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Digital World, Matteo Bordone si divide tra Sbandati e Rai Scuola

Digital World è il programma del lunedì sera di Rai Scuola sui cambiamenti legati alle tecnologie digitali. Alla conduzione il ‘nuovo’ panelist di Rai2

pubblicato 9 Ottobre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 19:04

Se c’è un personaggio che non gode di popolarità mainstream, ma riesce sempre a ricollocarsi nella programmazione più chic, questo è Matteo Bordone. Giornalista e conduttore radiofonico, sdoganato in tv da La7 (in cui ha lavorato con Daria Bignardi a Le invasioni Barbariche e Geppi Cucciari a G’ Day), negli ultimi anni aveva trovato asilo catodico su Sky, tra una dimenticabile edizione di Extra Factor in cui era a disagio (arrivò la Maionchi a rilanciarlo) e un programma sugli anni ’90 targato Stand by me, nientemeno che su National Geographic Channel.

Ora, complice la sua ininterrotta militanza in Radio2, Bordone è sbarcato sui canali Rai e promette di diventare il Federico Taddia 3.0 (avrà preso proprio il suo posto?). Questa settimana ha, infatti, debuttato (con unico contratto?) sia come panelist un po’ snob di Sbandati che come conduttore di un nuovo programma sui cambiamenti legati alle tecnologie digitali e alla connessione permanente: Digital World, in onda ogni lunedì alle 21.30 su Rai Scuola (e in replica il lunedì successivo alle 9.30 su Rai5).

Una volta c’era il Web, la promessa di una grande biblioteca di Babele cui attingere qualsiasi tipo di informazione. Poi è venuto il web 2.0, il web dei social, il web i cui contenuti sono in massima parte costituiti dalle informazioni che gli utenti stessi producono. E’ il web di Facebook, di Twitter e di tutte le piattaforme sociali. Digital Word racconterà più facce della Rete: un web semantico in gradi di interpretare i nostri desideri comprendendo il nostro linguaggio, un web georeferenziato in cui le informazioni che riceviamo sono legate al luogo in cui ci troviamo, un web basato su sofisticate forme di intelligenza artificiale. In tutti i casi il nuovo programma di Rai Scuola si occuperà di una nuova era della tecnologia, un’era in cui il web si fa onnipervasivo ma invisibile. In cui la sua integrazione avviene a tutti i livelli della nostra vita.

Auto-narrazione, Libertà di espressione, Standardizzazione, Idiocrazia, Comunicazione uno a molti, Fine del lavoro, Condivisione della conoscenza, Proprietà, Privacy. Sono alcuni dei temi che verranno affrontati in puntate monografiche, nelle quali il conduttore si muove in un viaggio a più tappe in uno spazio che è ad un tempo luogo fisico e luogo simbolico, rappresentativo degli snodi concettuali attraverso i quali compie il suo percorso (in questo caso stiamo citando un complicatissimo comunicato stampa).

Nella prossima puntata, la seconda per la precisione, Bordone si occuperà di come cambia la modalità con cui si sviluppa la comunicazione con il web. Rispetto al classico contesto del discorso da “uno” a “molti”, il web ha introdotto una pratica più democratica ma anche piena di trappole, deviazioni e luoghi comuni. Digital World ci mostrerà alcune delle pratiche più diffuse: dalla costruzione condivisa (Wikipedia), ai tutorial su “come fare?”, alle bufale on line.

Ospiti della seconda puntata di Digital World il video blogger Willwoosh, autore del libro di grande successo 10 regole per fare innamorare, il responsabile di Wikipedia Italia Lorenzo Losa, il più noto svelatore di bufale on line Paolo Attivissimo, il giornalista dell’Economist Tom Standage, autore del saggio The Victorian Internet, il giornalista culturale Alessandro Lolli, che spiegherà cosa sono i meme al tempo del digitale.