Maurizio Costanzo Show: Fabrizio Corona assolto (anche nella lite con Alessandro Cecchi Paone), l’uno contro tutti funziona

L’anteprima riporta alcune immagini di Corona che si allena in palestra e parla dietro le quinte del rapporto con il padre (che non c’è più), con la madre, con il figlio Carlos e con i detenuti. Le sue dichiarazioni (smentito il suicidio in cella) si alternano a fotografie emblematiche della sua vita e hanno un sottofondo musicale toccante.

Un escamotage questo per incominciare a catturare il pubblico in attesa che la Littizzetto finisca il suo monologo a Che tempo che fa e che inizi lo Show vero e proprio (anche ai fini dell’Auditel visto che questa parte è computata a parte)?

“Ci rivedremo in autunno”, annuncia subito in apertura Costanzo che ricorda il co-autore Alberto Silvestri con cui inventò la formula dell'”uno contro tutti” (da Carmelo Bene ad Alba Parietti come ospiti): “Stasera ripartiamo con ‘un uno contro tutti’ un po’ particolare. Ringrazio questa persona perché ha detto di no a tutti ed è voluta venire qua”. Sigla!

Sipario con il primo piano di Fabrizio Corona e il suo viso butterato di cui tanto si è parlato sui social in questi giorni. Costanzo ribadisce che tutte le televisioni europee lo volevano. Lo Show è ancora in Anteprima alle 21.36 dopo un breve spot pubblicitario. Costanzo ricorda l’amicizia con il papà di Fabrizio, che era un autorevole giornalista.

Corona ringrazia il magistrato di sorveglianza per avergli permesso di partecipare a questo programma e dice che in carcere ha imparato l’importanza del peso della parola. Un servizio di Gabriele Parpiglia ripercorre la storia di Fabrizio.

Alle 21.47 inizia “ufficialmente” il Costanzo Show quando Che tempo che fa è quasi alla fine… In collegamento ci sono Vittorio Feltri e Carmelo Abbate, gli altri sono tutti in studio. Rompe il ghiaccio Enrica Bonaccorti.

Enrica: “Che valore hanno le tue scuse se non sei pentito?”. Lui risponde: “Non è un mea culpa per le cose che ho fatto ma per il dolore che ho provocato”. Lei insiste: “Sei stato un cattivo esempio per tutti i ragazzi italiani”. Lui non si ricorda che si chiama Enrica e chiama in causa Non è la Rai (che lei conduceva). Poi si dice convinto di non essere un cattivo esempio.

Antonella Boralevi è “indignata” perché Corona “si atteggia a maestro di vita”: “Lei recita il personaggio del bello e maledetto. Ci sono delle sentenze passate in giudicato. La parte che recita è orrenda!”.

L’avvocato Carlo Taormina: “Ce lo dobbiamo tenere com’è, non possiamo pretendere che sia come noi vogliamo. E’ entrato nella storia della cronaca nera per le estorsioni. Le sue sentenze sono ingiuste. Parlare di estorsione mi sembra esagerato. E poi è una vergogna nazionale la sanzione applicata”.

Corona sbotta con la Boralevi: “Se lei non sa cos’è un’estorsione non ne parli. Parli di filosofia!”. Lei parla di ricatti (come definizione di estorsioni) e lui la stoppa subito: “Non sono stato condannato per questo! Bisogna essere preparati e non parlare per frasi fatte!”.

Gianluigi Nuzzi lo definisce “pluripregiudicato” e gli chiede: “Se un domani un suo parente viene investito da un automobilista privo di patente e lei il giorno dopo viene a sapere che quella persona guida ancora senza patente come reagirebbe?”. Corona lo accusa di aver rubato documenti e di essere stato “condannato dal Papa”. Nuzzi: “Non è così e lei risponderà di diffamazione”.

Alda D’Eusanio gli chiede: “Qual è il merito di ricevere le attenzioni dei giornali e delle trasmissioni televisive?”. Risponde Costanzo: “Ha avuto il merito di essere venuto qui”.

Vittorio Feltri definisce “cose bagattelari” i reati per cui è stato condannato Corona: “Non ha mai ricattato o concusso nessuno, è andato in galera per niente!”. E ricorda a Nuzzi che la Procura di Torino aveva prosciolto Corona e che c’è un mercato per le fotografie che poi finiscono sui settimanali. Roberto Alessi applaude.

