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Dieci Cose sono troppe: la ridondanza soffoca picchi di alta classe

Dieci Cose, la prima puntata live su Blogo.

pubblicato 15 Ottobre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:00

La prima puntata di Dieci Cose mi ha lasciato perplessa per la sua costante oscillazione tra freschezza e vecchiaia, tra momenti di impagabile sorpresa e ritorni a un passato tv di cui non si sente la mancanza. E se pensate mi riferisca all’omaggio a Il Pranzo è Servito vi sbagliate, e di molto: penso che quel ritorno sia stato uno dei momenti magici della puntata, davvero senza prezzo, al contrario dei siparietti danzanti, come quello che ha coinvolto Alessandro Borghese; sarà una mia idiosincrasia, ma tra le dieci cose lodevoli di questo programma il ‘balletto’ non lo inserirei. C’è però il coraggio nell’aver scelto questo programma per il sabato sera che ieri, complice l’età dei protagonisti, ha strizzato l’occhio alla generazione 35/50 anni, tra ricordi e nostalgie. Rischioso, anche sul piano dell’Auditel. Ma al netto di tutto, il programma è risultato lungo e ridondante, tendenzialmente slegato, se pur con momenti preziosi.

Ma mettiamola così: prima di farmi trascinare dalla mia tipica logorrea analitica, provo a sintetizzare le Dieci Cose ‘buone’ e le dieci ‘cattive’ di questa prima puntata.

Dieci Cose a testa sono troppe, soprattutto se per ciascuna di esse si vuole trovare un contributo. Arrivati a metà percorso, la lista inizia a essere indigesta: l’abbondanza si accentua con l’effetto ridondanza propria di Insinna (pur contenuto rispetto ad altri palchi), aggravata dall’aggiunta ai racconti dei protagonisti di brani recitati e/o canzoni a tema (cfr. Il Mare di Buffon o L’incontro di Cattelan con la moglie, sottolineato da una superflua, diciamocelo, clip di Celentano) o da barocche ‘reprise’ di brani appena terminati. La conseguenza? Il programma diventa lunghissimo, interminabile.

L’idea di partenza, però, è bella, perché la lista dei protagonisti offre ritratti interessanti e molto più sfaccettati di quelli che si potrebbe recuperare da una semplice intervista. Le 10 cose di Buffon sono, in questo senso, significative perché spiazzanti rispetto allo ‘stereotipo’ del calciatore. Il portiere svela la propria voglia di raccontarsi, a fronte di un Cattelan che ha pensato più allo spettacolo. Due modi di interpretare lo spunto narrativo che danno spessore al racconto; peccato che quest’ultimo soffra il tavolo e la registrazione.

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Il tavolo. Ce l’ha fatta ad arrivare nella prima serata di Rai 1. Ma la formula è rischiosa, incerta, dipendente dalla grana degli ospiti e dalla capacità dei conduttori. Questa prima serata è stata dominata da Cattelan. E per fortuna c’era, anche per l’effetto di senso suscitato dall’incontro con Federico Russo, per molti il suo ‘alter ego’ Rai (per altri il suo ‘wannabe’). Dal canto suo, Buffon ha svelato una chiacchiera non particolarmente vivace. Al netto delle capacità affabulatoria dei protagonisti, il programma ha proceduto a sinusoide, tra i picchi di altissima classe grazie all’intervento degli ospiti e il ‘down’ dei talk che hanno riservato spesso tante, troppe, parole spesso ‘scucite’ tra loro. L’andamento altalenante è insito nella formula stessa delle Dieci Cose, ma in questo la registrata, per quanto comprensibile, non aiuta: i tagli sono stati davvero ‘crudeli’ (ed è questo che intendo con quel “montaggio” inserito in lista), così come l’insistito ricorso alle annunciatrici, all’inizio piacevole, si è presto trasformato in una gabbia ammazza-racconto.

