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Giulia Valentina a Blogo: “FanCaraoke non è copia di Singing in the Car. Ho scritto un talk show al femminile”

Dopo la conduzione di Smart Touch su Italia 1, l’ex fidanzata di Fedez debutta stasera su Rai1. E pensa già al futuro su Discovery: “C’è un progetto che si sta concretizzando, un programma che ho scritto io”

pubblicato 16 Ottobre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 18:45

Scrivono che sono una modella e che sono una fashion blogger. Ma io non ho un blog, ho solo tanti vestiti che mi compro e che mi piacciono. Immagino che anche tu abbia dei vestiti e non per questo sei un fashion blogger. E comunque fare la modella è un lavoro serio, mentre io non faccio la modella“. Con il sorriso sulle labbra, Giulia Valentina ci tiene a precisarlo. Così accetta di essere definita influencer, anche “se non so bene cosa voglia dire“. E allora forse sarebbe il caso di chiamarla conduttrice televisiva, visto che, dopo il debutto a Smart Touch su Italia 1, da stasera sarà alla guida (letteralmente) di FanCaraoke, insieme a Giampaolo Morelli, nuovo programma di Rai1 (dalle 22.35). L’attore guiderà l’auto con un cantante famoso italiano a bordo, mentre lei, diventata popolare per la storia d’amore, poi finita, con Fedez, quella con tre fan. Soltanto uno di loro potrà incontrare l’artista. Nella prima puntata protagonisti Alessandra Amoroso e Zucchero. Otto puntate settimanali previste, registrazioni ancora in corso, tra Roma, Milano, Assisi e – per Zucchero – Austria.

Sono io a decidere chi tra i tre fan in macchina con me può incontrare l’artista, gli altri due vengono eliminati. Ma è tutto molto leggero e scherzoso, le eliminazioni sono casuali. Non faccio domande precise: per esempio, se un fan non ha un tatuaggio dedicato all’artista e gli altri due sì, allora viene eliminato. Oppure è un passante per strada a decidere chi tra di loro ha cantato peggio una canzone.

Hai dovuto fare una full immersion su canzoni e biografie dei vari artisti, dunque?

Avendo fatto la scuola in America ed essendo stata un po’ a Parigi, ho avuto una educazione musicale più americana, non sono mai stata immersa nella cultura musicale italiana. È stato bellissimo esplorare tutto ciò che negli anni passati non avevo esplorato. Prima di entrare in macchina ho visto alcune interviste agli artisti e ho ascoltato le loro canzoni. Anche perché poi in macchina abbiamo cantato! La cosa impressionante è che parlando con i fan si impara tantissimo dell’artista, molto di più che dalle interviste. Ho scoperto che, spesso, i fan sono molto simili ai cantanti. Per esempio non conoscevo così bene Max Gazzé e adesso mi ritrovo a cantare le sue canzoni. Mi hanno impressionato i fan di Alessandra Amoroso… fantastici! Non la conoscevo dal punto di vista artistico, quando è scesa dalla macchina è stata lei ad andare incontro al fan, non il contrario. Una ragazza positiva e solare. È stato davvero un piacere incontrarla.

Alla guida della macchina ci sei tu: ci sono stati inconvenienti durante le registrazioni?

Tu dici che, siccome guidavo io, sicuramente è successo qualcosa? (ride, Ndr).

Non mi permetterei mai. Però, sai, si dice ‘donne al volante, pericolo costante’…

Io mi prendo sempre in giro per la guida. Per rompere il ghiaccio con i fan in macchina prima di registrare dico ‘ragazzi, non l’ho detto alla produzione, ma io non ho la patente!’…. E scende il gelo!

In realtà la patente ce l’hai, vero?

Sì, anche da tanto tempo (ride, Ndr). A parte gli scherzi, non mi sono distratta molto alla guida, nonostante parlassi con i fan. Sono stata attenta.

Quindi niente inconvenienti?

Non ho ammazzato nessuno, ma in effetti qualche inconveniente c’è stato: in Austria la macchina non partiva… ma il problema è stato risolto subito. E a Roma una volta è successo che sbagliassi strada. Ho seguito la macchina sbagliata, una che somigliava a quella della produzione che fa da apripista, e ci siamo persi! (ride, Ndr).

Tu e Morelli registrate contemporaneamente?

