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Io ci sono, su Raiuno il film-tv che testimonia la forza di Lucia Annibali

Su Raiuno Io ci sono, film-tv che racconta la vicenda di Lucia Annibali che, dopo essere stata aggredita per volere del suo ex fidanzata, ha lottato per ottenere giustizia

pubblicato 22 Novembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 17:01

La storia di Lucia Annibali diventa un film-tv, con l’intento di raggiungere il maggior pubblico possibile e di diventare un documento da mostrare in futuro alle giovani generazioni: Io ci sono, in onda questa sera alle 21:15 su Raiuno, è infatti tratto dall’omonimo libro, scritto dalla Annibali con Giusi Fasano.

Il film-tv segue la vicenda di Lucia (Cristiana Capotondi), un giovane avvocato che recentemente è uscita da una tormentata relazione con Luca Varani (Alessandro Avarone). La sera del 16 aprile 2013, mentre sta rientrando a casa, la donna viene aggredita da due uomini, che le lanciano addosso dell’acido: si tratta di un’aggressione commissionata dallo stesso Varani, che non ha accettato la fine della loro relazione.

La fiction segue così il percorso di recupero di Lucia, prima in ospedale, poi circondata dalle persone che le vogliono bene, e soprattutto la sua determinazione nel non cedere mai di fronte ai numerosi ostacoli, sia fisici che mentali, che deve affrontare. Le operazioni, il processo, tutto ciò che la porta a rivivere la sua vicenda, viene affrontato dalla protagonista con la convinzione di poter lottare contro le sue paure e, soprattutto, la sua volontà di ottenere giustizia: Varani, infatti, viene condannato a 20 anni di carcere, il massimo della pena per reati di questo tipo.

Io ci sono, co-prodotto da Rai Fiction e Bibi Film Tv, è stato scritto da Monica Zapelli e Luciano Manuzzi, quest’ultimo anche alla regia, con la collaborazione della Fasano. La Annibali è stata molto presente sul set, per cercare di dare al film-tv una veridicità che deve coincidere con l’esigenza di raccontare la sua storia e di rendere maggiormente consapevole il pubblico, nella settimana in cui si celebra (venerdì) la giornata mondiale per la lotta contro la violenza sulle donne, che episodi che vedono le donne come vittime sono purtroppo ancora frequenti.

Anche per questo, produrre un film-tv come questo non è stato semplice, ha spiegato il direttore di Rai Fiction, Tinni Andretta, durante la conferenza stampa:

“È uno dei film più importanti che abbiamo prodotto negli ultimi. Tratta il tema cruciale della violenza contro le donne. Gli atti di violenza sono il prodotto estremo e tragico della cattiva cultura che riguarda il femminile. Rai Fiction ha lavorato tantissimo per dare spazio al ruolo delle donne nella società di oggi”.

Una produzione che ha come scopo, ha aggiunto la Capotondi, quello di educare i giovani ragazzi:

“Il senso della storia è il desiderio di formare i giovani, soprattutto, uomini. Lucia per me è un eroe, ha sfidato il dolore in maniera costantemente ironica e autoironica; ha una leggerezza che spesso in persone che hanno vissuto eventi tragici non si trova. Il suo viso ha ritrovato il sorriso”.

Il regista, infine, ha apprezzato il lavoro fatto dalla Annibali anche durante le riprese:

“La cosa che ha colpito in particolare è il coraggio di Lucia, la sua capacità di comunizzare la ferita e il suo calvario. Molti di noi avrebbero vissuto in maniera privata la vicenda. E invece c’è stata la condivisione, Lucia si è trasformata in un testimonial eccezionale”.