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Eppure non sono mancati momenti davvero suggestivi: l’inizio con Bebe Vio è stato perfetto, ma è merito della sua energia; il ritorno de Il Pranzo è Servito è una di quelle chicche da Teche Rai, così come l’apparizione degli Elii in versione Ghostbusters quando ormai temevo il balletto anni ’60, o il Sgt. Pepper Marcorè. Raffinata la scelta di un coro da camera diretto da uno degli autori del brano per Almeno tu nell’universo. Ma tra loro appaiono quadri scollati, o meglio segati con l’accetta di un montaggio che procede per giustapposizioni: anche questo è un rischio insito nella formula delle 10 cose, ma la scrittura narrativa non riesce a smussarlo.

Il mash-up tra varietà e talk di Dieci Cose è insidioso e non trova, ancora, un suo equilibrio. Funziona però il mash-up tra programmi tv: vedere su Rai 1 Il Pranzo è Servito, E Poi C’è Cattelan, un assaggio di Mai Dire Gol non l’ho trovato uno ‘sgarro’ a Viale Mazzini, ma un omaggio alla nostra storia televisiva, quasi un’antologia di cultura pop, nonché un segno di apertura. Certo, l’importante è che questa apertura non sia frutto della trasversalità di una sola scuderia/produzione tra i vari poli tv.

E’ invece un piacere ritrovare Duccio Forzano. Con lui tornano movimenti, inquadrature, luci, tagli che ormai mancano a Che Tempo Che Fa, che riportano in tv la profondità di una scena che avvolge e non lascia scoperto nessun istante del programma. Nelle esibizioni musicali dà sempre il meglio e l’esibizione del coro femminile, unite a quelle della Mannoia, è tra i momenti visivamente più suggestivi della puntata. Si ritrovano i toni scuri di CTCF, il rosso, l’arancione, il nero che hanno costruito l’identità visiva del programma di Rai 3 (e che si ritrovano anche nella grafica), si ritrovano i movimenti della camera che fanno esplodere lo spazio e si apprezza quella capacità di ipnotizzare lo sguardo del telespettatore. Complice la scenografia della Montinaro, che cita se stessa e i varietà anni ’60.

E a proposito di citazioni, funziona l’anteprima e la sigla finale, ma il primo sketch sa già di stantio: iniziare con il taglio dei baffi non è stato proprio un inizio ‘sprint’. Vedremo la prossima settimana con che cosa inizierà Insinna. Le Dieci Cose son belle, ma son difficili da tenere in equilibrio, l’una sull’altra, per tre ore e passa di show.

Dieci cose | Diretta prima puntata | 15 ottobre 2016 | Buffon e Cattelan

  • 20.10

    Pochi minuti prima dell’inizio del nuovo show di Rai 1, nato da un’idea di Walter Veltroni.

  • 20.33

    Pubblicità e si comincia.

  • 20.38

    Anteprima: ma Russo col baffone?

  • 20.39

    Conduttori soli davanti al palco: almeno questo è l’effetto, con quelle tende – oggi ledwall – che mi ricordano i varietà anni ’80, con quei sipari da aprire. Se non ricordo male, c’era uno show con Vianello e Mondaini.

  • 20.40

    E infatti da dietro il sipario spuntano gli ospiti, Buffon e Cattelan. Vero che la registrata è più che dichiarata, però la concomitanza della Juve in campo questa sera forse rompe un po’ troppo l’illusione dello show tv.

  • 20.40

    La mano, e l’occhio, di Forzano si riconoscono subito: la telecamera dall’alto che si affaccia sul centro palco non si vede più a Che Tempo Che Fa.

  • 20.43

    Si inizia.

  • 20.44

    Ah ecco, i baffi erano una gag. Russo se li fa live, mentre Insinna balla su una coreografia da vecchio West. Perplessa.

  • 20.46

    Quindi la prima cosa della serata era fare i baffi a Russo. Ok, ho capito. Quindi la prossima settimana toccherà a Insinna essere oggetto della prima cosa della serata. Ora clip sui due protagonisti di puntata.

  • 20.47

    Eccoli Buffon e Cattelàn, insieme.

  • 20.48

    Ma che bello l’annuncio di Nicoletta Orsomando: per Cattelan arriva Bebe Vio.

