Home Notizie Mika: “In Rai tante regole, ma il mio One Man Show non sarà innocuo”

Mika: “In Rai tante regole, ma il mio One Man Show non sarà innocuo”

Il cantante libanese parla del suo One Man Show su Rai 2 a novembre.

pubblicato 25 Giugno 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 23:15

Da X Factor su SkyUno a un One Man Show tutto suo su Rai 2: un bel salto per Mika che però trova al suo fianco, oggi come allora, Ilaria Dallatana, già a Magnolia e ora direttrice della seconda rete Rai, che lo ha cercato per questo nuovo progetto tra varietà e live in onda nel novembre 2016.

“Non ho lasciato X Factor per questo. C’è stato l’interesse di RaiDue e la coincidenza di ritrovare Ilaria Dallatana con cui ho condiviso l’inizio del percorso a X Factor. Coincidenze preziose; ho pensato che era tutto abbastanza strano da poter funzionare. E poi c’è soprattutto la mia incoscienza”

ha raccontato Mika a La Repubblica, che chiede, ovviamente, dettagli su questo progetto televisivo ‘inedito’ per lui:

“Quando ho accettato ho detto “sì ma ho bisogno di carte blanche”, come in concerto, anche se so bene che non è un concerto: ho la responsabilità di entrare nelle case di tutti, ma devo arrivarci come me stesso. Hanno detto ok e io ho scritto già una specie di storyboard dettagliato di tutto quello che idealmente dovrebbe accadere.  Non so se succederà davvero ma il mood e il ritmo di ogni cosa è già definito”.
Se lo spirito è quello del concerto, lo show, però, non sarà in diretta:
“Sarà registrato anche se con i tempi e i modi di uno spettacolo dal vivo, con alcune parti girate fuori e qualche ospite, ma neanche tanti”
racconta Mika che fa trapelare la sua preoccupazione per i vincoli imposti da Mamma Rai sugli argomenti ‘trattabili’ e le modalità di annesso trattamento.
“Ci sono tante regole quando inizi a lavorare con la Rai: regole di comportamento in senso politico e non immaginavo fosse così. […] Io parlo sempre dei rifugiati, del razzismo, della legalità, dell’omofobia, ma a leggere le regole sembrava non avessi il permesso di parlare praticamente di nulla. Buttano tutto in politica. Ma come faccio a parlare di queste cose senza schierarmi? Allora ho parlato con Ilaria e lei mi ha spiegato che non è proprio così schematico, quindi nello show metterò tutto, ma esattamente come lo faccio nella musica: da artista, non da politico. Ecco, devo fare la stessa cosa nello show. Altrimenti, come dicono gli inglesi, sarebbe uno show alla vanilla, innocuo…”.
Ha voglia, quindi, di lasciare il segno e non solo con le sue creazioni visive e musicali. Lui, vittima di bullismo e di omofobia – anche oggi che è una star acclamata in tutto il mondo come ricorda anche quel manifesto vandalizzato a Firenze – è sempre stato uno ‘straniero’ in terra d’altri, ma ha fatto di questa vita da globetrotter una delle sue ricchezze.
“Di sicuro rappresento una generazione molto più mobile. Siamo anche obbligati a muoverci: rimanere fermi a casa propria è un lusso, ma allo stesso tempo penso che l’idea di essere tutti mischiati sia positiva”.
L’Italia lo ha di certo adottato e finora Mika ha ricambiato con affetto. Adesso lo attende la prova più difficile: quattro prime serate su Rai 2 a base di musica. Ci vuole coraggio e pelo sullo stomaco. Ma a Mika il coraggio non manca.