Partono le ovazioni del pubblico per Corona (“Sei bello”, “Sei giovane”). Paolo Graldi gli chiede: “Chi è lei e cosa ha detto a suo figlio, a sua mamma e a se stesso?”. Lui: “Sono un grandissimo sognatore”. Cita Nietzsche e chiosa: “Mi sento una persona speciale. Mio figlio, anche se è piccolo, è più giusto di me, la stessa cosa mia madre”.

Per Carmelo Abbate “Corona è stato sbattuto in carcere per un gesto morale ‘meritorio’, è meglio se lui porta le foto ai giornali o se le propone alla persona immortalata nelle foto?”.

Giuseppe Guastella: “La pena di Corona è alta ma è tecnicamente corretta. Lui ha potuto trovare finalmente un giudice a Milano che ha guardato la sua situazione complessivamente. Corona, grazie all’interesse della stampa, ha avuto un trattamento molto corretto nell’analisi del suo caso”. Lui ammette la dipendenza dalla droga e riconosce che, grazie all’eco mediatica, ha avuto un’ottima assistenza sociale e un buon percorso di rieducazione.

Marco Castoro: “Nuzzi aveva dei documenti e li ha pubblicati, ha fatto il giornalista. Se Corona fosse andato in Rai da Vespa, essendo stato condannato, ci sarebbe stato un nuovo caso in Vigilanza”. Costanzo risponde: “Io ho intervistato dei delinquentoni… Per me si possono intervistare tutti, dipende da come li intervisti”.

Il fotografo Massimo Sestini: “Dopo il caso-Corona sono stato penalizzato nel mio lavoro, lui ha fatto benissimo il suo mestiere, quelli erano scoop per giornali”. Corona: “Quante volte i settimanali hanno acquistato esclusive spendendo moltissimi soldi e poi non hanno pubblicato le fotografie…”. Nuzzi conferma.

Alessandro Cecchi Paone dice che Corona “ha frequentato brutta gente”. E lui: “Chi ho frequentato?”. Il giornalista del Tg4: “Se sei finito qua in queste condizioni vuol dire che hai frequentato cattive compagnie”.

Rudy Zerbi contesta l’eccesivo moralismo e la retorica contro Corona. E rivendica con orgoglio di avere un umile diploma da liceo linguistico: “Sono un poveretto”, dice a Cecchi Paone.

Zerbi a Corona: “Se sei seduto qui vuol dire che hai qualcosa da dire e questo lo apprezzo”. Cecchi Paone: “Sarebbe meglio interessarsi ai premi Nobel”. Zerbi: “Preferisco le persone normali”. Ma Cecchi Paone: “Lui non è normale”. Zerbi: “Retorica scontata e banale”.

La Bonaccorti contesta le parole di Feltri. Interviene Costanzo: “Lui ha sbagliato, è stato in carcere, ora è in un regime di attenzione. Che deve fare? Io vorrei che tutti i cattivi ragazzi pagassero il conto che ha pagato lui”.

La criminologa Flaminia Bolzan (da Domenica In) viene interrotta da Corona che si prende il merito di aver mantenuto un ufficio di 30 persone in “maniera epistolare” dal carcere.

Corona si scaglia contro Cecchi Paone che “ha strumentalizzato”… Ma viene tolto opportunamente l’audio e il conduttore del Tg4 abbandona lo studio. Costanzo: “Sono molto turbato, mi dispiace molto per Cecchi Paone”.

QUI potete leggere il retroscena della lite Corona-Cecchi Paone.

Costanzo: “Schettino è stato condannato a 16 anni di carcere e non ne ha fatto neanche un giorno!”. E prova a sdrammatizzare con Fabrizio: “I detenuti che ti chiedevano su Belen?”. Lui: “Ho trovato il calendario di Cecilia Rodriguez nuda”. Ecco.

Costanzo continua a difendere Fabrizio: “Io non me la sento di dire che è un delinquente”. La Boralevi suggerisce a Corona un buon analista: “Così vivrà meglio con se stesso”. Abbate: “Il presidente della Repubblica doveva dargli la grazia”.

Feltri contro la Boralevi: “Afflato moralista che ci ha anche un po’ rotto le palle. Corona è un cretino, non un delinquente”. E va via per un impegno prima di “strangolare” la Boralevi.

Taormina e un altro avvocato continuano a difendere Corona anche dal punto di vista giudiziario. E viene ricordato che due Procure su tre lo hanno assolto.

Costanzo ribadisce: “Da padrone di casa mi spiace che Cecchi Paone sia andato via. Tu, Fabrizio, taci su questo”. Per tutelarlo (ma anche per tutelare Corona) ha tolto l’audio nel momento della lite?