  • 20.50

    Bellissimo anche rivedere la sua medaglia d’oro a Rio 2016. Martedì sarà a pranzo da Obama e per adesso entra sulle note di Ragazza Magica, del fratellone Lorenzo Jovanotti.

  • 20.51

    Oddio c’è il tavolo anche qui.

  • 20.52

    Cattelan non stacca gli occhi dalle sue braccia e dalle sue spalle. Anche Buffon butta l’occhio.

  • 20.53

    “Ci sono tanti ostacoli, ma basta impegnarsi e ce la fai”: io la adoro.

  • 20.54

    Cattelan ricorda la prima volta che incontrò Bebe Vio: “Mi mise immediatamente a mio agio nel mio camerino. Uno si domanda sempre cosa sia giusto dire e poi arriva lei e ti fa sentire subito stupido: uno si preoccupa delle cose più stupide e poi vedi lei…”.

  • 20.56

    “La mensa alle Olimpiadi è bellissima perché vedi ogni tipo di disabilità… sì, vabbè, a me mancano dei pezzi ma vedevo dei super tetraplegici che muovevano solo il collo, o portavano il vassoio col mento… o la Atzori che mi racconta che mangia il sushi con le bacchette ai piedi. Ma come fa?!” Bebe è un Vio.

  • 20.57

    Il taglio di montaggio però fa male. Capisco la necessità della registrazione, ma la diretta dà un’altra emozione.

  • 20.58

    “Bebe tu ci insegni il valore della parola Combattente”: ed entra in scena Fiorella Mannoia con Combattente. E niente, la musica lo ispira sempre a Forzano… E si riconosce anche la mano della Montinaro, non mi dite di no.

  • 21.01

    Il video di Combattente è proprio una storia di disabilità. Ma devo dire che l’abbraccio sincero tra Bebe Vio e la Mannoia con uno scambio di “Grazie” vicendevole è bellissimo.

  • 21.03

    La prima cosa di Buffon è il film “Le Ali della Libertà”, annunciato da Rosanna Vaudetti. E’ un format di parola: se l’interlocutore ha poco ritmo si va subito in difficoltà. Come ora, che Buffon racconta la trama del film.

  • 21.05

    Per fortuna che c’è Cattelan… Certo che Russo vs Cattelan vale da solo il cast della serata.

  • 21.07

    Le Dieci cose di Bebe Vio? La scherma, ma non fino a 50 anni, eh. Cosa vuoi fare dopo? “Il presidente del Coni!”. Un mito.

  • 21.08

    “Vuoi venire a presentare sabato prossimo” dice Insinna a Bebe. FLAVIO, NON SCHERZARCI TROPPO: la Vio è davvero ipnotica.

  • 21.10

    “Sei proprio fiero di andare in giro con la maglia dell’Italia…” dice la Vio. Tra le sue 10 cose anche la famiglia, l’inno, i bambini, il pupazzo Squaquero che porta dietro al giubbino elettrico,

  • 21.12

    “Bebe Vio parla più veloce di Alessandro Cattelan” ed è questa la sfida tra i due. Cattelan è più veloce, poco da fare. Ma è anche una sfida abbastanza inutile.

  • 21.13

    La prossima cosa, un mito di Alessandro Cattelan. 10 indizi per capire di chi si tratta. Non ci vuole molto a capire che si tratta di Nino Frassica. Ma è una tassa?

  • 21.17

    Per una sera, E Poi C’è Cattelan arriva su Rai 1, con tanto di Street Clerks.

  • 21.23

    Insinna e Russo spettatori, mentre Cattelan fa il suo show su Rai 1. Per me è un piacere. Non so cosa ne pensi il pubblico dell’ammiraglia. Certo, tra tutti Nino Frassica era il migliore che potesse essere coinvolto.

  • 21.25

    Pubblicità e dopo Il Pranzo è Servito, con Claudio Lippi.
    Praticamente Dieci Cose si sta delineando come un’antologia della tv.

  • 21.30

    La seconda cosa di Gigi Buffon è Il Pranzo è Servito Federico Russo non potevano essere gli anni ’70, su.

