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Tempo & Denaro, Rai 1 ‘spreca’ entrambi

Tempo & Denaro con Elisa Isoardi: la prima puntata live su Blogo.

pubblicato 5 Settembre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:08

Tempo & Denaro non sa dove andare. Il titolo del post gioca col nome del programma, ma è evidente che quel che si spreca è il tempo, usato davvero male: i 40′ a disposizione vengono letteralmente dispersi in una scaletta schizofrenica che passa in un nanosecondo dagli ascensori all’aglio, dagli asili nido ai borseggiatori sui bus e che sembra più l’indice degli argomenti dell’intera settimana che una serie di spazi.

Argomenti disparati (che sembrano presi da un elenco folle del DiMartedì di Crozza) a dir poco ‘buttati’ via: un vero e proprio spreco fatto di blocchi di pochissimi minuti – insufficienti pure a introdurre superficialmente il tema – che non sono approfondimento, non fanno informazione di servizio, non danno contenuti ‘esclusivi’, ma si limitano a giustapporre spunti che non vengono neppure raccontati. Se poi vi basta sapere la storia dell’ascensore è un’altra cosa. Quale sia il servizio a favore dei consumatori/utenti/telespettatori non si capisce. Anzi, non si capisce proprio di cosa si parla, visto che non si fa a tempo ad annunciare un argomento che si passa al successivo. tutti peraltro sciolti gli uni dagli altri.

Si parte con un vigile che rubava le monetine del parcheggio (fermato); si passa agli asili nido pubblici in Italia, argomento che vale da solo una puntata (per non dire un programma a parte) liquidato in meno di 5 minuti con tanto di ospite in studio che detta le metrature di legge (fantascienza senza contraddittorio) e quanto costano in Italia (spiegando pure che al Sud costano meno perché c’è meno domanda, ma senza ricordare che al Sud ce ne sono pochi e che si va in quelli privati o dai nonni); da qui si va all’iniziativa degli autisti dei Bus di Napoli – con tanto di collegamento in diretta da Piazza Vittoria – che hanno lanciato una campagna contro i borseggiatori (wow!), prima di arrivare, in un nanosecondo ai benefici dell’aglio (e qui quale sarebbe l’obiettivo da servizio pubblico? Ricordare che fa bene e che va mangiato crudo?).

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In chiusura non può mancare un collegamento con Amatrice (il-faut, a prescindere, anche se ci si limita a fare un resoconto delle ultime notizie, nulla di diverso da quello ripetuto dai tg) e una telefonata per accertarsi che finiranno prima o poi i lavori della Parma-Bereguardo, in perfetto stile Mi Manda RaiTre: mancava solo Elsa Di Gati che faceva il nodo al fazzoletto.

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Il tutto in 40 minuti. Immaginate voi il grado di approfondimento e di racconto. Ah, ma stavo dimenticando il meglio: l’esperto di ascensori chiuso in una cabina a rispondere alle domande del pubblico che può telefonare in diretta a un numero verde. Due linee attive, dice la Isoardi, ma uno solo a rispondere. Misteri della telefonia moderna. Insomma un “esperto risponde” che a me ha ricordato subito Portobello (programma che dovrebbe essere ritrasmesso integralmente a favore delle giovani generazioni, ma questa è un’altra storia). Domani c’è l’esperto di trasporti.

Insomma, un programma senza identità, che non sa dove andare, che vorrebbe essere ‘mandato’ da Rai Tre ed essere ‘dalla nostra parte’. Ma non basta dichiarare di voler essere “servizio pubblico” e “dalla parte del consumatore” per esserlo.

Qui manca tutto. In primis, manca il senso stesso del format, un po’ come A Conti Fatti 2016. Questa volta, però, non ci sono tante giustificazioni: se prima bisognava correggere un format in corsa, ora c’era modo e tempo di costruire. Siamo solo alla prima, si può migliorare. Ma se il buongiorno si vede dal mattino… Magari con meno argomenti, e più respiro per ciascuno di essi, si potrebbe riuscire a costruire un racconto utile, mettendo da parte quest’ansia di voler far tutto e tutto insieme, senza poi raggiungere nessun risultato. Il troppo, si sa, stroppia.

Notazione finale per la sigla (il conto alla rovescia in stile ’24’ grida vendetta) e per il tappeto musicale: come si fa a concepirlo ancora nel 2016?

Ps. La Isoardi? Svolge il suo compito. Insegue la scaletta. Nel caso di specie è un vantaggio: ci mancava solo una conduzione sopra le righe. La invitiamo però a dare una svolta al programma. Ci mettesse un po’ della sua personalità per correggere la rotta.