La D’Eusanio lo riempie di domande. Corona risponde: “La responsabilità è tutta mia, in 6 mesi ho combinato cavolate tremende ma da qui a passare per criminale pericoloso ce ne passa…”. Si entra, poi, troppo nei tecnicismi dei presunti reati di Corona in un dibattito tra giornalisti e legali.

Costanzo: “Corona, mentre era in carcere, ha mantenuto 15 dipendenti”. Castoro vuole sapere se esiste un archivio-Corona: “Sì, finalmente ha fatto una domanda interessante…”. E a Nuzzi risponde: “Il 100% delle foto che conservo potrebbe creare imbarazzi. La maggior parte sono state vendute”. Ma alla psicologa dice di non essere in imbarazzo per questo.

Altra “rivelazione” di Costanzo: “Corona, in cella, sognava sempre suo padre perché ha tradito i sogni paterni. Conosco figli che se ne fottono dei genitori”. La Boralevi lo “torchia” sulla tossicodipendenza e lui ammette: “Evitatela perché è la cosa peggiore. Io mi sono rovinato la vita”.

Per “prendere fiato”, come dice Costanzo, parte un nuovo servizio di Parpiglia riguardante la vita di Corona nella comunità Exodus di Don Mazzi: l’affetto per la cagnolina Neve, l’integrazione con i suoi compagni, lo sport.

Corona: “Oggi, attraverso la sofferenza e un nuovo percorso, posso essere credibile. Il carcere mi ha fatto bene”. Abbate sottolinea i suoi “deliri di onnipotenza” e la sua “arroganza” anche davanti ai pm. Costanzo: “Lui è masochista”.

“C’è” anche l’orchestra a cui viene chiesta una musica in tema con quanto ascoltato finora. E partono le note di Vita spericolata di Vasco Rossi.

Una ragazza del pubblico domanda a Corona cosa crede sulla funzione rieducativa delle carceri e che persona vuole essere per suo figlio. Un uomo di Torre del Greco che dirige un’agenzia di spettacolo nell’ambito della moda chiede consigli a Corona per la sua atività. “Ci vogliono idee, determinazione e carisma” è la risposta.

Un altro signore pittoresco chiede a Corona: “Cosa farà più in là?”. Lui sorridendo: “Cose importanti che lascino un segno”. Maria di Frosinone vuole bene a Corona “come se fosse figlio mio”.

… e gli dedica Rose rosse mentre l’orchestra l’accompagna! Rudy Zerbi parla di “deriva-talent”. Costanzo suggerisce: “Bisognerebbe fare un talent dei non talent”. Si torna seri con il terzo servizio di Parpiglia sull’arresto di Corona.

Rudy Zerbi e Roberto Alessi tornano a parlare del papà di Corona. Il direttore di Novella 2000 gli dice: “Non hai tradito tuo padre”. Guastella: “Nel mondo dello spettacolo di oggi troveresti posto?”. Lui: “Resto outsider, dietro le quinte. Il gossip è morto e non esiste più. Bisogna andare oltre e avere altre idee come quelle che ho avuto io”.

Corona stuzzica la Bolzan: “Se lei mi segue potrebbe scattare l’innamoramento del paziente”. E poi dice: “Il criminologo ha un ruolo sociale importantissimo, altro che andare sempre in televisione…”. Costanzo: “Non facciamo nomi”.

Abbate gli chiede: “Quanto scommette che non tornerà più in carcere?”. Lui: “Tutto perché ho studiato la legge e ho imparato come gestire le condanne”. Taormina: “Perché non butta il suo archivio?”. Lui: “Non vivrò a lungo, morirò molto giovane e quello è un pezzo importante della mia vita”.

Castoro lo stuzzica su Belen (“Lei lo sa che il gossip è morto?”) ma Costanzo fa intendere che lui non parlerà mai della showgirl, sua ex… Corona rivendica con orgoglio di aver costruito molti personaggi a tavolino. La Bonaccorti: “Dov’è il talento in questi?”. Alessi: “Che fine hanno fatto?”. Corona: “Sono pochissimi i casi in cui la carriera si basa sul talento”. Alessi fa il nome di Emma ma Corona la stronca: “Ha un talento straordinario ma ha avuto il suo massimo successo quando Belen si è fidanzata con Stefano”. Costanzo: “I talenti vengono dai talent, si pensi ad Alessandra Amoroso ed Emma Marrone”. Infine Corona smentisce di partecipare all’Isola dei famosi: “Non posso, è all’estero”. Ma Costanzo resta possibilista. E la puntata finisce con il conduttore che dice a Fabrizio: “Non buttarti via, mi raccomando”.