  • 21.32

    Ricorda di quanto la famiglia si riunisce a pranzo. “Ormai non lo vivo da tanti anni. E poi oggi la tv offre talmente tante cose che è difficile essere rappresentati da un solo programma” dice Buffon.

  • 21.33

    L’occasione è sempre lieta per ricordare Corrado.

  • 21.35

    Si emoziona Lippi ricordando Corrado e mi emoziono io a rivedere le postazioni e la ruota. Inutile dire che Lippi bacchetta Russo per la sua scarsa conoscenza della ‘paleo-neo-tv’.

  • 21.38

    Colonna sonora più pietanze che girano = lacrimuccia. “All’epoca c’era un macchinista che girava la ruota…” che tenerezza.

  • 21.40

    Le domande sono anche puntute, eh. Lippi, se sopravvive alla tosse, sarebbe perfetto per una nuova stagione. Esce l’atteso DieciCose sulla ruota e finisce qui.

  • 21.41

    Lippi ricorda che anche Insinna ha raccolto l’eredità di Corrado con La Corrida: stasera c’è tutta la tv in Dieci Cose. Ci manca giusto un pizzico di La7…

  • 21.43

    Si prosegue con la terza cosa di Buffon, la Carbonara. La mangia giusto due o tre volte l’anno. Che vita grama, che grama vita… “Quando smetterò almeno una volta al mese”. Cattelan lo prende in giro subito.

  • 21,45

    Ah, c’è il video della Carbonara per i francesi. Circa.

  • 21.46

    Per la Carbonara scende in campo Alessandro Borghese che a mo’ di direttore d’orchestra guida un balletto. Fa molto varietà tutto questo.

  • 21.48

    Ok, 4 ristoranti di Borghese è Magnolia. Lo chef spiega la ricetta.

  • 21.51

    Pubblicità e campagna sociale.

  • 21.56

    Il film più amato da Cattelan? Ghostbusters. Uno dei primi film visti con effetti speciali, gli fece scoprire Bill Murray. Beh, io avrei risposto Ritorno al Futuro, quindi è in ottima compagnia.

  • 21.59

    E quando pensi che stia per partire triste balletto arrivano Elio e le Storie Tese in versione Ghostbusters, con mash-up de La Donna Nuda.

  • 22.03

    Quarta cosa di Buffon, il debutto in Serie A.

  • 22.04

    Ad annunciare il debutto del 17enne Buffon su Antonella Clerici, protagonista della prossima puntata.

  • 22.05

    Il coro della Champions su Canaletto anche no. Però Buffon che incontra la squadra del Canaletto dell’epoca è fantastico: il suo sorriso è meraviglioso.

  • 22.07

    Per Cattelan tocca ai Beatles. Inizia a essere troppo lungo questo elenco di 10×2.

  • 22.09

    E Neri Marcorè in versione Sgt. Pepper spiega i 10 motivi per cui ama i Beatles.

  • 22.10

    E Marcorè canta Here comes the sun.

  • 22.14

    I quattro che si fanno la foto sulle ‘strisce’?

  • 22.14

    L’imitazione di Buffon fatta da Marcorè non poteva mancare.

  • 22.15

    Altra cosa per Buffon: la responsabilità. Nel lavoro, con i compagni, con i figli che rischia di schiacciarti, ma da cui è intrigato.

  • 22.17

    Il montaggio però è disarmante… Pubblicità.

  • 22.22

    Calcio in tv per Cattelan, con Mai Dire Gol. Finora questa puntata è centrata sul target 40/50enni. Qualcosa di meno e non di più. Ospite la Gialappa’s, in voce ovviamente.

  • 22.25

    Un provino per Cattelan: se riportate sul palco Lippi siamo davvero al revival.

  • 22.29

    La Gialappa’s confessa che videro Cattelan nella sua prima partecipazione in tv e lo scartarono.

  • 22.30

    Uh, si mostrano. Sono in prima fila.

  • 22.31

    Per Buffon siamo alla Passeggiata di Chagall. Si vola altissimi con Gigi. “Io sono ignorante come una capra, ma penso che l’arte sia quello che si percepisce e in determinati momenti della tua vita possono avere un impatto particolare” dice Buffon che ricorda un periodo difficile di quando aveva 24 anni. Andò a vedere una mostra di Chagall a Torino e rimase folgorato. Gli fece bene. Andò a vedere la mostra tre giorni di fila.

