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Cibo per tutti, Arianna Ciampoli e ActionAid fanno vincere il servizio pubblico Rai

La vita in diretta ha realizzato lo Speciale Cibo per tutti, per promuovere la partnership Rai con ActionAid all’insegna della solidarietà

pubblicato 9 Ottobre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 19:03

La Rai1 di Andrea Fabiano continua a mediare tra il nazionalpopolare e il sociale. Dopo i fasti dal successo garantito di Viva Mogol la giornata di ieri ha regalato una flessione sul piano degli ascolti, ma supportata da grandi risultati sul piano del servizio pubblico.

Nella stessa giornata Rai1 ha intrapreso due missioni impossibili: quella culturale in prima serata e quella umanitaria al pomeriggio. Se uno spettacolo alto, come quello di Roberto Bolle, si è ben difeso in prima serata con la sua Danza libera (quasi 4 milioni e il 17.72 di share sono stati un ottimo risultato contro la corazzata defilippica), merita rispetto anche il tiepido riscontro di un gioiellino pomeridiano: lo speciale Vita in diretta Cibo per tutti, trasmesso alle 15.00, si è fermato a 951.000 spettatori e al 7.17% di share.

A fare la differenza è stato lo spazio alla partnership tra Rai e ActionAid, una collaborazione che ha coniugato solidarietà e intrattenimento per promuovere la più grande campagna di sensibilizzazione sul diritto al cibo. Alla conduzione un nome una garanzia di garbo e professionalità, Arianna Ciampoli, che purtroppo di inverno viene riesumata dalla Rai solo per le iniziative solidali. Ad affiancarla ieri sono stati due testimonial di ActionAid, Enrico Bertolino e Marco Delvecchio che ha commentato la sua esperienza sul campo in Mozambico mentre scorrevano le immagini del suo viaggio (altro che Mission, il reality solidale dei vip di qualche anno fa).

Tra gli altri ospiti che hanno contribuito alla causa la chef Cristina Bowerman, le attrici Amanda Sandrelli e Lunetta Savino, il modello e travel blogger Luca Sguazzini. Ognuno per ricordare che tutti possono fare la loro parte donando al 45506.

Tre le parole chiave dello speciale trasmesso su Rai1 è spiccato lo sport, inteso come strumento di crescita e riscatto sociale. Un cammino che ha visto ripercorsi i grandi eventi di questi anni: dal fischio di inizio della Coppa del Mondo di calcio in Brasile, nel 2014, all’Expo di Milano nel 2015, per concludere questo viaggio con un grande sportivo, Marco Delvecchio, nell’anno delle Olimpiadi.

In tre anni si è data continuità a una narrazione fatta non solo di numeri, ma soprattutto di volti, persone e valori. Nel farlo la bussola è stata puntata in una precisa direzione, quella del cambiamento, raccontando storie di persone che si sono messe in gioco, dimostrando con il loro esempio che ingiustizie e disuguaglianze sono tutt’altro che inevitabili.

La Rai, grazie alla collaborazione con un’organizzazione come ActionAid, impegnata contro la fame e la povertà in Italia e in oltre 40 Paesi nel mondo, ha ottenuto un risultato molto concreto distinguendosi ulteriormente per l’attenzione al sociale, nel pieno svolgimento del suo ruolo di servizio pubblico.

La collaborazione triennale tra Rai e ActionAid ha, infatti, permesso di raggiungere milioni di persone e di raccogliere fondi per finanziare progetti in Brasile, Italia, India, Etiopia, Mozambico che stanno cambiando la vita di intere comunità. Solo nello scorso anno sono stati raccolti fondi per migliorare la sicurezza alimentare di 500 donne e delle loro famiglie in India, nel Tamil Nadu, in Etiopia per assicurare accesso all’acqua potabile e la costruzione di docce pubbliche per 7mila abitanti del distretto di Azernet con la conseguente diminuzione dell’incidenza di malattie provocate da acqua contaminata. 

Importante, tuttavia, la precisazione fatta ieri da Bertolino in tempi difficili anche per l’Italia: 

“Non è vero che si lavora soltanto sull’estero. ActionAid è stata impegnata anche al L’Aquila. Noi non siamo esteri, stranieri o italiani. Tutti possiamo dare una mano”.

La campagna di ActionAid ha voluto, infatti, coinvolgere e far riflettere il grande pubblico anche sulla trasparenza e sula qualità delle mense scolastiche italiane. Quest’anno i fondi raccolti saranno destinati non solo ai progetti di ActionAid per la sicurezza alimentare in Etiopia e Mozambico, ma anche alla prosecuzione del progetto di sensibilizzazione ‘Io mangio tutto’ rivolto agli studenti delle scuole italiane.

In Italia, anche grazie alle donazioni tramite sms solidale, nel solo 2015 ActionAid ha formato e sensibilizzato studenti e insegnanti di 130 scuole primarie e 40 scuole secondarie di primo e secondo grado – per un totale di circa 20.000 studenti – sui temi della fame, del diritto al cibo e dello spreco alimentare.