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I bastardi di Pizzofalcone, fiction Rai1: conferenza stampa

I bastardi di Pizzofalcone: anticipazioni trama e dichiarazioni attori della serie di Rai1 in onda nel 2017

pubblicato 19 Dicembre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 15:50

  • 12.54

    Inizia la conferenza.

  • 12.55

    Il direttore di Rai Fiction Andreatta: “Questa è una storia che usa il genere poliziesco per raccontare l’oggi. È anche una storia di riscatto, che mescola anche l’elemento epico. I poliziotti sono sette, il protagonista ha un passato con grandi ombre. Questa serie, come la grande serialità internazionale, racconta protagonisti in cui ognuno ha un lato oscuro”.

  • 12.56

    Andreatta: “Questa storia racconta una Napoli totalmente inedita, non della malavita, ma la Napoli capitale, con luoghi bellissimi ma anche poveri e nascosti”.

  • 12.58

    Andreatta: “Sono stati usati tre romanzi per questa serie, poi ci sono anche storie inedite. Abbiamo scelto un regista che ha consuetudine con i prodotti internazionali”.

  • 12.59

    La produttrice Gabriella Buontempo: “È stato un amore a prima lettura”. Poi definisce “magnifico” il fatto di aver girato nella sua città, Napoli.

  • 13.00

    Buontempo: “Il Comune di Napoli ci ha aiutato. Il lavoro è stato enorme. Il regista con un occhio da straniero è stato adottato dalla città”.

  • 13.03

    Il regista Carlo Carlei: “Non avevo mai lavorato a Napoli, anzi non ero mai stato a Napoli, se non da ragazzino di passaggio. La città mi ha stregato, è giusto dire che abbiamo raccontato una Napoli inedita. Altre serie di valore e di successo ci hanno abituato ad una Napoli come opaco atomo del male leopardiano. Napoli ha un patrimonio artistico incredibile, ma il più grande patrimonio è quello umano. È stata una delle esperienze più belle della mia vita. Non ho mai amato una città in cui ho girato quanto ho amato Napoli”.

  • 13.05

    Maurizio De Giovanni, autore dei romanzi e sceneggiatore della serie: “Nella fiction ho trovato i miei personaggi clamorosamente migliorati. Gli attori hanno detto spessore, profondità, rotondità ai personaggi. Sono felice di aver avuto tante splendide professionalità intorno a me. Non ho mai sentito dire qualcuno ‘il film è meglio del libro’, per questo ero preoccupato. Ma sono molto felice del lavoro di tutti. Gli attori sono tutti perfettamente in palla”.

  • 13.06

    De Giovanni: “Provo a descrivere i poliziotti come essere umani, straordinari, non come supereroi, né come corrotti”.

  • 13.08

    De Giovanni spiega che è appena uscito il nuovo romanzo dei Bastardi di Pizzofalcone.

  • 13.08

    Gassmann ironizza: “Io detesto Napoli, sono stato deportato in una città sporca e rumorosa…”

  • 13.09

    Gassmann: “Credo sia molto importante che la Rai attinga alla letteratura contemporanea per la serialità”.

  • 13.11

    Gassmann: “I miei colleghi sono tutti super-attori”.

  • 13.11

    Carolina Crescentini racconta il suo personaggio, la pm Laura Piras: “Riesce ad ottenere rispetto in un ambiente maschile, è una donna tosta”.

  • 13.12

    Crescentini: “Qui non siamo solo di fronte ad un poliziesco, ma a dei personaggi ambigui. Fanno un lavoro non comune, hanno tutti un vissuto forte e complesso, che si portano dietro. Fanno pensieri anche sgradevoli, ma veri. Non rinunciano all’umanità”.

  • 13.13

    Crescentini si commuove rivolgendosi ai poliziotti presenti in sala: “È bello raccontarvi, grazie per avermi dato la possibilità”.

  • 13.14

    Gassmann: “Lojacono è più bravo a risolvere i casi di omicidio che i suoi problemi personali”.

  • 13.15

    Gassmann: “Questa serie è importante perché non si sofferma solo sui singoli casi di omicidio, ma racconta anche la mutazione delle vite dei protagonisti”.

