Home Romanzo Famigliare, polemica per il casting della fiction Rai: “Cercasi nano che faccia tenerezza”

Romanzo Famigliare, polemica per il casting della fiction Rai: “Cercasi nano che faccia tenerezza”

Licenziata Luana Velliscig, responsabile dei casting della società di produzione Wildside

pubblicato 27 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 00:24

UPDATE 27 MAGGIO – In un’intervista al quotidiano La Stampa, Luana Velliscig si è scusata e ha spiegato:

Quel post è stato solo frutto della fatica immagazzinata quel giorno e della fretta. Chi mi conosce bene sa che non considero la disabilità come qualcosa che induca tenerezza o trasmetta pena. E allo stesso tempo non considero queste persone una specie a sé che merita compassione. Io quell’aggettivo lo avrei messo anche accanto a un bambino, oppure a una ragazza bionda.

Per la mini serie tv Romanzo Famigliare di Francesca Archibugi, la produzione Wildside cerca ragazzo di 15/18 anni nano o con altra disabilità che trasmetta tenerezza.

È questo l’annuncio pubblicato (e poi cancellato) su Facebook che ha sollevato polemiche e che è costato il licenziamento a Luana Velliscig, responsabile dei casting della società di produzione per la fiction Rai. La Wildside ha diffuso una nota:

In riferimento all’annuncio casting apparso sulla bacheca Facebook di Luana Velliscig, Wildside precisa che il linguaggio gravemente inopportuno e offensivo utilizzato non è stato in alcun modo approvato dalla società di produzione da cui la signora Velliscig ha ricevuto l’incarico di ricerca cast. Wildside chiede scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dall’annuncio. La società, inoltre, riafferma la totale estraneità della sua cultura aziendale a comportamenti o valori discriminatori di qualsiasi genere. Tali comportamenti non possono e non devono essere tollerati. In coerenza con tale principio, Wildside comunica che il contratto che legava temporaneamente alla produzione la signora Velliscig è stato sciolto.

La regista ha rilasciato parole nettissime:

Mi vergogno tantissimo, hanno tutti ragione, né io né la produzione sapevamo niente di questo annuncio. Lo ripeto: mi vergogno e questa è l’unica cosa che posso dire.

Anche Rai Fiction si è dissociata esprimendo “vicinanza a tutti coloro che si sono sentiti offesi“:

I temi della disabilità, della malattia, delle diversità, sono centrali nelle fiction Rai e vengono sempre affrontati con attenzione alla dignità e al valore di tutte le persone coinvolte, come dimostrano anche i numerosi riconoscimenti di enti e associazioni.

Rai 1