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Bordertown, su FoxAnimation l’immigrazione raccontata con il cinismo di Seth MacFarlane

Su FoxAnimation (canale 127 di Sky) Bordertown, cartoon con al centro due famiglie molto diverse tra loro e vicine di casa in una cittadina al confine tra gli Stati Uniti ed il Messico

pubblicato 4 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 01:26

In tempi di promesse elettorali secondo cui il modo migliore per affrontare l’emergenza immigrazione è quello di ergere muri ai confini dei Paesi, un cartoon come Bordertown, in onda da questa sera alle 22:50 su FoxAnimation (canale 127 di Sky) è esemplare della difficile situazione che i nostri governi stanno affrontando e che viene raccontata con cinismo ed ironia.

Al centro della serie tv, prodotta da Seth MacFarlane, ci sono gli abitanti dell’immaginaria cittadina di Mexifornia, che si trova al confine tra Stati Uniti e Messico, in particolare due famiglie vicine di casa, i Buckwald ed i Gonzales.

Bud Buckwald lavora come agente di frontiera al confine ed è un uomo conservatore e rigido verso qualsiasi idea di rinnovamento e cambiamento: contrario a far entrare negli Stati Uniti chiunque lo richieda, l’uomo deve avere a che a che fare con Ernesto Gonzales, suo vicino di casa nonchè messicano residente in America da 20 anni.

A differenza di Bud, però, Ernesto è una persona solare, ottimista e che ha avuto la possibilità in America di fare carriera. Bud, ovviamente, non sopporta l’uomo, e quando scopre che la figlia Becky ha intenzione di sposare J.C., nipote di Ernesto da poco laureatosi e dalle idee progressiste, fa di tutto per impedirglielo, sostenuto dall’approvazione di una legge anti-immigrazione che rispedisce il giovane in Messico.

Il cartoon segue così le vicende di Buck, di sua moglie Janice e dei loro figli, Becky, il 24enne ribelle Sanford e Gert, partecipante ad alcuni concorsi di bellezza; ma anche di Ernesto, Maria ed i loro figlio Pepito e Ruiz. Il tutto all’interno di una cittadina che deve affrontare anche il problema del cartello della droga, gestito dal pericoloso Pablo Barracuda.

A Seth MacFarlane le cronache degli ultimi mesi hanno permesso di dipingere un’America in contraddizione, cosa che già fa con I Griffin ed American Dad. Anche Bordertown prende in giro gli americani e le loro ansie, concentrandosi però sui pregiudizi che alimentano situazioni di disagio e che, se da una parte rivelano aspetti preoccupanti, dall’altro permettono agli autori di scherzare ed avere fonti continue per le loro battute. Tutto questo all’interno di un contesto che fa di Bordertown un cartoon attuale, divertente ma anche molto severo verso idee di esclusione sempre più frequenti.