  • 13.17

    Crescentini: “Qualcosa con l’ispettore Lojacono nascerà, anche se non potrebbe esserci una relazione tra un ispettore e una pm…”

  • 13.17

    Il regista Carlei: “Il 90% del successo della recitazione ii una serie sta nelle scelte che si fanno all’inizio. Se si parte da una base letteraria si è avvantaggiati, in tutte le fasi. Anche per le interpretazioni da parte degli attori, perché i personaggi hanno già un’anima”.

  • 13.20

    Carlei: “Abbiamo cercato il più possibile interpreti nati a Napoli. Il cast? Non c’è una virgola sbagliata, gli attori sono fantastici”.

  • 13.21

    De Giovanni: “Napoli è una area metropolitana enorme di una parte del Paese, il Mezzogiorno, che ha un Pil inferiore a quello greco. Napoli va pensata in relazione a posti come Istanbul e Atene, non a Roma e Milano. Impossibile ridurre Napoli ad un solo punto di vista. Ho scelto di raccontare Napoli senza parlare di criminalità organizzata, perché è un tema che io conosco poco. Ma anche perché Napoli ha in sé tante rotte interessanti da raccontare. Io racconto l’aspetto dei contrasti tra i tanti strati sociali che la abitano”.

  • 13.25

    Carlei: “Anche io ero perplesso per il fatto che ci fossero romanzi che parlassero di Napoli senza camorra. Ma ho capito che quella è una realtà parallela che sicuramente influenza la vita di tutti i cittadini, ma si interseca con le vite delle persone normali che però vivono vite normali. I delitti passionali raccontati da De Giovanni potrebbe esserci anche in altre città”.

  • 13.25

    Crescentini: “La camorra non sta solo a Napoli, non è un fenomeno locale, è in tutta Italia e non solo. Se volete vedere la camorra potete vederla su altri canali”.

  • 13.28

    Gassmann: “Questa è la storia di una rivalsa, di gente che vuole smentire luoghi comuni e menzogne. Sette essere umani con difetti e pregi. Qui c’è una Napoli completa, non ci siamo soffermati solo su un aspetto. Abbiamo raccontato storie di umanità”.

  • 13.29

    Gassmann: “Quando in un Paese tendono a prevalere i pregiudizi significa che il Paese è messo male”.

  • 13.29

    Possibile confronto con Rocco Schiavone? De Giovanni: “I libri di Manzini sono bellissimi, così come la serie. Tutta la scrittura italiana nera è in crescita. Il grande maestro è Camilleri, lui ci ha indicato la strada. Il romanzo nero è il nuovo romanzo sociale perché racconta le città. Il confronto non è possibile, perché sono due prodotti diversi, sono due pietanze diverse”.

  • 13.31

    Andreatta: “Dei romanzi di De Giovanni colpisce la capacità di raccontare il senso del dolore. I poliziotti con il senso del dolore hanno a che vedere per la professione che svolgono. I personaggi hanno senso del dolore ma anche aspirazione alla felicità. Questi poliziotti hanno ombre dentro di loro, ma anche senso di responsabilità”.

  • 13.33

    La serie è tratta da tre libri, ossia ‘I bastardi di Pizzofalcone’, ‘Gelo’ e ‘Buio’. Finisce la conferenza.

Sta per iniziare nella sede Rai di Roma in Viale Mazzini la conferenza stampa di presentazione di I bastardi di Pizzofalcone, la fiction in sei puntate diretta da Carlo Carlei e tratta dai best seller di Maurizio de Giovanni (edizioni Einaudi Stile Libero) in onda su Rai1 da lunedì 9 gennaio 2017. Blogo seguirà l’incontro in liveblogging.

Il cast è formato da Alessandro Gassmann, Carolina Crescentini, Antonio Folletto, Tosca d’Aquino, Massimiliano Gallo, Gianfelice Imparato, Simona Tabasco e Gennaro Silvestro.

Si tratta di una coproduzione Rai Fiction – Clemart (produttori esecutivi Massimo Martino e Gabriella Buontempo). La serie, girata a Napoli, è scritta da Maurizio De Giovanni con gli sceneggiatori Silvia Napolitano e Francesca Panzarella, che ne firmano anche il soggetto.

I bastardi di Pizzofalcone racconta le vicende del Commissariato di Pizzofalcone, una struttura piccola ma storica che presidia un’area molto mista: quattrocento metri lineari in cui, tra enormi difficoltà, coesistono e convivono quattro città diverse, in perenne conflitto tra loro.