Home Miss Italia 2016, Raoul Bova: “Simpatia, estrosità: Sarà questo il mio modo di giudicare, non solo l’aspetto fisico”

Miss Italia 2016, Raoul Bova: “Simpatia, estrosità: Sarà questo il mio modo di giudicare, non solo l’aspetto fisico”

Raoul Bova a Miss Italia 2016. Ecco le dichiarazioni dell’attore a poche ore dalla finale in diretta tv su LA7.

pubblicato 10 Settembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 20:27

A Miss Italia, nella finale dell’edizione 2016, in giuria ci sarà anche Raoul Bova. Il programma andrà in onda questa sera, in prima serata su La7. E, a poche ore dalla partenza, ecco alcune dichiarazioni dell’attore alla stampa, a partire dalla difficoltà del suo ruolo:

Di maturità, almeno su questo, non si può avere perché più vai avanti più capisci che giudicare è una cosa difficilissima, impossibile. La maturità è quella di capire questo, non avere degli ideali, delle cose che possono rappresentare degli schemi.

Ha aggiunto di essere anche un po’ in ansia per questa sera, proprio per il suo impegno nel selezionare le ragazze finaliste:

E’ una cosa che preoccupa in realtà. Ci sarà un momento in cui di solito le giurie, almeno questa, avrà il 20 per cento di importanza sul giudizio globale della votazione. Ero un po’ sollevato dal fatto che contavamo relativamente e, invece, c’è una prova… in cui dovrò decidere. Sarà proprio un “Chi butti dalla torre” e questo mi preoccupa veramente. Il giudice dovrà scegliere una o l’altra, sarà una disperazione… Adesso uno dice, è un concorso, ci sono cose più importanti nella vita, però è ovvio che hai davanti i sogni e le speranze delle ragazze. Avrai una che ti amerà e una che ti vorrebbe ammazzare perché gli hai bloccato un sogno. Cercherò di non votare (ride).

Che tipo di Miss deve essere quella del 2016? Che canoni dovrebbe avere per Raoul?

Sicuramente una cosa che si potrebbe -relativamente- è di non alimentare il discorso che essere magre vuol dire belle, la bellezza intesa come bellezza in generale, l’armonia di un corpo, della simpatia, del modo di esprimersi. Sicuramente terrò conto tanto della timidezza perché so cosa vuol dire. Spero di poter riconoscere la ragazza bloccata perché è nel panico. (…) La mia presenza è stata pensata anche per il fatto che non si pensa anche al corpo delle donne, c’è una trasformazione di questo festival, con la lunghezza del polpaccio o le misure 90-6-90 ma il rispetto della donna come essenza. Sarà più il modo di giudicare anche il talento di una ragazza non solo l’aspetto fisico. E mi sembra l’intenzione di tutti i giurati, quella che colpirà per varie ragioni: simpatica, estrosità. La bellezza fisica mi passa sempre in secondo piano quando vengo attratto dalla personalità, non vedo più il fisco ma l’insieme della ragazza. Non ho mai avuto un giudizio soltanto mirato al corpo, mai nella mia vita.

Infine, un discorso sulla bellezza, su quanto può essere un ostacolo o quanto può avvantaggiare:

Sono quelle realtà che sono più radicate nella società. Se tu nasci in un modo la società di tratta in un modo, se sei nato in un altro, ti tratta in un altro,a livello di preconcetto. Non è colpa o merito di qualcuno se nasci così. Quello che è radicato è la mentalità che bello vuol dire bello e stupido. Ci sono anche dei preconcetti anche a sfavore della bellezza. Quello che posso dire è che molte volte, può essere un punto di arrivo la bellezza, per alcune. Però è bello che le cose le cambino direttamente le ragazze, che si facciano prendere per quello che sono dentro e non sfruttarla, la bellezza. Nel momento in cui non la sfrutti, nessuno potrà farlo.

(Video in aggiornamento)

La7