Home Notizie Una Domenica da leoni, Bonaccorti contro Feltri: “Io ridicola? Mai protetta da nessuno”

Una Domenica da leoni, Bonaccorti contro Feltri: “Io ridicola? Mai protetta da nessuno”

Enrica Bonaccorti ha rivelato che Sandra e Raimondo rifiutarono Pronto chi gioca. E che lei si sacrificò fino al massacro mediatico

pubblicato 26 Giugno 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 23:10

Abbiamo visto Enrica Bonaccorti, quest’oggi, più leonessa che mai, forse perché entrata nella parte dell’ospite di Una Domenica da leoni di Massimo Giletti. La conduttrice ha ritrovato nel programma Vittorio Feltri, con cui aveva già battibeccato al Maurizio Costanzo Show durante l’Uno contro tutti con Fabrizio Corona. Allora lui le aveva dato della ridicola e la conduttrice gli aveva risposto a tono.

Idem quest’oggi, quando ha voluto criticare l’editoriale di lui critico sulla Carrà a The Voice:

“Basta a fare le pulci alla Carrà. Io trovo inelegante dire che mette in scena la sua immagine malinconica. Vittorio Feltri, con cui ultimamente abbiamo avuto delle idee molto differenti rispetto a un’ultima discussione televisiva in cui ha detto che sono ridicola, deve pesare molto le parole da Direttore. Io non sarei stata felice di leggere il suo pezzo, la riflessione so farla da sola anche senza il bisogno dei suoi consigli”.

E il giornalista ha ribattuto:

“Intanto confermo che anche oggi la Signora Bonaccorti tende al ridicolo. Un tempo non si poteva parlar male di Garibaldi. Adesso mi sembra esagerato che dico una cosa sulla Carrà e scoppia il finimondo”.

Platinette, per stemperare gli animi, le ha chiesto perché abbia smesso di condurre il suo programma sugli animali essendo stata la prima a farlo in tv (grazie a Maurizio Costanzo ndr). Lei stessa, con umiltà, ha ricordato che il monopolio sul genere l’ha avuto la Carrà con una rubrica nel mezzogiorno di Rai1.

La prima conduttrice di Non è la Rai ha, quindi, preso un’altra posizione netta, forte della sua carriera televisiva di lungo corso. Ha, infatti, commentato il suo rischioso sbarco a Pronto chi gioca? come erede di Raffaella Carrà:

“Mi hanno precettato in Rai. Avevano rifiutato tutti, l’avevano chiesto a grandi nomi, alla Cardinale, a Tognazzi, a Vianello con Sandra. Si sacrifica quella che non era protetta da nessuno, ovvero io. Mi dissero di fare il mezzogiorno al posto della Carrà. E pensai: ‘io cosa c’entro con lei’, che non ho mai alzato una gamba’? Poi sono stata molto confortata, perché prima di iniziare Gianni Boncompagni mi ha detto ‘non ti preoccupare, tanto andrà tutto malissimo’.

A questo punto Massimo Giletti ha lanciato un filmato assai discusso all’epoca, quello dell’annuncio che Enrica Bonaccorti fece al pubblico della sua gravidanza. I giornali, allora, la contestarono aspramente, non essendo la tv ancora abituata a mettere in piazza fatti privati. La Bonaccorti ha commentato dopo tanti anni quel caso:

“Avevo il terrore che uscisse questa notizia in un modo volgare, basso, da gossip. Stavo attenta ai vestiti, temevo si notasse. In quella trasmissione c’era un’aria familiare, persino i cameraman chiamavano quando erano a casa perché stavano poco bene. Quando decisi di annunciarlo in onda nessuno mi ha difeso, è stato terribile. Sono stata messa sulle prime pagine dei quotidiani come la regina che parla ai suoi sudditi. Dopo aver detto questa cosa mi sono accorta nel camerino che stavo perdendo quel bambino… Non sono potuta tornare in trasmissione e Magalli mi ha sostituita. E’ il primo caso in cui il figlio è più vecchio della madre (riferendosi a Giancarlo, ndr)”.

Magalli, che ai tempi era suo autore, l’ha difesa rivelando un dettaglio mai emerso:

“Dopo l’indignazione dei giornali si è indignato pure quel Direttore a cui lei l’aveva chiesto e lui le aveva detto di dirlo tranquillamente in onda”.

Alla fine, dopo essersi praticamente commossa davanti alla telecamera, la Bonaccorti ha svelato la nuova leva televisiva su cui ripone le proprie speranze:

“I talenti io tra i maschi ne vedo solo uno, Alessandro Cattelan. Per me è il migliore di tutti. Ha un modo di fare televisione differente da tutti”.