MasterChef Italia 6 | 12 gennaio 2017 | Eliminati Vittoria e Alain

Una mezz’oretta ci divide dalla prima delle due puntate di questa sera.

Pronti. Si parte.

Si inizia subito alla grande, con una doppia Mystery: i concorrenti sceglieranno la Risk o la Safe?

Siparietto tra Antonino e Joe, che pensa che Cannavacciuolo nella vita vada sul sicuro.

Sono due le cose sicure nella vita, le tasse e la morte: Joe ormai è più italiano di tutti.

Momento cazzeggio, un po’ troppo lungo: gli chef fanno l’appello sugli amanti del rischio. Michele the young vuole andare sul sicuro. E i giudici non avevano dubbi.

Rischiamo rischiamo e poi buona parte alza la Safe Box, con trota e uova come proteine e devono usare tutti gli ingredienti in 35 minuti.

Scaloppa di fois gras, capesante, lime… ottimi ingredienti e 45′ per cucinare, 10 in più di chi è andato sul sicuro.

Vittoria, Valerio, Roberta, Giulia, Marco M, Alain, Michele P, Margherita tra quelli che hanno scelto il rischio.

Barbieri non capisce la scelta di chi è andato sul sicuro: del resto la prova è fatta apposta per far capire ai ‘paurosi’ che a Masterchef non bisogna avere paura.

Il massimo che ha pensato Michele è una tartare di trota con una crema di spinaci: tenete a Cannavacciuolo che tra un po’ se lo mangia “con la capa annanz'” (trad. in un sol boccone).

Ci pensa Cracco a scuotere Gabriele l’architetto…. sopravviverà. Intanto Michele ha capito la logica della prova, mentre molti altri continuano a difendere la propria scelta a suon di “Non è che è figo solo chi osa!”. E allora non hai capito nulla!

Primo assaggio per Gabriele, Risk. Uno dei pochi che ha davvero rischiato, dice Joe. L’abbinamento mango+fois gras convince.

Seconda Cristina, con la Safe Box. Ma il suo “Sicuri sempre, banali mai” convince Barbieri.

Terza Giulia, anche lei Risk. Mango, gambero, mazzancolle, capesante, fois gras: c’ha messo di tutto dentro. L’unico piatto che Joe vedrebbe in un ristorante.

“Io dormo nudo!” dice Bastianich: Giulia tra un po’ sviene.

Molte chiacchiere in questa edizione, anche al momento del giudizio. Intanto il migliore della Mystery è Gabriele. “Chi rischia vince” dice Joe.

Mariangela, al banco, piange perché si pente di non aver fatto abbastanza. Ma allora vuoi farti odiare proprio.

A Gabriele viene chiesto un nome per l’eliminazione: vogliono far credere a un’eliminazione diretta… ecco perché hanno allungato tanto il brodo finora, per arrivare al break senza illustrare l’invention.

Gabriele fa il nome di Cristina, perché è forte. Joe gli dice che se la sua strategia avesse funzionato forse ci sarebbe riuscito. Ma ora si fa sul serio.

Solo Gabriele può vedere l’ingrediente nella scatola misteriosa. Un ingrediente delicato, da maneggiare con cura.

Gabriele dovrà scegliere chi, tra i concorrenti, dovrà fare un dolce o qualcosa di salato. Lo farà distribuendo dei cestini.

I giudici si godono la scena: Gabriele distribuisce cesti e strategie, simpatie e antipatie, amicizie e inimicizie. Cristina, ovviamente, si becca l’indesiderato cestino dolce.

L’ingrediente misterioso è il Blu di Morozzo, della provincia di Cuneo, un formaggio vaccino erborinato. Come si usa in un dolce? Ussignor.

“Io ti ammazzo… io ti ammazzo, Lele, pezzo di merda!” mormora Marco in postazione in attesa di fare la spesa per il suo dolce. Non vorrei essere nei suoi panni.

Hanno un’ora di tempo per preparare i propri piatti. Intanto i giudici pensano a cosa farebbero.

Pasta frolla, pere con senape e Blu, ricoperto da sablè: questa l’idea di Cracco. “Non è difficile” dice. “Per te!” risponde Barbieri. Eh, in effetti…

Barbieri dà lezioni di sfoglia a Valerio.

Ma ormai siamo in dirittura d’arrivo. Si passa agli assaggi.

Si parte da Gabriele. Ha fatto il compitino.

Sembra bello il piatto di Giulia. Ma può dare di più.

Frolla per Marco: convince.

Compitino anche per Roberto, dice Cracco. E lui aveva anche il salato. “La cucina non è un posto per le vie di mezzo” dice Cracco.

Ecco il dolce di Marco. Ma il formaggio non vien fuori.

Il piatto di Daniele non convince.

Michele prova a fare un piatto orientale, ma è buono, per Joe.

Mariangela presenta Zin Zin, la pazzia positiva di Erasmo da Rotterdam.

Cracco va alla sua postazione e le rinfaccia tutta la spesa, inutile, che ha fatto, tutto il pane sprecato per una pepita. “E’ una vergogna. Quella spesa lì vuol dire non avere in mente niente!”. E il formaggio manco si sente.

Il dolcemente salato di Gloria conquista Bruno.

Il piatto di Vittoria copre del tutto il formaggio.

Barbara spiega l’impiattamento della sua preparazione. Oddio, la lezioncina in faccia a Cracco anche no, eh. Alla fine il formaggio non si sente.

Piatto maturo, eccellente, intelligente quello di Valerio, il 18enne. Bravo.

Non ci si sbilancia sulle tagliatelle di Alain.

Non si sente il Blu nel piatto di Maria.

Impiattamento orribile, squilibrato il piatto di Margherita. “Non è che puoi fare quello che cazzo ti pare” le dice Joe.