  • 22.35

    “Madri, sorelle, compagne e l’Ilaria… le donne sono molto importanti”. Non pensavo che Buffon parlasse tanto.

  • 22.36

    Dalla Passeggiata di Chagall all’Autoradio per Cattelan.

  • 22.37

    “Questo programma è terapeutico perché mi sto rendendo conto che ho scelto cose dei miei primi 10 anni. O ho problemi con l’età adulta o non ho ricordi…”: Cattelan, quanto ti capisco. Colonna sonora: battisti, Tozzi, Total Eclipse of my heart….

  • 22.39

    E per raccontare la partenza intelligente del piccolo Sandrino alle 4 di notte arrivano i Catapult.

  • 22.43

    Perché ora “Stella stai” la canta Cattelan? Per andare in pubblicità? Comunque il programma potrebbe finire qui. E invece mancano ancora 8 cose, 4 a testa.

  • 22.49

    Si riparte dal Mare, per Buffon. Per chi è cresciuto a Marina di Carrara non è così strano.

  • 22.51

    Insinna, per l’occasione, recita “Il mare è senza strade” da OceanoMare di Baricco. E no. Questa no. Comunque, non è che proprio tutto tutto bisogna ‘sceneggiare’, eh. Anche perché iniziamo a essere lunghetti.

  • 22.53

    La Mannoia torna per cantare La casa in riva al mare di Lucio Dalla.

  • 22.56

    Ogni tanto da studio riescono a chiamare l’annuncio delle Signorine Buonasera. Tocca a Tortona, per Cattelan.

  • 22.59

    Mia Martini per Buffon. Lui ama le interpreti italiane.

  • 23,01

    A cantare Almeno tu nell’Universo un coro da camera femminile diretto da Maurizio Fabrizio, autore del brano con Bruno Lauzi. Tosta assai come scelta.

  • 23.02

    Vabbè, sarò anche di parte, ma la regia è spettacolare.

  • 23.05

    Pubblicità.

  • 23.10

    E siamo alle Mani di Buffon. Assicurate. E c’è anche il monologo di Insinna. Troppo.

  • 23.14

    Pure un balletto su Mani di De Crescenzo. Lo studio è bello però. E dalle co’ sta ‘reprise’.

  • 23.17

    La Moglie Conosciuta allo Stadio, per Cattelan. Ecco, dopo il racconto la clip di Celentano è un tantino troppo…

  • 23.22

    E per celebrare il target, arrivano gli Anni 90 di Cattelan. “Ragazzi, mi sto scaldando!”. Eh no, stiamo finendo, Ale.

  • 23.24

    Il sogno nascosto era quello di essere uno di una boy band. E con Federico Russo canta Back For Good dei Take That. Cantare è una parola grossa per tutti e due.

  • 23.27

    Spingendo la notte più in là, di Mario Calabresi, per Gigi Buffon.

  • 23,29

    E arriva anche Mario Calabresi, oggi direttore de La Stampa.

  • 23.33

    Anche il direttore ha le sue cose, anzi 10 date del secolo: si va dall’11 settembre al 13 novembre, dal 1 gennaio 2002 (inizio dell’Euro) al 4 febbraio del 2004, nascita di FB, dallo Tsunami del 2004 al crollo del 2008, dall’elezione di Obama alle Paralimpiadi 2012, dalle dimissioni del Papa all’apertura dell’Expo alla morte di Aylan.

  • 23.37

    Sfida finale per la sigla, omaggio ai varietà classici: un mash-up anche in questo caso di brani storici, da Zum Zum Zum a GegheGeghe, A far L’amore comincia tu, Ma che musica, quelli belli come noi.

  • 23.41

    Insinna saluta, Russo dà appuntamento dopo la pubblicità. Prego? Il cartello dice ‘fine’. Organizzatevi.

  • 23.47

    Si continua con L’ultima cosa. Ovvero i Braccialetti Rossi.