Ps2: c’è anche “l’avvocato risponde’, con inquadratura fissa e primo piano da Ken di Barbie. Ovviamente anche nel suo caso, un minuto per un parere.

Tempo & Denaro | 5 settembre 2016 | Prima puntata in diretta

  • 10.58

    Mentre Eleonora Daniele racconta “storie forti” in maniera improponibile, ci prepariamo a seguire la prima puntata di Tempo & Denaro, con Elisa Isoardi.

  • 11.01

    La Daniele saluta facendo l’in bocca al lupo a Elisa Isoardi. E poi non vi dico neppure con che voce ricorda i bambini morti per il terremoto. Ma tanto c’è il live di Lord Lucas…

  • 11.05

    “Un programma che parlerà di risparmio in tempo di crisi. Saremo dalla vostra parte in un viaggio tra i servizi, i disservizi, dei furbetti. Ma come fatto da Storie Vere un abbraccio ai territori colpiti dal Terremoto”: asciutta, diretta e senza fiato la Isoardi.

  • 11.06

    Si parte subito dalle Cinque Terre. Il comandante Lazzaro Fontana dei Vigili urbani di Monterosso al Mare racconta di un collega che rubava le monetine dal parchimetro.

  • 11.07

    Allora, già la grafica del conto alla rovescia era inquietante, ma il tappeto musicale è allucinante. Ma come si fa nel 2016 a concepirli ancora?

  • 11.09

    “Questa è l’Italia che dice no ai furbetti” dice la Isoardi salutando il capo dei VU. Ussignore, ma siamo all’ansiogeno qui. Capisco che ci sono solo 45 minuti, ma almeno al vigile fatelo parlare.

  • 11.09

    Servizio su “Quanto costa un sorriso?”. Ovvero, quanto costano i dentisti.

  • 11.13

    “Siamo servizio pubblico, siamo dalla vostra parte” dice la Isoardi, cambiando ancora argomento: si parla di ascensori. In cabina un esperto è pronto a rispondere alle domande dei ‘consumatori’. Roba che fa subito Portobello.

  • 11.14

    E si risalta a un altro argomento: a Reggio Emilia il miglior asilo del mondo, praticamente. Ma cos’è, ‘na rassegna? L’indice degli argomenti della settimana?

  • 11.16

    Per definire la lista dei desiderata da un buon asilo nido c’è una psicoterapeuta a elencare l’ovvio: 15 bimbi in classe, progetto psicoeducativo…

  • 11.17

    I costi medi degli asili pubblici in Italia variano molto. Al Sud costano meno perché le donne lavorano meno. Chi gliel’ha detto alla signora? Ah, poi lo dicono che ci sono anche dei parametri regionali, ma en passant.

  • 11,19

    L’avvocato, che sembra Big Jim, spiega come funziona l’ISEE e le graduatorie degli asili. Ditelo a chi, a oggi, non ha ancora visto pubblicate le graduatorie per gli asili (Napoli docet).

  • 11.20

    Cioè, non si riesce a fare un discorso coerente e omogeneo su un asilo nido medio che si passa ai casi di maltrattamenti negli asili. “Come viene selezionato il personale?” la domanda della Isoardi. Mi sembra un ottimo accostamento, proprio. Come se i titoli di studio o il concorso tenessero al riparo dai maltrattamenti. Ma di cosa stiamo parlando? Chi controlla gli insegnanti? Ovviamente il direttore. Ma poi si mescolano asili pubblici e privati…

  • 11.22

    Uh, a Napoli gli autisti dell’ANM (anzi un sindacato) si sono coalizzati contro i borseggiatori. Uh, sui bus ci sono i borseggiatori. Uh, c’è anche un inviato. Uh, va detto che a Napoli si conoscono tutti quanti quelli delle linee centrali (cfr articoli recenti del Corriere Mezzogiorno).

  • 11.26

    “Noi siamo molto solidali al fenomeno del borseggio” dice Ciro Formisano, autista bus ANM, intervistato. La costruzione sintattica tradisce. “I turisti sono più soggetti perché a Napoli non è che ci stanno i soldi…”. Ah, quindi io devo sembrare una turista a Napoli.

  • 11.26

    Uh, intervista a uno che a Napoli ha assistito a un borseggio sulla R2. Una rarità.

  • 11.28

    Insomma, il fatto qual è? Che a Napoli stanno facendo una campagna contro i borseggiatori sui bus? Wow. E dello stato dei trasporti a Napoli ne vogliamo parlare? Delle aggressioni agli autisti no? Ma sì, facciamo folclore.

