showtime. La scelta della sceneggiatura di lasciare i due protagonisti distanti, ciascuno alle prese con il proprio mondo, per poi, immaginiamo, arrivare ad un nuovo momento di scontro, risulta troppo simile a quanto fatto con la prima stagione. I primi tre episodi di Billions lasciano intuire un adagiarsi della produzione sul solco di quanto costruito nella prima stagione, lasciando solo ai nuovi ingressi il compito di ravvivare la vicenda, spesso non riuscendoci.

La seconda stagione di Billions dal 20 febbraio su Sky Atlantic HD è un appuntamento imperdibile per chi ha amato, seguito, per chi si è appassionato alla prima stagione, superando il limite dei tecnicismi esasperati e della terminologia finanziaria difficile da seguire, soprattutto grazie al carisma dei protagonisti. Rischia però di perdere per strada lo spettatore più distratto, che ha concluso a fatica la prima stagione.