Di solito sì. Per Zucchero, che si trovava in Austria, abbiamo registrato prima l’auto dei fan a Roma e poi siamo andati lì.

FanCaraoke si ispira al format americano Carpool karaoke con James Corden, anche se in quel caso l’auto con i fan non c’è. Lo conoscevi?

Sì. Quando mi hanno detto che avrei fatto FanCaraoke ho smesso di guardare Carpool karaoke, per non farmi influenzare. Guardo anche un altro programma simile, sempre americano, un po’ meno popolare: Comedians in cars getting coffee, condotto da Jerry Seinfeld. Anche se lì non ci sono cantanti, ma comici.

Come sei stata coinvolta nel programma? Inizialmente si era parlato di Giulia Salemi per l’auto dei fan. Sei stata chiamata a sostituirla?

In realtà era uscita una notizia non precisa. Giulia sta facendo Sbandati su Raidue. Essendo anche quella una produzione Nonpanic, come FanCaraoke, forse all’inizio non era chiaro chi avrebbe fatto cosa. Sono stata contattata via mail dalla produzione; all’inizio non ci credevo, pensavo fosse una cosa finta. Poi ho pensato che forse avevano visto Smart Touch (su Italia 1, Ndr) e mi avevano studiato. Che mi abbiano notato e apprezzato mi fa molto felice.

Dopo la mail cosa è successo?

Abbiamo fatto delle conference su Skype, mi hanno chiesto se sapessi cantare e ho risposto: “Ok, parliamo d’altro!”. Poi ci siamo incontrati ed è andata bene.

E con il canto come hai risolto?

(ride, Ndr) Faccio ca*are. Ma ho scoperto che se sei in macchina con persone positive e ti diverti… canti comunque. Sicuramente non diventerò mai una cantante.

Di quale cantante sei fan al punto da inseguirlo/a in macchina?

Forse sono banale, ma a me piace Beyoncé. È una donna forte, quasi non mi sembra umana. È una donna che parla alla donne, con positività.

Qualche mese fa, a proposito della tv, a Blogo dicesti: “Non ne guardo tanta. Ultimamente mi sto costringendo a sintonizzarmi più spesso perché mi rendo conto di aver bisogno di imparare le basi: come tenere le mani, come guardare la telecamera, come parlare“. Come procede?

A me piace guardare Le invasioni barbariche…

Ti devo dare una brutta notizia: l’ultima puntata è andata in onda un anno e mezzo fa…

Infatti non lo guardo più (ride, Ndr). Mi piacciono Le Iene, che seguo ancora più volentieri da quando c’è Giampaolo (Morelli, Ndr). E guardo tantissimo Real Time, è molto rilassante e divertente. Cosa ho imparato? Rispetto a Smart Touch, in FanCaraoke è tutto meno impostato. In macchina ci sono delle GoPro, non operatori e fonici. Di solito se dici delle ca*ate te ne accorgi dello sguardo del fonico… in FanCaraoke sono più spontanea, non ho la pressione di avere 7 persone dietro. Ovviamente le persone che mi guardano e mi sentono ci sono, ma io non le vedo.

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FanCaraoke è una copia di Singing in the Car, condotto da Lodovica Comello su Tv8?

No, sono due cose diverse. Sono entrambi girati in macchina, ma non è che tutti i programmi in studio siano uguali uno con l’altro. Lodovica ha un’energia fortissima, io sono più sarcastica, abbiamo un modo diverso di porci.

Quando avete iniziato a registrare FanCaraoke?

Dal 9 settembre. Stiamo ancora registrando.

A TvBlog raccontasti anche il sogno di fare “una trasmissione legata al pubblico femminile“. Ci sono novità?

Sì, c’è un progetto che si sta concretizzando, un programma che ho scritto io. Abbiamo fatto delle prove video, stiamo cercando di trovare un gruppo di ragazze – 3 o 4 – che possano rappresentare diverse realtà femminili. Spero di esserne all’altezza. Ho scoperto la responsabilità di comunicare alle ragazze.

È un programma in studio?

Sì, un talk show per un canale Discovery. Ne parlo poco perché ci tengo tanto e sono scaramantica.

In bocca al lupo! E auguri per il suo compleanno, ha compiuto 26 anni ieri!

Foto via Instagram