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Claudio Cupellini a Blogo: “Gomorra 3? Ci sarà qualche aggiustamento”

Claudio Cupellini a Blogo, tra Gomorra La Serie e i prossimi progetti cinematografici.

pubblicato 19 Luglio 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 22:21

Ospite del Giffoni 2016 e protagonista di un’attesa Masterclass, Claudio Cupellini ci ha parlato di Gomorra La Serie, di cui è regista con Stefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio Cupellini, Claudio Giovannesi. Difficile non partire proprio dalla serie, che tra la prima e la seconda stagione ha avuto un certo cambio di marcia, chiedendogli anche quale sia stata la scena più difficile da realizzare negli episodi da lui diretti. Per dare giusto un’idea di quali siano stati, cito La Scheda Bianca (S01E08), che vede il ritorno di Genny dall’Honduras, o anche “Ora facciamo i Conte”, quella dell’ormai celebre battuta “Vienet”a piglia’ ‘o perdono”. Suo anche il finale della seconda stagione, con la tragica scena dell’uccisione della figlia di Ciro Di Marzio, in cui – come detto anche con Fabio De Caro – si è andati per sottrazione, come in molte scelte di questa Gomorra 2.

“Sono abituato a girare le cose scomode in Gomorra. Già nella prima stagione, quando lavoravo sui personaggi di Danielino e Mauro, mi sono trovato di fronte a cose che ti fanno confrontare con  un punto di vista etico sulle cose. Di certo la morte della figlia di Ciro non è stata facile da girare perché bisognava avere un punto di vista corretto. Da un punto di vista tecnico, però, è stata difficile girare anche la scena dell’assalto alla palazzina fatta da ‘O Track. Alla fine, però, diventa una giostra su cui ti diverti, nonostante la paura che provi prima di girare”.

Per la terza stagione cosa c’è da aspettarsi?

“Gomorra 3 si inserirà fondamentalmente nel solco delle prime due, con qualche aggiustamento, visto che come in ogni stagione ci saranno dei cambiamenti. La linea stilistica che abbiamo seguito nei primi due anni è stata molto chiara, declinata nelle singole personalità coinvolte nella regia. Ciascuno ha una propria sensibilità. Questo è un lavoro in cui si fa un passo di lato rispetto al lavoro che si fa per i propri film. Qui il racconto è principe e il regista è in qualche modo un suo suddito”.

Dopo Una Vita Tranquilla e Alaska cosa c’è?

“Un nuovo film che spero diventi un’altra perla in una ideale collana. Stiamo scrivendo il film con gli stessi sceneggiatori con cui abbiamo scritto i precedenti due film. La parola d’ordine resta sempre la stessa: l’intensità sentimentale”.

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