  • 23.48

    Momento promozione. Dieci cose per seguire i Braccialetti. Escono prima della mezzanotte.

  • 23.51

    Tanti ringraziamenti e poi gli highlights, che servono a fare ‘peso’, o meglio orario. Ma almeno è un best of vero, non la riproposizione integrale degli sketch come con Bolle la scorsa settimana.

Dieci Cose | Prima puntata 15 ottobre 2016 | Anticipazioni

10 COSE CON FLAVIO INSINNA E FEDERICO RUSSO

Dieci cose che rappresentano la propria vita: questo il plot intorno cui ruota il nuovo show del sabato sera di Rai 1, al via questa sera – 15 ottobre 2016 -, e che seguiremo live su TvBlog a partire dalle 20.35. Flavio Insinna e Federico Russo raccolgono le confidenze degli ospiti chiamati di volta in volta a raccontarsi attraverso le piccole e grandi ‘cose’ che diventano non solo gli elementi attraverso cui ricostruire le proprie storie, ma anche i puntelli dello spettacolo.

Un programma che varia, quindi, a seconda degli ospiti, che mira a saldare i ricordi individuali a un racconto collettivo che si snoda proprio dall’elenco fatto dagli ospiti che diventa spunto per inattesi duetti, coreografie, filmati, esibizioni musicali live, capaci di rendere spettacolare e unica ognuna delle “dieci cose” nominate in studio.

Dieci Cose | Ospiti prima puntata | Buffon e Cattelan

I primi protagonisti di questo nuovo show e che racconteranno i 10 punti chiave della loro vita, mettendosi in gioco e raccontandosi come mai prima d’ora sono Gianluigi ‘Gigi’ Buffon, capitano della Nazionale di calcio italiana e della Juventus (peraltro stasera in campo) e Alessandro Cattelan, conduttore televisivo, radiofonico, scrittore e attore, volto di SkyUno, per cui conduce X Factor ed E poi c’è Cattelan.

Per raccontarli e accompagnarli, ci saranno la campionessa olimpica Bebe Vio, il direttore de La Stampa Mario Calabresi, Fiorella Mannoia, Neri Marcorè, Alessandro Borghese, Elio e le Storie Tese, la Gialappa’s Band, gli Street Clerks e i Catapult; non mancheranno Nino Frassica e Claudio Lippi (che avrà uno spazio tutto suo nel corso del programma).

Dieci Cose | Il format

Ad accompagnare conduttori e ospiti, un corpo di ballo composto da undici elementi e diretto dalla coreografa Irma Di Paola e una band diretta dal Maestro Pippo Lamberti, che accompagnerà tutte le esibizioni live.

L’idea del programma è di Walter Veltroni, che ce l’ha raccontata in un’intervista rilasciata proprio a TvBlog, ed è realizzato da RaiUno, prodotto in collaborazione con Magnolia S.P.A.. A scriverlo Duccio Forzano – che ne firma anche la regia -, Pietro Galeotti, Magda Geronimo, Ermanno Labianca e Chicco Sfondrini. A disegnare la scenografia del teatro dell’Auditorium Rai del Foro Italico Francesca Montinaro, cui si devono alcune delle scene più belle della tv italiana degli ultimi anni, non ultime alcune edizioni davvero suggestive di Sanremo.

Dieci Cose | Come seguirlo in tv e in live streaming

Sono quattro le puntate previste di Dieci Cose, in onda al sabato alle 20.35 da questa sera – 15 ottobre – e per le prossime tre settimane su Rai 1 e su Rai 1 HD (DTT, 501). Il programma è visibile in live streaming su Raiplay, dove sarà poi disponibile anche on-demand.

Dieci Cose | Second Screen

Per seguire Dieci Cose vi raccomandiamo, ovviamente, il nostro liveblogging, su TvBlog. Il programma non ha propri profili social, ma si ‘appoggia’ a quelli Rai, in primis la pagina FB ufficiale di Rai 1 e l’account Twitter, @RaiUno. Da segnalare però anche i profili dei conduttori @insinnaflavio e @federusso80 e del regista @duccioforzano. L’hashtag è #DieciCose.