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Emmy Awards 2016, Rami Malek e Tatiana Maslany le vere sorprese della serata

Rami Malek e Tatiana Maslany hanno vinto agli Emmy Awards 2016 a sorpresa, battendo i colleghi con più esperienza e confermando la loro bravura

pubblicato 19 Settembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 19:57

In una serata in cui non sono mancate le conferme per Game of Thrones (diventata la serie tv più premiata di sempre) e per Veep, ed in cui American Crime Story ha ottenuto i premi che le erano stati assegnati ipoteticamente alla vigilia, gli Emmy Awards 2016 hanno riservato in particolare due sorprese, di nome Rami Malek e Tatiana Maslany. Il primo ha vinto come Miglior attore protagonista in una serie drama per Mr. Robot, battendo attori del calibro di Kevin Spacey (che non riesce ad agguantare il premio da quattro stagioni), Matthew Rhys (anche lui alla prima nomination per The Americans) e Kyle Chandler di Bloodline.

“Per favore, ditemi che lo state vedendo anche voi”, ha esordito sul palco l’attore, citando il protagonista della sua serie tv, che spesso vive in una condizione in cui ciò che lo circonda è frutto della sua immaginazione. La vittoria di Malek è stata dedicata proprio a quelle persone che tendono ad essere emarginate dalla società: “Recito la parte di un ragazzo che come molti di noi è alienato. Non so quanti di voi vorrebbero uscire con un ragazzo come lui, ma io sono orgoglioso di interpretarlo, perchè c’è un po’ di lui in tutti noi”.

Sceso dal palco, l’attore ha anche voluto spendere qualche parola per la sua famiglia, immigrata in America dall’Egitto, a testimonianza che ad Hollywood si sta facendo spazio anche per quegli attori dal background differente rispetto alla norma:

“Non sono il tipico protagonista. Vincere questo Emmy dice molto su dove siamo arrivati, e penso che si possa andare ancora più lontani ed essere il più progressisti possibile. Sono cresciuto in una famiglia che si è trasferita qui, mio padre vendeva assicurazioni porta a porta e mia madre, incinta di me e di mio fratello gemello, prendeva tre autobus per andare a lavorare. E’ stato così che mi ha dato quest’opportunità di essere speciale. Mia sorella lavora come medico in un Pronto soccorso, mio fratello fa l’insegnante ed io sono qui”.

Per Malek è importante che tutti, a prescindere dalle proprie origini, abbiano un’occasione:

“Credo che un sacco di gente si possa identificare nel volere un’opportunità. Volevo un’opportunità ed ora ce l’ho, voglio che anche le altre persone ce l’abbiano, che non siano oppresse dalla società e che sia data loro un’opportunità così come è stata data a me”.

La Maslany, invece, era alla sua seconda nomination come Miglior attrice protagonista in una serie drama: questa volta, è riuscita a superare, tra le altre, Claire Danes di Homeland, Viola Davis de Le regole del delitto perfetto e Robin Wright di House of Cards. Non ci credeva molto, al punto da prepararsi un discorso di ringraziamento solo sul cellulare e non su carta: “Il mio fidanzato mi ha spinto a pensare [alla possibilità che succedesse], dicendomi che se fosse accaduto avrei voluto essere calma”, ha spiegato. “Quindi ho scritto qualcosina”. Peccato che, però, il suo telefono cellulare sia impazzito di messaggini di congratulazioni dei suoi amici, che le hanno impedito di aprire il file e leggere il discorso. “Avrei dovuto scriverlo su carta”, ha poi ammesso. Il suo discorso, ad ogni modo, è servito a sottolineare il suo orgoglio per fare parte di uno show “che mette le donne al centro” (e gran parte sono interpretate da lei). Una vittoria che la conferma una delle attrici più versatili e capaci di ottenere l’affetto del pubblico.

Sia Malek che la Maslany hanno dimostrato che gli Emmy Awards possono anche premiare i giovani artisti, a cui lo showbusiness ha dato l’occasione per mostrare quanto valgono, e dimostrando che le nuove leve, a volte, non hanno nulla da invidiare ai vecchi saggi.