Pochi ingredienti, buon piatto: giudici soddisfatti di Michele. “Ti manca la Cazzimma! Cos’è la cazzimma? Non te lo voglio dire! Quella è la cazzima!” ADORO!

Loredana porta il formaggio avvolto in una brisée. Non è una ricetta, dice Barbieri. Ha ragione. E lei si difende pure!

Ravioli dolci per Cristina. E’ andata in difficoltà: Gabriele ci è riuscito.

Il piatto migliore è quello di Gloria, che sceglierà la sua brigata per l’esterna.

Vittoria, Mariangela, Maria: tre dolci tra i peggiori. MA COME? Non avete scelto LOREDANA? Questa non mi piace proprio.

Vittoria è la peggiore. Viene eliminata. E non cancellerà il tatuaggio di MasterChef.

Si riparte dall’Esterna in Alto Adige. Il tempo cambia in fretta in montagna.

L’occasione è quella di preparare un pranzo per 60 tra pastori e contadini malgari.

Menù complicati da pronunciare in italiano: ma si va dal gulash con crauti al maiale spadellato. Il dolce non poteva essere che lo strudel di mele.

Gloria sceglie la sua squadra: punta sul menu Blu con gli Schlutzkrapfen (spinaci, parmigiano e burro) e il gulash con le patate più contorno di crauti . E sceglie Alain, Marco, Daniele (“Dove lo metti sta”), Margherita, Giulia, Roberto, Marco.
Le tocca anche scegliere se vuole mandare uno degli altri al pressure o giocare con un membro in brigata in più.

Gloria sceglie di mandare Loredana al Pressure. Ci sta. Ma Loredana se la prende: “Non faccio sgambetti. Io rispetto la cucina! Deve pregare di non arrivare al Pressure!”. Loreda’, la prossima volta comunque cucina….

I Rossi scelgono Gabriele come proprio capitano. Dovranno preparare il Maultaschen (raviolone con un ripieno di rape rosse condito con il burro e una spadellata di maiale e patate con contorno di crauti. E si iniziano a distribuire i compiti. Hanno due ore per preparare tutto. Gloria è una macchina da guerra.

Tra i Rossi invece è Valerio a prendere il comando. Gabriele è troppo da seconda linea. E Gabriele torna a non finire le frasi, come ai provini.

Joe va in giro per vacche. “Quella mi sembra che debba essere mungiuta”. Adorotti.

“Esiste solo un modo per lavorare. BENE!” dice Cracco a Valerio.

Joe on the road si cimenta anche nello Jodel.

Diluvia sulle postazioni.

Cadono i ravioli di Rossi e diventa una corsa contro il tempo: Gabriele non è in grado di comandare. Ci pensano Valerio e Cannavacciuolo.

Si va all’assaggio nella malga, con tutti gli invitati pronti a mangiare. Ma i Rossi non servono i ravioli, ne hanno fatti troppo pochi. Ottimo. Si occupa il tempo ballando. ADORO!

Il secondo dei Rossi conquista e sembra che anche il loro Strudel sia migliore. Si vota con le mele, giustamente. Pubblicità.

Stoici: verdetto all’aperto, sotto la pioggia.

Per scoprire il verdetto omaggio a Guglielmo Tell: un arciere centra le mele del colore della brigata vincitrice. E sono le mele Rosse.

Blu al Pressure. Loredana aspetta Gloria col coltello tra i denti.

78 ingredienti a disposizione. Nel primo round i concorrenti devono scegliere 5 ingredienti in 30 secondi, da usare tutti in 20 minuti. Salvi solo i tre piatti migliori. E poi si continua.

Margherita casca. E chiede scusa. Caruccia.

Mamma l’ansia a vederli cucinare…

I giudici passano all’assaggio direttamente ai banchi.

Gloria ha preso due pesci per toglierli agli altri. Forse era meglio un po’ di verdura. “Chi troppo vuole, nulla stringe” le ricorda Cracco.

Cozze, chorizo, pompelmo… Il piatto di Marco cerca identità. E nazionalità.

Loredana si dà all’anatra con l’arancia.

Salvi al primo round Margherita, Daniele e Marco Vandoni. Incredulo.

I restanti concorrenti hanno a disposizione i restanti ingredienti. 20” per fare la spesa, 20 minuti per cucinare. Dura eh. E c’è ancora un round dopo.

“Agrume o Agrumo”: in tre, convinti, rispondono AGRUMO!

Si va all’assaggio. A Gloria piace l’impiattamento coi raggi di sole, eh.

Latte di cocco e pomodoro con pesce spada per Marco. Azzardo.

Ma i giudici sono meravigliati dalla bravura mostrata dai concorrenti per quel che si sono inventati con ancor meno ingredienti. E infatti si salvano in 4, non in 3.

Restano a battagliare solo Marco e Alain: uno di loro uscirà. Sono rimasti solo 9 ingredienti e ne possono prendere solo 3 a testa. 10 secondi per la spesa, 20′ per cucinare.

Marco è lento a cucinare la fregola, Alain non sa usare l’animella: sono nei guai tutti e due.

“L’ultima speranza” è il piatto di Alain: animella completamente sbagliata. Canna pensava peggio.

La fregola di Marco non è male per Cracco.

Errore imperdonabile per Alain che ha sbagliato l’animella. E’ lui che lascia la cucina di MasterChef.

Alain dovrà tornare al suo ‘rischioso’ lavoro di perito assicurativo. Anche la cucina è rischiosa, dice Barbieri: l’animella maltrattata glielo ha dimostrato.

La chiosa retorica è anche un po’ troppo pesantuccia. Il ritmo in questa edizione è calato. E la prossima settimana c’è Heinz Beck.