Home Operazione San Gennaro, su Real Time la storia d’amore (e di potere) tra Napoli e il suo Patrono

Operazione San Gennaro, su Real Time la storia d’amore (e di potere) tra Napoli e il suo Patrono

San Gennaro e Napoli, storia di un amore e di un delicato rapporto di potere.

pubblicato 19 Settembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 19:58

Napoli festeggia oggi, 19 settembre, il suo Patrono e Real Time celebra la sua ‘nuova musa’ con Operazione San Gennaro, docureality diretto da Gianmarco Altieri in onda proprio oggi, 19 settembre – giorno del Santo – alle 23.00. Non si tratta, a quanto si deduce dalla sinossi, di una classica narrazione oleografica e folkloristica della passione tra i napoletani e il loro Santo – già oggetto di tanti racconti e sempre straordinariamente sintetizzato da un sempiterno sketch della Smorfia di Troisi, Decaro e Arena – quanto del secolare e complicato rapporto di potere tra i fedeli e le autorità politiche ed ecclesiastiche.

Il doc di Altieri ‘ruba’ il titolo all’omonimo film del 1966 diretto da Dino Risi e prende le mosse proprio dal rapporto diretto tra il Santo e il suo popolo, un rapporto siglato con tanto di contratto nel 1527: pestilenze, terremoti, eruzioni misero in ginocchio la città e alcuni rappresentanti delle famiglie nobili napoletane più in vista firmarono un vero e proprio contratto con ‘Gennari”, che avrebbe dovuto garantire la propria protezione in cambio della  ostruzione della più bella cappella della città cappella dopo una ‘colletta’. Per amministrare i fondi raccolti nacque all’inizio del Seicento la ‘Deputazione’, che raccoglieva gli esponenti di quelle nobili famiglie che si fecero promotrici presso il santo del ‘contratto di protezione’. La Deputazione esiste ancora ed è presieduta dal Sindaco di Napoli e custodisce le reliquie del Santo – sangue in primis, proprio quello che si scioglie più volte l’anno – oltre che il suo tesoro. Un organo che non ha niente a che fare con la Curia ed è totalmente laico: ed è tutto qui il nodo che ancora oggi rende ‘tesi’ i rapporti tra la Deputazione e la Curia, con l’Amministrazione a far da ‘mediatore’. Ed è proprio intorno a questo rapporto diretto, non mediato dalla Curia, che si sviluppa la particolare storia del culto di San Gennaro e del suo legame con il popolo.

Se credete che le crisi ‘diplomatiche’ siano un ricordo del passato, vi sbagliate di grosso: l’ultimo forte braccio di ferro risale allo scorso marzo, quando ‘l’incauto’ Ministero dell’Interno, guidato da Angelino Alfano, ha pensato di modificare lo statuto della Deputazione, ponendola di fatto sotto il controllo della Chiesa, che avrebbe dovuto nominare parte dei membri tramite l’arcivescovo. Inutile dire che è partita la protesta, consumatasi davanti al Duomo e terminata solo con l’arrivo di Alfano in città e col ritiro del decreto ministeriale.

Ma questo è solo un episodio della lunga storia tra San Gennaro e Napoli:  a raccontarne le peculiarità, la carnalità e i record ci pensa il documentario, che raccoglie anche le testimonianze dell’arcivescovo di Napoli S.E. Crescenzio Sepe, del sindaco Luigi de Magistris, del giornalista Pietro Treccagnoli, dell’antropologo Marino Niola, dello scrittore Vittorio Paliotti, passando per l’abate della Cappella del Tesoro Vincenzo De Gregorio, la “parente di San Gennaro” Anna Giangrande, il  direttore del Museo del Tesoro Paolo Iorio, lo scienziato Giuseppe Geraci e alcuni dei nobili esponenti della Deputazione come Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Riccardo Imperiali di Francavilla e Riccardo Carafa d’Andria.

L’appuntamento è quindi per le 23.00 e considerata la particolarità del documento – prodotto da Todos Contentos Y Yo Tambien – è da non perdere. E poi, va detto, Real Time (DTT, 31) ormai ha un rapporto privilegiato con Napoli: tra Boss delle Cerimonie, Ammori infiniti e le tradizioni gastronomiche, Napoli pare sia una vera miniera d’oro per la narrazione audiovisiva contemporanea.

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