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I Retroscena di Blogo: Il ritrovato Gregorio Paolini alla Vita in diretta

Gregorio Paolini è tornato in sella della Vita in diretta

di Hit
pubblicato 2 Gennaio 2017 aggiornato 21 Gennaio 2021 18:28

Non è facile convivere con un macigno ancorato sulle spalle, ma quando la forza di volontà è più forte di qualsiasi negatività che ti arriva addosso, allora niente è impossibile, persino dalle freddi pareti di una camera di terapia intensiva. Gli occhi spaziano all’interno di quelle mura fatte di luci artificiali che rendono tutto più freddo di quello che già è, e quando uno sguardo caldo ti si avvicina, fatto di un sorriso e di una buona parola, allora pare che quelle luci algide ed artificiali si vestano dei raggi del sole, confinati all’esterno di quelle stanze.

Chi ha passato questi momenti, magari proprio come quelli descritti è Gregorio Paolini, che ha saputo rivestire la sua vita, che ha avuto dei fili spezzati, con altri abiti che giorno dopo giorno vengono imbastiti dai sarti sulla sua quotidianità. Uno dei punti della sua nuova vita di tutti i giorni è senza dubbio La Vita in diretta, il popolare programma del pomeriggio di Rai1.

Tornato “sul luogo del delitto”, ovvero la tanta amata televisione, ha saputo ributtarsi in questo mondo che lui conosce davvero molto bene e lo conosce come pochi, in un territorio, quello della tv del pomeriggio, che lo ha visto fra i maestri nel suo passato professionale. Un percorso questo che lo ha visto meno protagonista nei mesi scorsi, ma che ora lo ha ritrovato pienamente in sella come capo progetto del contenitore condotto da Marco Liorni e Cristina Parodi, insieme allo staff di autori che confezionano questo programma.

Gli ascolti di queste ultime puntate sembrano dargli ragione, anche se il programma in questo periodo non vede il competitor in onda. Non solo ascolti comunque per Vita in diretta in questo periodo, ma un senso di ritrovata serenità di un team che riesce a mixare a dovere l’attualità, la cronaca e l’intrattenimento, vincendo la sfida più difficile, quella cioè di declinare tre ore quotidiane di diretta tenendo sempre ben presente il dovere di servizio pubblico che la Rete 1 della Rai incarna dentro se.