  • 11.29

    Con coerenza si passa all’altro argomento: l’aglio. Tanta coerenza. Aglio come farmaco: pare che abbia effetti positivi sui tumori del tratto gastro-intestinale.

  • 11.32

    Su, vi stavate domandando come si riconosce l’aglio italiano. E poi va mangiato crudo, eh. Se poi ve lo mangiate perché fa bene, poi dopo mangiate prezzemolo, mela o cardamomo.

  • 11.33

    Si torna di nuovo all’ascensore: un servizio ne ricorda la storia. Colonna sonora? “Salirò” di Daniele Silvestri. Ecco, questo è proprio tempo buttato. Ma scusate, che senso ha far telefonare a uno in studio e poi non dare notizie, ma fare la storia? Dite i tempi di tagliando, costi, nuove tecnologie.

  • 11.35

    Ah, è finito il momento ‘cabina’ e l’esperto viene liberato per dare risposte a domande come “Perché usiamo l’ascensore’?. Perché c’abbiamo case di 7/8 piani, per caso?

  • 11.37

    Posso dirlo subito? Programma inguardabile, senza senso, senza struttura, senza obiettivo, senza fine. è iniziato da mezz’ora, mancano 7 minuti alla fine, ma mi sembra non finisca mai.

  • 11.38

    Quanto costa un ascensore? In un palazzo da 4 piani, dai 20.000 ad libitum praticamente. Ah, l’avvocato per spiegare quando si può ‘costringere’ un condominio a mettere un ascensore.

  • 11.43

    Sono quasi commossa: siamo fermi sull’ascensore da almeno 7 minuti. Ah, domani si parla dei pendolari con un esperto di trasporti. Solo il Padreterno può aiutare i pendolari.

  • 11.44

    “Sul territorio siamo pieni di sentinelle e adesso vediamo il contributo di un giornalista de Il Giorno, Zanette, che ci racconta della Pavia-Bereguardo. Ma più che una segnalazione mi sembra un servizio richiesto, anche se confezionato a mo’ di segnalazione. In collegamento, per rispondere, Luca Melis, direttore dei lavori del raccordo, che smonta, a crudo, il ‘servizio’.

  • 11.46

    Ora la Isoardi gioca esplicitamente a fare Mi Manda Rai Tre, chiedendo un impegno e una data per la chiusura dei lavori. Mancava solo dicesse che faceva un nodo al fazzoletto.

  • 11.47

    Immancabile il collegamento con Amatrice, o meglio con la frazione Casale “dove i residenti erano 15 residenti e i morti sono stati 14, ma ci sono anche molti turisti”. E allora, figlia mia, il dato è disomogeneo. Nessuna novità rispetto a quanto detto nei vari tg.

  • 11.49

    Avvocato Angelo Greco racconta di una sentenza su un terremoto de L’Aquila: se il direttore dei lavori non segnala i lavori di sicurezza da fare è responsabile.

  • 11.50

    E finisce qui la prima puntata di Tempo e Denaro. Spesi malissimo.

Tempo & Denaro | 5 settembre 2016 | Anticipazioni Prima puntata

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Elisa Isoardi torna nel daytime di Rai 1 con Tempo & Denaro, al via oggi, lunedì 5 settembre 2016, alle 11.00, e che seguiremo questa prima puntata live su Blogo. Chiusa con un tocco di polemica l’edizione di A Conti Fatti, la Isoardi torna in tv con un altro spazio dedicato a soldi e risparmio, ma leggermente rimodulato. Vediamo come con le anticipazioni della prima puntata, in attesa di vederla in diretta.

Tempo & Denaro | Il Programma

In diretta dallo Studio 3 di Saxa Rubra, a Roma, Elisa Isoardi avrà 45′ nei giorni feriali per parlare al (e del) consumatore italiano medio, raccontato nelle sue tante sfumature di cliente e/o utente, alle prese con diritti e doveri, scelte e rinunce, consumi ed economie. Al centro il controllo del prezzo e della spesa. “Un programma che riporta sul piccolo schermo la tutela del consumatore” si legge nella sua scheda di presentazione.

Tempo & Denaro | Come seguirlo in tv e in streaming

Tempo & Denaro va in onda su Rai 1 dal lunedì al venerdì dalle 11.05 alle 11.50, giusto in tempo per dare la linea a La Prova del Cuoco. Il programma va in onda anche in live streaming su Rai.tv ed è visibile, per una settimana dalla prima tv, anche grazie a Rai Replay.

Tempo & Denaro | Second Screen

Vi consigliamo, ovviamente, di seguire la prima puntata live su TvBlog dalle 11.00. Il programma non ha propri profili dedicati, almeno per ora. Hashtag ‘consigliato’ #TempoeDenaro.